In Basilicata chi combatte per i propri diritti deve anche scontrarsi, purtroppo, con le istituzioni. È il caso dell’associazione di genitori disabili che opera da decenni nel metapontino per risolvere le problematiche derivanti dalle condizioni dei propri figli e per i quali da troppo tempo ormai –quasi otto anni- chiedono che le istituzioni si attivino per la realizzazione nel territorio di una struttura che consenta un trattamento semiresidenziale. La singolarità della vicenda è rappresentata dal fatto che il centro esiste già da due anni ormai nel comune di Scanzano Joinico, località Terzo Cavone e comprende 15 posti in seminterrato.
Fin qui, ritardi a parte, sembrerebbe che tutto rientri nell’ordinarietà di come viene amministrata la cosa pubblica da parte delle istituzioni e della politica lucana, fatta di anni di odiose attese, clientelismo, giochi di potere che ingrassano solo i politici di turno quando a farne le spese è sempre il cittadino che subisce il tutto in un silenzio speranzoso.
Quello che attribuisce un profilo di rabbia e sdegno alla questione non è solo il fatto che difronte alle richieste dei genitori sui motivi per i quali non viene ancora attivato un centro completo in struttura, mobili e macchinari non è stata data alcuna risposta ma soprattutto il fatto che i soggetti danneggiati questa volta sono persone –figli, ragazzi, bambini- già di per sé provati dalla propria condizione di disabilità e che solo per questo meritano rispetto invece che un vergognoso silenzio.
E meritano rispetto quei genitori che si battono da anni per i propri figli, che pagano le tasse e che non ottengono nessun servizio in cambio ai quali la politica si rivolge solo quando c’è una campagna elettorale per chiederne il voto. È intollerabile quello che succede a Scanzano Jonico e in tutta la Basilicata, dove c’è una sanità allo sbando e dove non si compiono scelte ma si rimanda tutto.
Perché non viene aperto un centro già pronto da due anni e realizzato per far accedere ai trattamenti in regime residenziale soggetti disabili? Chi sono questi amministratori e/o politici sui quali grava la responsabilità di un ritardo tanto inaccettabile? Sono queste le richieste di chiarimenti oggetto di una interrogazione del Consigliere Regionale Gianni Leggieri, portavoce del MoVimento 5 Stelle, ai quali la Giunta regionale dovrà per forza rispondere e anche in tempi brevi. La Basilicata deve recuperare quel senso di comunità che è alla base del principio di unità e di orgoglio verso la propria terra in modo che nessun cittadino rimanga indietro. Senza questa mentalità non si andrà lontano.
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle