Linea ferroviaria di alta capacità, Nicola Locuratolo: “Siamo disperati, disillusi e senza …futuro?” Di seguita la nota integrale.
Dopo la denuncia del segretario dell’Ugl Pino Giordano sulla assenza del treno per tutto il territorio ionico, si apprende dalla stampa che “La Napoli-Bari vale 17 miliardi” e che “Rfi boccia la nuova Matera-Bari”.
Si legge e si rimane increduli; dopo tanto parlare e con questi risultati, siamo spacciati, non si può sperare in un futuro meno che roseo, anzi siamo forse in regressione; per noi il treno “temporal” e viaggia non verso il futuro,ma verso il passato.
Ci avviamo alla fine dell’articolo ed, alla fine del terzultimo capoverso si legge: “…e realizzazione di un raccordo per il collegamento diretto dei treni provenienti da Potenza verso la costruenda linea Ferrandina-Matera (lunetta di Ferrandina).(?!) Evviva, e ve lo spiego dopo.
Si registra anche l’intervento del Segretario della CGIL, Nicoletti, che vede l’opportunità del collegamento della Ferrovia per Gioia del colle. E siamo ancora nella cecità più assoluta.
Lo stesso Nicoletti sulla stampa fa riferimento all’apertura della ZES Pisticci-Ferrandina (retroporto di Taranto) che, quando comincerà a muovere i primi passi, non troverà la possibilità di utilizzare una linea ferroviaria di A.C. (Alta Capacità), con treni di 750 metri di lunghezza e dovrà utilizzare la “gomma” per veicolare le merci e questo dovrà scaricarsi sulla Basentana per andare verso Salerno e conseguente autoSole e sulla Bradanica per raggiungere Foggia.
La conseguenza immediata sarà un tale incremento di vittime della strada che, forse, convinceranno sulla opportunità del collegamento ferroviario di A.C. Mi-PA (via Matera) con il recupero della tratta ferroviaria Gravina-Spinazzola-Minervino Murge- Cerignola-Foggia.
C’è già la richiesta delle popolazioni dell’Alta Murgia di collegamento ferroviario con Matera (si tratta di un bacino di utenza di oltre 400.000 anime); questa soluzione consente inoltre a due comuni pugliesi (Minervino Murge e Canosa di Puglia) privi in toto di ferrovia di potersi collegare
anche loro finalmente al…treno.
Ed allora guardiamo al futuro prossimo, ma con lungimiranza per tutto il Sud/Italia.