Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, in una lettera aperta inviata al Ministro per il Sud Provenzano sollecita il prolungamento del tratto ferroviario per Gioia del Colle dopo aver completato il tratto Ferrandina-Matera e un rilancio delle Ferrovie in Basilicata.
Il Mezzogiorno d’Italia, la Basilicata, i suoi paesi (a partire proprio da Ferrandina) stanno morendo. I problemi socio-economici e occupazionali sono noti e sono stati discussi ampiamente, adesso servono investimenti per infrastrutture idonee e irrinunciabili per il rilancio della regione.
Signor ministro Provenzano, fra le infrastrutture dalle quali partire, le ferrovie della Basilicata necessitano di finanziamenti (al momento quasi inesistenti) per interventi urgenti di ammodernamento e velocizzazione, in particolare da Salerno a Metaponto. Così come necessitano nuovi ed efficienti treni (al momento funzionanti meno di 40 al giorno, con una media di 20 anni del materiale rotabile utilizzato), potenziando le lunghe percorrenze per rendere facilmente raggiungibili i nostri territori proprio dagli imprenditori. E su questi temi e fabbisogni la Regione Basilicata, che siamo in attesa di incontrare, non può continuare a “prendere tempo” o a trascurare il Materano. C’è, infatti, la “questione Matera” che va affrontata e sostenuta con determinazione dall’attuale politica regionale. Rete Ferroviaria Italiana ha, tra l’altro, ultimato da poco la “riprogettazione” della Ferrandina-Matera, adesso si passa all’approvazione definitiva del “nuovo” progetto redatto con criteri di efficienza e sicurezza richiesti dalla Comunità europea. Quindi, il relativo iter burocratico da parte delle istituzioni deve essere celere per riaprire i cantieri che, dopo gli interventi propedeutici dal 2017 a oggi, devono completare l’opera entro la data prevista del 2023. Lavori che auspichiamo possano essere seguiti anche dai ministeri per il Sud, Infrastrutture e Sviluppo Economico.
Intanto, il Comune di Ferrandina (che già dispone di fondi europei e un apposito progetto) non lasci passare altro tempo e proceda, dopo il parcheggio realizzato da RFI, alla conclusione della riqualificazione del piazzale stazione per rilanciare definitivamente lo scalo ferroviario e offrire ai possibili investitori italiani e stranieri un aspetto accogliente e civile della valle del Basento e del Materano. Anche la Provincia e il Comune di Matera devono assicurare collegamenti su gomma-ferro finalmente efficienti e utili per l’interscambio gomma ferro tra la stazione di Ferrandina-scalo Matera e la Città dei Sassi.
Signor ministro, la sua presenza a Ferrandina non può essere solo un fatto episodico. Le domande che poniamo alla sua attenzione, a quella del Governo centrale e della Regione Basilicata sono: <<Quale successo possono avere le Zes senza infrastrutture ferroviarie adeguate?>>; <<E’ possibile tenere “scollegate” Matera e Potenza fra loro e “scarsamente collegato” il capoluogo di regione con l’area produttiva e turistica del Metapontino?>>; <<E’ possibile continuare in Basilicata a rinunciare al “ripristino” di un Intercity-Notte per Roma, con possibilità di proseguire la mattina dopo con l’A/V per Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova?>>.
Rilanciare il nostro sistema ferroviario è l’impegno quotidiano del nostro sodalizio, che le chiede la prosecuzione della Ferrandina-Matera (in costruzione) fino a Gioia del Colle, in modo da rendere agibile anche lo strategico collegamento Salerno-Bari passando per la Basilicata. In questo modo si valorizzerebbero e si salverebbero dallo spopolamento aree interne lucane di straordinaria bellezza naturalistica e si faciliterebbe il rilancio delle aree industriali da Baragiano a Tito, Potenza, Valbasento, La Martella e Jesce. Confidiamo, signor ministro, nel suo impegno e in quello del Governo per superare le attuali e penalizzanti criticità del Materano e della Basilicata. Serve un’azione da portare avanti in maniera sinergica fra istituzioni e società civile, in una regione come la nostra situata al centro degli interporti di Bari Lamasinata, Taranto Nasisi e Napoli Marcianise. E quindi dei porti commerciali e internazionali delle suddette città.