Licenziamento collettivo dei lavoratori Cotrab, consiglieri regionali Perrino, Leggieri, Carlucci (M5s): “Atto che getta ulteriore benzina sul fuoco del caos Tpl in Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Ci giunge, proprio in questo periodo di emergenza, una notizia dalla sconvolgente gravità: la quasi totalità delle aziende del consorzio COTRAB, attuale gestore del servizio di trasporto pubblico locale, avrebbe completato la procedura di licenziamento collettivo dei propri lavoratori e pare abbia preannunciato l’interruzione dei servizi di TPL su tutta la regione dal prossimo 31 marzo.
Tutto ciò proprio nel bel mezzo della quotidiana battaglia condotta da medici, personale sanitario, ospedali, istituzioni e cittadini contro l’infido coronavirus. Al di là di ogni valutazione tecnico-giuridica su un atto che si paleserebbe, ad un primo sommario esame, evidentemente illegittimo (in quanto violerebbe, in primis, la nuova proroga dei servizi e dei contratti TPL al 30 novembre 2021 disposta, nelle more dell’espletamento della gara, dalla recente modifica al comma 7 dell’art. 1 della legge regionale n. 7 del 2014), siamo costretti ancora una volta a stigmatizzare un’azione che getta ulteriore benzina sul fuoco del caos TPL, aggravandone ulteriormente la situazione già assai critica e prossima all’implosione.
A tutela dei cittadini e degli stessi lavoratori del TPL chiediamo allo stesso COTRAB di sospendere immediatamente la procedura e di valutare l’accesso agli ammortizzatori sociali (ad esempio la cassa integrazione, ecc.). In questo braccio di ferro a perdere sono ancora una volta i lavoratori e le loro famiglie, i quali all’angoscia del periodo nero causato dalla pandemia in corso, sarebbero costretti a subire un secondo, inaccettabile “choc” della precarietà lavorativa.
Chiediamo all’Assessore Merra di conoscere quali provvedimenti intenda immediatamente attivare per fronteggiare l’ennesima, annunciata crisi del TPL.
Occorre rammentare che proprio nel corso dell’ultimo Consiglio regionale un nostro ordine del giorno, volto a tutelare i lavoratori del trasporto pubblico locale, è stato respinto dalla maggioranza; chiedevamo che nei documenti di gara venisse introdotta una specifica clausola sociale volta a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, attraverso la riassunzione dello stesso da parte delle subentranti ditte aggiudicatarie dei servizi di trasporto su gomma.
Bisogna chiudere in maniera netta con il passato, verificando che le imprese partecipanti alla nuova gara possano garantire un servizio in linea con gli standard europei, senza far pagare le proprie inefficienze a cittadini e lavoratori.