Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e membro della Presidenza del Prntt, esprime alcune riflessioni dopo l’approvazione in Consiglio regionale della nuova legge regionale in vista delle prossime elezioni che si terranno in Basilicata a novembre 2018.
Ce l’avete fatta, voi che da 14 anni violate il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio; voi che da nove anni non riuscite ad istituire la figura del Garante dei diritti dei detenuti.
Cosa resta e cosa resterà della brutta pagina scritta ieri dal Consiglio regionale della Basilicata? Di certo resta la violazione del Codice di Buona Condotta in Materia Elettorale, l’ennesima consumatasi nel nostro Paese, e le istantanee di un Consiglio che, con arroganza e una robusta dose di impudenza, in una notte agostana ha voluto a tutti i costi disonorare se stesso e il dettato costituzionale.
Sì, la Costituzione, perché nell’art. 49 del nostro dettato costituzionale non c’è scritto “tutti i consiglieri regionali della Basilicata”, ma “tutti i cittadini con metodo democratico…”.
Va da sé, quindi, che la materia elettorale, il diritto elettorale sia materia d’interesse di una intera comunità e che si ricolleghi all’esercizio del diritto di elettorato passivo.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha modificato le regole del gioco a partita in corso. Lor signori, per giorni, hanno tenuto sotto scacco il concreto e reale esercizio del diritto di elettorato passivo, che è diritto dei cittadini. Così come è un diritto dei cittadini tutti, e non dei signori consiglieri, quello di poter familiarizzare con le leggi elettorali.
Hanno avuto l’impagabile faccia di bronzo di provare a raccontarci che lo hanno fatto per la comunità, per noi tutti, per la gente. Quale comunità? Cari amici, forse siete voi ad aver bisogno di comunità, ma di una comunità di recupero dove potervi disintossicare dall’esercizio di un potere fine a se stesso. Il potere per il potere, avrebbe detto Leonardo Sciascia.
Fino all’ultimo minuto siete stati sordi di fronte al tentativo di chi ha provato a parlarvi di Diritto, Diritti, Democrazia, Costituzione. Verrebbe da dire, e in realtà lo abbiamo fatto, che questo Consiglio regionale ha scritto l’ennesima pagina nera di una lunga e settantennale storia chiamata “Peste Italiana”. Certo non possiamo dirci stupiti, stante la consapevolezza, che ci appartiene da tempo, di vivere in un Paese in cui la Costituzione scritta è stata sostituita dalla Costituzione materiale e in cui monta l’antidemocrazia e l’anti-stato di diritto.
Davvero un bel viatico per le ormai imminenti elezioni. Davvero uno spettacolo desolante quello offerto da un Consiglio e da alcuni consiglieri che sono riusciti a vestire contemporaneamente i panni dei buoni a nulla e dei capaci di tutto.
Educazione, sono uno scostumato? Ho una sola reale colpa: ho strappato il sipario, ho reso pubblico ciò che avrebbero voluto gestire nelle segrete stanze. A Napoli avrebbero detto che volevano fare le cose aumaum.
Il voto notturno di sabato 11 agosto, con tutto ciò che lo ha preceduto, con il surreale tentativo messo in atto di recuperare qualche consigliere già immerso in un clima ferragostano per poter garantire da un lato il numero legale e dall’altro una parvenza di opposizione, sarà il vostro epitaffio.
Altro che avanspettacolo, verrebbe da rispondere. Avete raggiunto vette di involontaria comicità, per poi precipitare nella farsa. E già, abbiamo pure il voto contrario; lo si potrebbe definire un voto contrario d’ordinanza.
E che dire di quel comma della legge che avete approvato che introduce “la sostituzione temporanea dei consiglieri nominati assessori”? Non oso nemmeno immaginare come potrebbe essere declinato questo aspetto della legge. Ma possiamo azzardare uno scenario. Continui cambi di assessori per garantire un ampio turnover, consiglieri che entrano ed escono, gente che strepita per ottenere che qualcuno venga nominato assessore e per poter fare il consigliere per qualche ora, qualche giorno, o qualche mese. Siete degli irresponsabili altro che nuovo, altro che interesse della comunità.
Complimenti, ci siete riusciti. Lo avete fatto ad agosto, di notte, come si conviene ai ladri di democrazia, verità, stato di diritto. A coloro che pensano di aver assistito a una partita di calcio, dico che stavamo parlando di rispetto delle regole del gioco, di diritti e di democrazia. E’ sorprendete leggere in queste ore le dichiarazioni a babbo morto dei tanti che nulla hanno fatto di concreto per fermare l’ennesima violazione del Codice di Buona Condotta in Materia Elettorale.