Dopo la visita del vice ministro alle infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini arrivano le riflessioni del consigliere comunale di Cambiamo Matera, Gaspare L’Episcopia.
Grande è il disappunto, tanta è la vergogna per aver assistito alla recita dell’ennesimo epitaffio di una programmazione infrastrutturale regionale e nazionale che ha dimenticato ancora una volta l’esistenza della mia Matera. Ho riflettuto molto in questi giorni, cercando di metabolizzare l’effetto nefasto che le parole dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Berlinguer coadiuvate dalle dichiarazioni del vice-ministro alle infrastrutture Nencini, hanno sortito nel mio intelletto e nel mio orgoglio cittadino prima ancora che nel mio status di consigliere comunale. Apprendere che in un piano triennale infrastrutturale da un miliardo e duecento milioni di euro le priorità sono il potenziamento della tratta ferroviaria Potenza-Roma, il potenziamento della Potenza- Foggia e la Taranto-Roma, e relegare gli interventi riguardanti la CAPITALE DELLA CULTURA al raddoppio delle Ferrovie Appulo Lucane è stato avvilente e oltremodo offensivo. Mi chiedo come sia possibile che la nostra amata Matera sia solo il red-carpet di eventi squisitamente folcloristici e propagandistici, nei quali si evidenziano lo strapotere politico-istituzionale del capoluogo di regione a discapito di un capoluogo di provincia che agonizzante brama, un collegamento alla linea ferroviaria nazionale da tempi ormai dimenticati. Ho voluto esprimere con questo comunicato il mio completo disappunto, anche un po’ romantico, perché non posso tacere, non posso accettare passivamente che la mia amata Matera perda l’ennesimo treno della crescita economico strutturale, non posso reagire passivamente come giovane cittadino che ancora oggi non riesce a spiegare a se stesso la cronica sordità di un modus operandi istituzionale cieco, davanti all’opportunità irripetibile della designazione a Capitale Europea della Cultura. Trovo lodevole lo sforzo posto dalla nostra amministrazione Comunale ed in particolare dall’Assessore Delicio e del Sindaco che strenuamente, sin dal giorno di insediamento stanno cercando di ricucire uno scollamento inspiegabile frutto di una politica infruttuosa, in relazione a questo specifico problema, degli ultimi vent’anni. Vogliamo spingere affinché vi sia un collegamento, anche con una linea ferroviaria a scorrimento veloce che colleghi Napoli a Bari passando per Matera, realizzando semplicemente il tratto Ferrandina-Matera e un tratto Bari-Matera fatta salva la linea metropolitana Fal. Dobbiamo creare un collegamento concreto anche con la zona strategica del Tarantino per potenziare il non trascurabile trasporto merci ed infine un collegamento autostradale Matera-Gioia del Colle. In conclusione abbiamo l’obbligo non solo di non tacere ma di agire insieme come cittadini, come uomini e donne che rivendicano il loro diritto di evadere dall’oblio dell’isolamento infrastrutturale, con la consapevolezza che noi siamo la Capitale Europea della Cultura e che forse in questo momento dovremmo spiegare ai cugini d’oltre Basentana che senza Matera la Basilicata non decolla e non decollerà mai anche se l’aeroporto “Mattei” dovesse diventare realtà.
Gaspare L’Episcopia, presidente Commissione Politiche Giovanili e consigliere comunale lista civica Cambiamo Matera
Mi meraviglia che il Presidente della Commissione Politiche Giovanili ha bisogno di tutto questo tempo per metabolizzare quanto detto dall’assessore regionale e dal vice ministro Nencini. Vai a leggerti il commento che ho fatto in merito allo stesso argomento su questo stesso sito. Io però ho una certa età ed io dovrei avere più bisogno di tempo per “metabolizzare”, ma un giovane che si accorge solo adesso di quello che avviene intorno a lui e se ne esce con queste riflessioni, mi rincresce veramente dirlo, “che iniziative politiche per i giovani” potrà “elaborare”? Voi siete il futuro. Dovete correre. Le nostre aspettative ma, sopratutto quelle dei ragazzi, sono nelle vostre mani. Oggi si viaggia con l’Alta Velocità. A me sembra che tu stia viaggiando con la Calabro Lucana. Mi auguro che sia un fatto occasionale e singolare. Non la prendere come una offesa ma un pensiero di una persona più anziana di te che vuole spronarti a “fare” di più.
nino silecchia