In attesa che il sogno della ferrovia a Matera possa diventare realtà nel 2022 l’Associazione Matera Ferrovia Nazionale traccia un bilancio dell’incontro avvenuto con l’ex premier Matteo Renzi nella città di Matera nella mattinata di sabato 21 ottobre. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il “Treno dell’ascolto” di Matteo Renzi si è fermato nei giorni scorsi inevitabilmente in Puglia in mancanza di un binario delle Ferrovie dello Stato Italiane che potesse farlo arrivare direttamente a Matera dal versante adriatico o da quello jonico. E così l’imprevedibile segretario del PD si è presentato a Palazzo Lanfranchi addirittura a bordo dell’ormai noto “bibliomotocarro” del maestro La Cava, da anni impegnato a distribuire libri ai bambini della Basilicata, suscitando simpatia e non poca curiosità. Fra le autorità, cittadini e stampa presenti, in piazza Ridola vi era anche una nutrita delegazione dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” che da un anno è impegnata per fare in modo che la Città dei Sassi sia collegata alla rete delle FSI. Si tratta, infatti, di dare una risposta a un’esigenza reale e irrinunciabile sia delle nostre comunità sia in riferimento all’evento di Matera 2019. Un obiettivo per il quale si sono riaperti, dopo anni di abbandono, i cantieri per superare l’anacronistico isolamento della città creando ulteriori possibilità di sviluppo turistico. Insieme a un rilancio delle aziende del Materano, rendendo più facili le loro spedizioni su rotaia e verso i porti di Puglia, Campania e Calabria dai quali arrivare in tutto il mondo.
Accompagnata dagli on.li Maria Antezza e Ludovico Vico, che con grande convinzione e tenacia hanno seguito e sostenuto tutto l’iter per arrivare al completamento della ferrovia Ferrandina-Matera, la delegazione del sodalizio materano è stata ascoltata da Renzi con attenzione e disponibilità verso nuove sollecitazioni. Il presidente Nicola Pavese lo ha innanzitutto ringraziato per aver mantenuto la promessa fatta il 19 novembre dello scorso anno con il finanziamento per la connessione di Matera alla tratta ferroviaria Taranto-Salerno nella stazione di Ferrandina. Nel contempo Pavese ha evidenziato la necessità di pensare e progettare la prosecuzione del binario FSI dalla Città dei Sassi verso Gioia del Colle-Bari-Taranto, in modo da realizzare nel giro di qualche anno uno strategico collegamento Salerno-Potenza-Matera-Bari. A vantaggio innanzitutto dei due capoluoghi lucani e di possibili sinergie. Tratta, quella appena menzionata, che tuttavia non interferirebbe con le FAL che, come ferrovia locale, potrebbero continuare a occuparsi delle relazioni con l’area murgiana e segnatamente con treni metropolitani per Altamura e Gravina.
Pavese ha inoltre riconosciuto a Renzi il fatto che, da presidente del Consiglio, con un apposito finanziamento, in pochi giorni, nel 2016, è riuscito a rimuovere una “pietra tombale rimasta volutamente ferma per oltre 150 anni”, quelli riguardanti la questione “Ferrovia a Matera”. Immediata, esplicita e amara la riflessione di Renzi : <<E’ una vergogna che per tanti anni non sia stato fatto>>. Insomma, durante il recente incontro, l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha fatto capire chiaramente che i lavori avviati nei mesi scorsi per il collegamento dalla valle del Basento a Matera-La Martella dovranno proseguire, poi, in direzione adriatica. E lo ha fatto pubblicamente e sensibilizzando un autorevole protagonista della politica italiana come Renzi. Mentre erano presenti il coordinatore indicato dal governo nazionale per Matera 2019, Nastasi, il sottosegretario De Filippo, i parlamentari Antezza, Vico e Margiotta, il presidente della Regione, Pittella, gli assessori Braia e Cifarelli, il presidente della Provincia, De Giacomo, e altre autorità. Quasi a sollecitare a ognuno di essi un particolare impegno a favore di questa importante infrastruttura diventata ormai decisiva per Matera, per lo sviluppo di tutto il territorio regionale e, quindi, per la crescita delle nostre comunità e del Sud Italia.
Proprio per queste ragioni il presidente onorario dell’associazione materana, Di Caro, ha consegnato a Renzi il “Memorandum” del 1902 predisposto per la visita in Basilicata di Giuseppe Zanardelli, dove si evidenziavano, oltre 100 anni fa, le stesse carenze e le stesse attese di oggi riguardanti l’arrivo delle Ferrovie dello Stato a Matera. A margine dell’incontro, il consigliere Vizziello ha esortato Renzi per un’accelerazione dei lavori in corso e per il loro completamento prima del 2022. Il conto alla rovescia è finalmente iniziato.