E’ stata trasmesso oggi al Presidente della Camera, Roberto Fico, e all’estensore della Legge, Alessandro Zan, l’ordine del giorno con cui il consiglio comunale esprime sostegno al provvedimento sul contrasto ai reati di violenza e discriminazione per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, che sarà discusso alla Camera dei Deputati.
L’ordine del giorno, presentato dalla presidente della Commissione cultura del consiglio comunale, Rossella Rubino, è stato approvato dall’assemblea a larghissima maggioranza.
“Il disegno di legge, che unifica le diverse proposte formulate in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati – spiega la presidente Rubino – ha l’obiettivo di prevenire e contrastare l’insorgere di condotte discriminatorie e violente motivate dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, nel rispetto degli articoli 2, 3 e 21 della Costituzione. Il Consiglio Comunale della Capitale Europea della Cultura, nell’ambito del proprio ruolo sociale, si fa tramite di un necessario cambiamento culturale che consenta all’intero Paese di superare radicalmente ogni forma di discriminazione e di violenza perpetrata ai danni delle persone, in ragione di caratteristiche legate alla personalità e all’identità, contrastando i comportamenti discriminatori e contribuendo a rimuovere gli ostacoli che limitano di diritto e di fatto la parità e l’uguaglianza. Con il disegno di legge unificato le tutele già esistenti nel nostro ordinamento per i reati commessi per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (artt. 604-bis e ter del codice penale) si estendono alle condotte motivate dalla discriminazione per sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere, quali distinti fattori di discriminazione. Sono, altresì, previste specifiche azioni positive di promozione della pari dignità sociale e dell’inclusione sociale, rivolte alla prevenzione dell’insorgere di fenomeni di discriminazione e violenza, nonché alla protezione e al supporto delle vittime di tali reati e delle persone che si trovino in condizione di particolare vulnerabilità, in ragione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
Per questi motivi – conclude Rubino – auspichiamo che, con l’approvazione del disegno di legge unificato in materia di misoginia e omotransfobia, il nostro Paese si inserisca, finalmente, nell’elenco degli Stati del Consiglio d’Europa che forniscono tutela contro crimini di natura sessista e omo-bi-transfobica. Portando, finalmente a compimento l’art. 3 della Costituzione, affinché siano tutelati i diritti e la dignità di tutte e tutti”.