Consigliere regionale Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Aumentano le voci di dissenso sul Riordino Sanitario”. Di seguito la nota integrale.
In merito al progetto di riforma sanitaria che la Regione sta portando avanti, mi sento in dovere di invitare l’Assessore Franconi e il Presidente Pittella a una profonda riflessione. Le dichiarazioni dell’Assessore e le posizioni che la Giunta regionale tutta sta portando avanti rispetto alla riforma non possono essere condivise, ma non per spirito di semplice contraddizione legato al ruolo di opposizione che il Movimento 5 Stelle ricopre, ma perché la realtà ci dice cose diverse da quelle che vengono sostenute dalla maggioranza.
Come giustamente sottolineato in un articolo pubblicato alcuni giorni fa, affermare, come fa l’assessore regionale alla sanità, che il riordino sanitario procede senza problemi e senza rimostranze, è falso. Una dichiarazione che non tiene in alcun conto le perplessità avanzate da più parti e che hanno coinvolto le popolazioni e gli operatori degli ospedali di Melfi, Pescopagano, Lagonegro, Villa d’Agri e del Crob di Rionero in Vulture. Perplessità e rimostranze che continuano, basta infatti aprire i giornali per trovare dichiarazioni allarmanti a giorni alterni sulla situazione dei nosocomi lucani e sulle prospettive future.
Come può infatti l’assessore regionale Franconi ignorare che esiste un ricorso presentato al Presidente della Repubblica con il quale due associazioni hanno impugnato proprio la Legge regionale n. 2/2017 nella parte relativa alla riorganizzazione dell’Ospedale di Chiaromonte?
Come fa lo stesso assessore a ignorare le voci che si alzano in difesa del Crob di Rionero che si sente sempre di più sotto attacco da parte della politica scellerata del PD lucano?
Ancora, come si può far finta di niente di fronte alla notizia, sempre di questi giorni, del ricorso della Fials all’autorità prefettizia con il quale si è attivata la procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi della Legge 146/1990, chiedendo la convocazione della Regione Basilicata e delle Aziende Regionali coinvolte nella procedura di riordino del Servizio Sanitario Regionale? Purtroppo, diversamente da quanto si vuol far credere, sono diverse le sollecitazioni che arrivano dalle comunità locali, dagli operatori del settore e dai comitati affinché ci si fermi a riflettere e non continui lungo la strada tracciata da questo Piano di Riordino che non risolve le criticità della sanità lucana e peggiora di molto i servizi sul territorio.
Purtroppo, si sta operando un vero e proprio depotenziamento di tutte le strutture periferiche con trasferimenti ingiustificati di personale, attrezzature e risorse verso il centro. Strutture come Melfi, Venosa, Chiaromonte, Pescopagano, Villa d’Agri vedono profilarsi un futuro sempre più incerto.
Per queste ragioni, un’attenta riflessione sul futuro della sanità nella nostra Regione sarebbe auspicabile e una vera Riforma della Sanità Regionale sarebbe opportuna, ma su basi e presupposti completamente opposti a quelli fino ad oggi perseguiti da questa maggioranza.