Carmine Lombardi, segretario regionale PD: “Lavoratori stranieri indispensabili per il comparto edile”. Di seguito la nota integrale.
“In edilizia quasi un operaio su tre è straniero. Per la precisione, secondo i dati dell’Osservatorio della Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (CNCE) sul lavoro regolare in edilizia, nei cantieri italiani, è straniero il 35% degli operai.” Lo dichiara il segretario Regionale della Feneal Uil di Basilicata, Carmine Lombardi.
“Il dato, aggiunge Lombardi, sale al 40% nella fascia 18-25 anni e lo supera in quella tra i 36 e i 45 anni, mentre è molto inferiore tra gli impiegati. Tra gli operai, le nazionalità più rappresentate sono quella romena, albanese e marocchina.”
“La distribuzione territoriale degli stessi, prosegue il Sindacalista, vede percentuali del 50 % di lavoratori stranieri al Nord, del 42 % al centro e del 10 % al sud”.
“Numeri che vanno letti in un contesto di crescita del settore, sostiene Carmine Lombardi, dopo anni di stagnazione infatti il comparto edile vive oggi un periodo di ripresa dovuto in particolare agli incentivi fiscali (come il superbonus 110% per gli anni trascorsi ) e agli investimenti del PNRR. Dai dati dell’osservatorio CNCE emerge che, dopo il lockdown del 2020, il settore è in crescita anche dal punto di vista occupazionale. Quest’anno l’area del lavoro regolare registrata attraverso le casse edili riporta un aumento di 100.000 lavoratori operai iscritti alle casse e del 40% delle ore lavorate denunciate dalle imprese.”
“Dati confermati anche in Basilicata che nei primi sei mesi dell’anno in corso vedrà, continua Lombardi, un ulteriore aumento della massa salari del 20 % nelle casse edili e si registrano 1394 lavoratori stranieri su 8690, pari al 16 %”.
“Da questi dati emerge, aggiunge il segretario della Feneal, come nel comparto edile la presenza di lavoratori stranieri è indispensabile per la tenuta del settore, soprattutto in un momento storico in cui è sempre più complicato reperire manodopera. Per questo troviamo surreale, l’anacronistico dibattito su ius soli o ius scholae. Purtroppo la politica è sempre più lenta e incapace di leggere i fenomeni presenti nella società, e come spesso accade legifererà in ritardo rispetto a quanto accade nella vita reale. Vi sono infatti interi comparti economici che scomparirebbero senza la presenza di lavoratori stranieri, e quindi, uno stato moderno e civile dovrebbe garantire a questi cittadini pari diritti e riconoscimenti. ”
“In questo quadro conclude, Carmine Lombardi, un’iniziativa importante è rappresentata dal protocollo triennale per l’inserimento socio lavorativo di cittadini rifugiati e migranti, siglato nel maggio del 2022 dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), i sindacati dell’edilizia Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Ministero dell’Interno. Il protocollo promuove diverse attività di cooperazione mirate a favorire la formazione e l’inserimento lavorativo di cittadini richiedenti e titolari di protezione internazionale ed immigrati in condizioni di vulnerabilità, inclusi i giovani in uscita dai progetti di accoglienza per minori non accompagnati. Protocollo che ha visto la Basilicata
protagonista del progetto”