Legge elettorale, proposta Lacorazza rinviata in Consiglio. Lo ha deciso la prima Commissione. Il vice presidente Leggieri, che sostituiva il presidente assente per motivi di salute, ha letto ai commissari la richiesta presentata dal proponente del testo di legge.
La prima Commissione consiliare, presieduta dal vice presidente Gianni Leggieri (M5s), ha deciso di rinviare in Consiglio per la discussione ed eventuale approvazione la proposta di legge sul “Sistema di elezione del presidente della Giunta e dei consiglieri regionali” del consigliere Piero Lacorazza (Pd), assente oggi per motivi di salute.
La richiesta di rinvio è stata avanzata, con una lettera alla Commissione, dallo stesso Lacorazza che ha evidenziato come “il termine ultimo per la discussione e l’eventuale approvazione del testo in Commissione era il 6 giugno”
La Commissione ha poi preso in esame la proposta di legge sulle “Disposizioni in materia di elezione del Consiglio regionale e del presidente della Regione ai sensi dell’art. 122 della Costituzione”, di iniziativa del consigliere Vito Giuzio (Pd).
Dopo ampia discussione, cui hanno partecipato Mollica, Romaniello, Perrino, Rosa, Galante, Napoli, Pace, Leggieri, Bochicchio e lo stesso Giuzio, la Commissione ha deciso di rinviare l’esame della pdl alla prossima seduta.
Oltre al vice presidente Gianni Leggieri (M5s), hanno partecipato alla riunione i consiglieri Vincenzo Robortella, Vito Giuzio e Mario Polese (Pd), Antonio Bochicchio (Psi), Paolo Galante (Ri), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Giuseppe Soranno (Pp), Gianni Perrino (M5s), Giannino Romaniello ed Aurelio Pace (Gm), Francesco Mollica (Udc) e Michele Napoli.
Giannino Romaniello consigliere regionale Liberi e Uguali: “Ennesima impossibilità a discutere dell’abolizione del listino e della introduzione della doppia preferenza”.
All’inizio dei lavori della prima commissione è stato comunicato che il consigliere Lacorazza ha richiamato ai sensi del regolamento la sua proposta di legge in consiglio, un atto legittimo che però non avrebbe impedito alla commissione di lavorare su un testo unificante i due presenti in commissione.
Il dato politico è solo uno: le divisioni della maggioranza e del PD impediscono alla commissione di lavorare per approvare la legge elettorale e permettere ai cittadini di poter scegliere con il voto i propri rappresentanti abolendo il listino e introducendo la doppia preferenza di genere.
L’idea del PD di discutere della propria proposta molto diversa da quella di Lacorazza sempre del PD non è altro che la conferma, dopo un anno che si discute di legge elettorale della celata volontà di questa maggioranza di non fare la legge. Contro questo modo di procedere ci opponiamo e non intendiamo stare ai giochi della maggioranza che non ha rispettato gli impegni assunti alla data di approvazione dello Statuto quando si condivise la necessità di confrontarsi fra maggioranze e minoranze. Cosa mai avvenuta nonostante le minoranze hanno più volte chiesto e non si è potuto fare per indisponibilità della maggioranza ed in primis del pd che solo una settimana fa ha presentato in contrapposizione a quella di Lacorazza una propria proposta di legge.