“Ci dissociamo fermamente dalle parole del Consigliere Michele Napoli, che raccontano una visione “personale” e non il pensiero di una coalizione”. Così l’Onorevole Michele Casino ed il Consigliere Regionale Vincenzo Acito, di Forza Italia, commentano la vicenda relativa alle dichiarazioni del consigliere comunale di Potenza, in merito alla legge Zan su cui si è espresso il consiglio cittadino del capoluogo lucano.
“Le libertà personali sono sacrosante, e garantite dalla Costituzione, e la legge italiana ha fatto negli anni dei percorsi che non sempre abbiamo condiviso, ma che riteniamo legittimi e sacrosanti, soprattutto quando consentono ai cittadini di poter vivere liberamente, serenamente, e nel rispetto delle libertà e dei diritti di tutti. Osservare l’evoluzione della società civile, e riuscire a coglierne i cambiamenti, farli rientrare nel novero di una “chiarezza normativa”, questo è il compito della Politica, sia nazionale che locale, e siamo fermamente impegnati nel voler continuare a garantire, con il nostro quotidiano operato, che ciascun cittadino venga tutelato, nel rispetto delle sue prerogative personali”.
Casino ed Acito ricordano, inoltre, che la stessa Forza Italia ha in passato espresso un Ministro per le Pari Opportunità, l’onorevole Mara Carfagna, che in una intervista al quotidiano La Repubblica, nel 2014 a seguito della sua nomina alla guida del dipartimento per le “Libertà civili e i diritti umani” di Forza Italia, indicò come fosse possibile “immaginare di partecipare alla discussione sui temi etici, per riscrivere insieme le regole del gioco (in virtù di) una naturale evoluzione della sensibilità di un partito. Di omofobia ci eravamo del resto e già a lungo occupati durante il governo Berlusconi”.
“La destra Lucana e Materana, e la stessa Forza Italia, si schiereranno sempre a tutela delle libertà personali, e dei diritti civili, oltre che della necessità di una maggiore e migliore coesione sociale, che consenta di gestire al meglio gli equilibri e le specificità espresse dal territorio. Tener conto dei più deboli, degli emarginati, di quanti siano legittimamente tutelati dai diritti civili, al fine di garantire la coesione sociale, ed il rispetto dei diritti dei singoli, questo è l’impegno che ci siamo assunti quando abbiamo deciso di rappresentare i cittadini sugli scranni della politica, e questa è la direzione che seguiremo anche nell’esercizio del nostro compito di amministratori locali”.