Il responsabile sezione SOS Turista della Federconsumatori di Matera Giuseppe Cotugno ha inviato alla nostra redazione il testo della lettera aperta rivolta al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Di seguito la nota integrale.
Matera, la nostra città semplicemente!
Matera è oggi, capitale Europea della cultura per l’anno 2019
Una città che potenzialmente ha molto da offrire, ma a volte è incapace di fornire quello che i visitatori (ed il mondo !), si aspettano.
Matera, con i suoi antichi rioni è unica al mondo per le sua particolare struttura urbanistica a gradoni (i tetti delle case fanno da strada alle case sovrastanti) e di “condominio orizzontale” (i vicinati), testimonianza universale della cultura sociale contadina alle radici del nostro essere, nonché, le centinaia di chiese rupestri presenti nei Sassi e sull’altipiano murgico di origine bizantina, le decine di chiese-convento presenti sul piano, compreso, al loro interno, alcune misconosciute opere d’arte, ed altro ancora.
L’ambiente naturale dei “Sassi” e dell’area della “Murgia”, ha attirato ed attira l’interesse di molte produzioni cinematografiche internazionali. Per questo motivo, sono stati girati molti films con attori e registi famosi.
Matera capitale europea della cultura ha finalmente ottenuto il suo riscatto sociale.
Negli anni ’50, Matera, è stata considerata da alcuni intellettuali, simbolo nazionale di arretratezza e sottosviluppo del sud Italia. Oggi è l’attenzione del mondo per la sua evoluzione civile, culturale e sociale.
Durante gli anni 60 e 70, gli abitanti dei “Sassi”, a seguito di una Legge del 1952, voluta da De Gasperi, furono trasferiti in nuovi quartieri della città e nei borghi, apprezzato esempio, in quel periodo, di avanguardie innovative di architettura rurale
Nel 1986, con un’altra legge, attraverso contributi economici, iniziò il recupero degli antichi rioni materani, oramai degradati da tanti anni di abbandono.
Nel 1993, i Sassi di Matera sono stati dichiarati, dopo una lunga gestazione, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Numerosi sono quelli che si sono interessati a Matera ed alla sua provincia, con scritti, ricerche sul campo ed interventi sociali, tra i quali Ridola, Pascoli, De Martino, Olivetti, Carlo Levi, Sinisgalli, Raffaele Giura Longo, De Ruggieri, Rota, Tommaselli, Don Franco Conese, Padula, Don Raffaele Morelli, Gattini, Volpe, e tanti altri.
Come tante sono, oggi, le eccellenze presenti sul territorio di Matera, tra le quali (in ordine quasi cronologico)
Il circolo culturale la scaletta fondato nel 1959
Il conservatorio musicale “Duni”, prima Istituzione musicale fondata in Basilicata, insieme al “Festival Duni”
Il centro di Geodesia Spaziale inaugurato nel 1983
la Fondazione Zètema nata nel 1998
l’università della Basilicata con il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo, (DiCEM) a Matera, dal 2012.
dal 2014 Il Polo museale della Basilicata
Tutto questo è tanto bello e buono se non fosse però a nostro parere per l’assenza di:
collegamenti ferroviari e stradali degni del loro nome con il resto d’Italia;
terminal per bus turistici e “veri” servizi di prima accoglienza parcheggi decentrati;
aree camper o campeggi;
un progetto coordinato e stabile di “vera”accoglienza turistica istituzionale, organizzata attraverso associazioni no lucro, al contrario di come, oggi, accade;
una programmazione stabile di eventi di richiamo internazionale organizzati sotto l’egida dell’amministrazione comunale per far prolungare la permanenza dei turisti;
controlli sulle agenzie turistiche, tra le quali, alcune, utilizzano pubblicità ingannevole o si servono di “procacciatori” senza scrupoli per “attirare” i turisti;
una pianificazione turistica pubblica degli orari di apertura degli esercizi commerciali del piano e servizi pubblici di prima necessità;
Una coordinata gestione pubblica di tutte le chiese rupestri a prescindere dalle rispettive proprietà;
ü una coordinata organizzazione degli accessi, a tutte le chiese rupestri attraverso una bigliettazione unica;
una stabile apertura, specialmente nel periodo estivo, delle chiese presenti sul piano, oggi lasciata alla buona volontà di singoli parroci;
una vero blocco delle auto nei sassi (una delle prescrizioni imposte dall’Unesco per restare nell’elenco mondiale);
un aggiornato piano commerciale per i Sassi;
un piano coordinato per la gestione urbanistica dei Sassi di Matera, rispetto anche alla attuale presenza, senza regole, di molti alberghi e ristoranti, etc ed all’ improprio utilizzo di vaste aree dei Sassi come location cinematografiche;
un rapporto più proficuo ed attivo con l’università della Basilicata con il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo, (DiCEM).
un teatro.
Giuseppe Cotugno (Federconsumatori Matera, Responsabile sezione SOS Turista)
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