Gabriele Albertini, oggi senatore di Scelta Civica, a Matera per presentare il libro “L’onesta al potere”, una pubblicazione di Roberto Gelmini che ripercorre la storia della sua esperienza amministrativa da sindaco di Milano. Un’iniziativa finalizzata a sostenere il candidato presidente del centrodestraTito Di Maggio a presidente della Regione Basilicata in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2013. Con Di Maggio e Albertini nel cineteatro Piccolo si ritrovano al tavolo anche l’ex sindaco di Matera Nicola Buccico e l’economista andriese Nicola Rossi.
“L’onestà al potere – racconta Albertini – è un bel titolo, direi un ossimoro, come per esempio lo è ghiaccio bollente, è un ossimoro perchè oggi è difficile immaginare che si possa fare politica applicando il principio dell’onestà ma se questo libro lo avessi scritto probabilmente mi avrei dovuto ricorrere allo psichiatra. C’è chi ha pensato invece di raccontare la mia esperienza da sindaco di Milano per trasmettere un messaggio positivo agli elettori e a chi è chiamato oggi ad amministrare una città, una provincia, una regione.
Prima di presentare il libro al pubblico Albertini concede un’intervista per SassiLive. “Sono qui con piacere per rispondere all’invito dell’amico Tito Di Maggio e per dimostrare attraverso questo libro che si può fare politica in modo onesto e trasparente, senza farsi condizionare dalle lobby di potere. La mia esperienza da sindaco è durata due legislature ed è stata utile per avviare una serie di investimenti sia per la riqualificazione di alcune aree importanti del centro cittadino come “Garibaldi-Repubblica” con l’inaugurazione di piazza Gae Aulenti ma anche per dotare finalmente la città di Milano di depuratori. Una città che ho amministrato cercando sempre di applicare i principi che ogni imprenditore dovrebbe applicare nella propria azienda. Prima di arrivare a ricoprire la carica di primo cittadino a Milano lavoravano sempre gli stessi architetti. Con Garibaldi-Repubblica abbiamo dato spazio ad altri professionisti premiando il progetto di qualità al prezzo più conveniente. Un’altra vicenda che racconto in questo libro è legata ad una grave carenza che si registrava a Milano, quella relativa ai depuratori. Una vicenda partita nel 1977 ma che a causa di interessi contrapposti di numerose imprese non permetteva a Milano di dotarsi di questa importante servizio per la comunità. Io sono riuscito a far costruire tre depuratori applicando semplicemente le regole previste negli appalti dopo aver ottenuto dal Ministro Bordon la carica di commissario per avviare le procedure previste dalla legge. Un’altra vicenda che ha visto in prima linea Albertini è quella relativa alla costruzione della nuova centrale del latte, entrata a far parte del gruppo Granarolo dal 2006. Albertini ha ripercorso in particolare i fatti legati al trasferimento dell’azienda Granarolo presso gli stabilimenti della Yomo di Pasturago di Vernate e sull’impegno profuso per garantire la salvaguardia di oltre duecento dipendenti della Centrale del Latte. Tanti aneddoti, un denominatore comune, l’onestà. Un valore che moltissimi politici ignorano a tal punto che probabilmente alle prossime elezioni regionali il partito destinato a trionfare sarà quello dell’astensione.
Nell’ultima di copertina Roberto Gelmini il contenuto del libro dedicato all’impegno politico di Gabriele Albertini da sindaco di Milano: “Una stagione politica che ha cambiato la politica. I partiti costretti a fare un passo indietro, rientrando nei confini che la Costituzione e ancor più il buonsenso assegna loro, senza un solo avviso di garanzia, uno scandalo, un sospetto. In cui uomini e donne, in maggior parte provenienti dalle imprese o dalle professioni, hanno lavorato al servizio della comunità, e non per favorire o alimentare gli appetiti dei propri sostenitori. Cercando sempre e solo i risultati, sovente coinvolgendo maggioranza e opposizione.
Non è la fotografia del “governo del Presidente”, di un Monti che sta cercando faticosamente di ricostruire nel paese un clima accettabile e costruttivo. È invece un film lungo nove anni, iniziato nel 1997 a Milano.
Gabriele Albertini, il “sindaco in Vespa”, l’industriale strappato dalla sua fabbrica per dare nuova vita e speranza ad una città che usciva dal torpore leghista e di Formentini, ha anticipato ciò che il paese sta scoprendo solo ora: l’importanza dell’autonomia, della libertà intellettuale, dell’onestà.
Ripercorrere quegli anni, in particolare i primi quattro, i più rivoluzionari, è dunque un contributo a comprendere ed a costruire il nostro immediato futuro.
In questo libro, con tanti episodi inediti o non compresi dai giornali, parlano i fatti. E, a conclusione, anche Cesare Romiti e Fedele Confalonieri, i due sponsor di Albertini, e lo stesso Silvio Berlusconi, in interviste molto suggestive”.
Michele Capolupo.
La fotogallery della presentazione del libro di Albertini a Matera (foto www.sassilive.it)
Vedo sempre poca gente a seguire questi dibattitti..in tutti gli schieramenti politici……..questo è il segnale che arriverà il MALTEMPO!!!! e nessuno si salverà!…La crisi è ora padrona di noi tutti, sta a noi decidere il nostro destino…
Albertini ha lasciato milano con le casse vuote piena di debiti e adesso viene a fare lezione a matera..ma va……
Non sono d’accordo sul fatto che Milano sia una città indebitata. Ricordo che la lombardia e la città di Milano compresa, sono molto virtuose, sia nella sanità, nella pubblica amministrazione, nella moda, nell’export etc….
….magari fosse così Matera e la Basilicata.
23 persone presenti, fra i quali candidati, portaborse, addetti stampa etc etc, e la gente comune?
sempre più disinteressata di questa politica malata!
mi è sembrato di vedere un cinese??
tito di maggio .mmm …… l’onestà al potere… mmmmmm c’è qualcosa che non va !!!
CHE TRISTEZZA!!!! CHE PIANTO GRECO!!!
Sono proprio alle … mutande.