Liste d’attesa, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): La tirata d’orecchie all’Assessore regiouale Latronico ha sortito gli effetti sperati. Di seguito la nota integrale.
“Registriamo, con soddisfazione, come la tirata d’orecchie nostra e del Ministro Schillaci all’Assessore Latronico in tema di liste d’attesa abbia sortito gli effetti sperati, con l’adozione da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione di provvedimenti funzionali alle esigenze di cura dei lucani”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il Presidente del Gruppo regionale Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, che così commenta il provvedimento annunciato ieri dall’Assessore Latronico sulle liste d’attesa.
“Finalmente l’Assessore Latronico si sveglia dal torpore che ha caratterizzato i primi mesi della sua attività da assessore e recepisce le nostre proposte in materia di tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie, proposte contenute in una mozione presentata alla stampa più di un mese fa e non ancora discussa in Consiglio regionale-sottolinea Vizziello-“ponendo così rimedio ad un paradosso tutto lucano, quello in virtù del quale mentre a Roma il Governo Melone vara la nuova finanziaria contenente le misure relative al prossimo anno, in Basilicata non risultano essere ancora utilizzate le risorse messe a disposizione delle regioni dalla legge di bilancio del Governo relative all’anno 2024”.
“Fattispecie queste puntualmente evidenziate dalla mozione sulle liste d’attesa sottoscritta da tutti i consiglieri di minoranza e presentata agli organi di stampa lo scorso 26 settembre” -aggiunge il Capogruppo di Basilicata Casa Comune- “e che sono oggetto della dura reprimenda del Ministro Schillaci alle regioni, responsabili di lasciare i soldi nel cassetto, mentre i cittadini non possono curarsi”.
“Vigileremo sulla capacità degli enti sanitari regionali di trasformare i propositi dell’Assessore Latronico in fatti” -conclude Vizziello-” tenendo presente che i tempi biblici con cui a tutt’oggi in Basilicata si erogano visite mediche ed esami di laboratorio sono il problema sanitario principale, quello che pone i cittadini di fronte al dilemma se mettere mano al portafoglio o rinunciare alle cure”.