Arnaldo Lomuti, senatore del Movimento 5 Stelle: “La Regione di trasparente ha i ponti ma non la politica di sviluppo”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Quante volte i lucani dovranno attraversare il ponte di vetro sul fiume Lao, per recuperare il milione di euro che ci costerà l’ennesimo attrattore turistico in arrivo in Basilicata?
Dopo la Grancia, Lo Sbarco dei greci, il Volo dell’Angelo, il ponte Tibetano, eccetera, ecco anche il ponte di vetro trasparente, che vorrebbe realizzare l’Anas, a completamento di una politica di sviluppo turistico che, se non ci fosse Matera, con i suoi numeri da Patrimonio Unesco, sarebbe comunque fallimentare.
Con i 35 milioni di euro finora spesi in attrattori turistici, le scelte politiche fatte in Regione non sono andate oltre un turismo di passaggio, qualche posto stagionale di figuranti e strutture fallimentari lasciate in eredità ai lucani, i quali dovranno “socializzarsi” i debiti.
Nel giro di un anno, ad esempio, è già stato chiuso lo spettacolo, costato 8 milioni di euro, dello “Sbarco dei Greci”, attrattore turistico realizzato a Senise.
A fronte di vistosi e persistenti cali percentuali del Pil, di un’agricoltura morente che paga l’inesistenza della guida regionale, un’emigrazione galoppante, soprattutto di giovani lucani laureati, un sistema di infrastrutture da Terzo Mondo e di un rapporto Pil/debito pubblico al 254%, che limita anche la più piccola intenzione di investire in infrastrutture locali, mi chiedo se i lucani si sono accorti che ci hanno riempiti di costosi ponti esotici, ma resi carenti in ponti reali, in fondovalli sicure, in rete ferroviarie normali, in reti idriche funzionanti e con uno dei peggiori piani di trasporto locale in Italia.
Eccelliamo in strutture effimere e non abbiamo ciò che aiuta a sopportare la quotidianità di una vita in periferia. Come si suol dire: abbiamo il vestito della domenica, ma non abbiamo domeniche da festeggiare.
Milioni di euro buttati in opere non strutturali e fallimentari, mentre, per “attrarre” turisti in Basilicata ci sarebbe stato da investire, ad esempio, in depuratori per una costa marina più pulita; in qualità e promozione della filiera agroalimentare lucana; nel recupero e ampliamento delle aree archeologiche di questa interessantissima nostra Basilicata; nel recuperare e collegare tra loro i regi tratturi e i tratturi della transumanza, per una rete alternativa di comunicazione tra i 131 paesi lucani, buona per le nuove forme di turismo emergente di chi vive il territorio in modo completo, alternativo e coinvolgente.
Si, è vero, di recente il ministro Toninelli ha inaugurato un attrattore turistico da 9 milioni di euro, la pedociclabile sul Lago di Garda, ma credo che non bisogna ricordare a nessuno che l’area del Garda e anche lo stesso Veneto, prima di realizzare attrattori turistici, ha pensato bene di realizzare una rete di sviluppo infrastrutturale completa.
Ago 10