Vanessa Vizziello, presidente dell’associazione RiSvolta, ha inviato una nota per esprimere alcune valutazioni dopo l’approvazione della legge sulle Unioni Civili.
L’11 maggio alle ore 15.46 l’Italia esce dal Medioevo ed entra a far parte della mondo civile. Viene approvato in Parlamento, infatti, il Ddl Cirinnà che regolamenta le Unioni Civili, cioè le unioni tra persone dello stesso sesso. L’associazione materana RiSvolta pur constatando che questa legge è un primo passo che permette all’Italia di uscire dal buio, vuol mettere in evidenza che l’attesa di questa legge è durata trent’anni e che le battaglie fatte dagli attivisti per tutto questo tempo hanno prodotto, purtroppo, ben poca roba.
La presidente dell’associazione – Vanessa Vizziello – esprime la propria amarezza e il proprio dissenso per i toni con i quali il dibattito politico è stato condotto in questi mesi. Anche con la presenza di questa legge, l’Italia si conferma un Paese altamente omofobo e discriminante nei confronti delle persone omosessuali. I toni e le parole utilizzate da senatori e parlamentari di ogni fazione politica sono stati inaccettabili per un Paese civile, come l’Italia vorrebbe apparire. E la situazione diventa più drammatica se si guardano le cifre con cui questa legge ‘monca’ è stata approvata ieri: 372 SI, 51 NO. “Ciò che ci preoccupa non sono certamente i 51 che hanno con ‘coerenza’ votato per il NO, macchiandosi palesemente di istigazione all’omofobia e discriminazione per orientamento sessuale, ma la tristezza dell’Italia sono i 372 SI che sono i voti degli ipocriti che non hanno voluto votare la legge integralmente perché anche essi omofobi e attaccati alla poltrona politica.” Tra questi alcune voci si salvano dal coro ipocrita. Una tra le poche la nostra amica Michela Marzano, che con coerenza, dopo il voto, ha lasciato il PD per unirsi al gruppo misto. A lei e a pochi altri, va il grazie di RiSvolta per aver provato ad insegnare inutilmente ai nostri Parlamentari il valore della dignità di tutti gli uomini. Di certo oggi le coppie omosessuali possono cominciare a ridisegnare il proprio futuro ma, in questi mesi i nostri politici hanno volutamente mischiato il lecito con l’illecito. Bisognerà, infatti, spiegare alle persone il confine netto tra libertà di pensiero e di espressione e, invece, il concetto di discriminazione e omofobia. I nostri politici, infatti, arrogandosi il diritto di dire tutto ciò che pensavano, hanno solo contribuito a confondere le idee e a rendere tutto lecito. Ma le loro parole pesano come macigni sulla vita delle persone omosessuali che oggi possono ringraziare la fine di offese ed umiliazioni ricevute gratuitamente da chi è nel posto in cui si dovrebbero difendere e proteggere i diritti di tutti i cittadini italiani,uguali per nascita.