Liste d’attesa, consiglieri regionali Vizziello e Zullino: “Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel”. Di seguito la nota integrale.
“Aver acceso i riflettori sulla tematica delle liste di attesa è servito a far comprendere che i tempi biblici con cui vengono erogate in Basilicata molte prestazioni sanitarie rappresenta il problema dei problemi del nostro sistema sanitario e cheoccorre concentrare ogni sforzo nella direzione del superamento di questa criticità, per evitare che si curino solo quelli che possono permettersi di pagare 100 euro una ecografia o un elettrocardiogramma presso uno studio privato, mentre gli altri, quelli cioè che possono permettersi di pagare solo il ticket di 36 euro in ospedale, dovendo attendere mesi o addirittura anni per ricevere un esame, di fatto non si curino”.
E’ quanto affermano, in una nota, i consiglieri regionali Giovanni Vizziello e Massimo Zullino.
“Il fenomeno delle liste di attesa”-spiegano Vizziello e Zullino-“non è nuovo, ma si è drammaticamente acuito per effetto della pandemia che ha costretto le strutture sanitarie ad occuparsi prevalentemente dei pazienti Covid ed ha allontanato i cittadini dagli ospedali, nel senso di rimandare una serie di prestazioni necessarie a curare patologie diverse dal Covid, proprio per paura di contrarre il virus”.
“Per effetto di questo meccanismo”-spiegano i consiglieri Vizziello e Zullino-“dobbiamo recuperare quasi 700 ricoveri ospedalieri, , più di 200 mila prestazioni ambulatoriali e più di 40 mila screening, una mole impressionante di prestazioni che non consentono tentennamenti e distrazioni di sorta, come quelli che purtroppo ha fatto registrare nei mesi scorsi la nostra regione, atteso che sono passati ben due anni da quando è stato emanato il Decreto 104, il cosiddetto Decreto Agosto, che stanzia a favore delle regioni ben 478 milioni di euro per recuperare le prestazioni sanitarie inevase per effetto della pandemia e che la Basilicata si appresta ad utilizzare solo con una Deliberazione di fine luglio 2022”.
“Lecito chiedersi che cosa sarebbe successo”-aggiungono Vizziello e Zullino- “se non avessimo sollevato il problema attraverso le convocazioni della Quarta Commissione e del Consiglio regionale odierno.Probabilmente la Basilicata avrebbe perso l’ennesima occasione di migliorare il proprio sistema sanitario, offrendo ai cittadini servizi adeguati ai loro bisogni di salute e i soldi del Decreto 104 avrebbero fatto la stessa fine che hanno fatto le risorse del Decreto 34 durante la gestione dell’Assessore Leone, cioè non sarebbero stati utilizzati o sarebbero stati utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dal Decreto”.
“Lo sforzo ulteriore che dobbiamo compiere” -concludono Vizziello eZullino-“è quello di responsabilizzare i direttori Generali delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali rispetto al raggiungimento degli obiettividi salute connessi alle liste di attesa, mandando a casa quelli che non riescono a garantire un idoneo governo delle liste di attesa, evitando di concedere loro, come purtroppo avvenuto recentemente, incrementi di retribuzione slegati da ogni valutazione dei risultati conseguiti in termini di miglioramento dei servizi sanitari”.
“Una Basilicata attrattiva non solo per il management sanitario, ma anche e soprattutto per i cittadini lucani e delle altre regioni italiane. Questo l’oggetto del nostro impegno, diretto a mettere realmente i cittadini e le loro esigenze di salute al centro del sistema sanitario regionale”