Luca Braia, uno dei tre candidati alla segreteria regionale del PD, riapre il dibattito per sollecitare la convocazione delle primarie che sono state rinviate il 13 aprile scorso. Di seguito la nota integrale.
La motivazione principale della richiesta di rinvio del congresso regionale del PD, previsto per il 13 Aprile scorso, poi accolta dal nazionale, è stata quella di evitare la possibilità che il confronto congressuale avrebbe potuto determinare divisioni sul territorio e conseguenti ripercussioni nella composizione delle liste nelle elezioni amministrative per 55 comuni, Potenza compreso, del 25 Maggio prossimo.
A pochi giorni dalla scadenza presentazione delle Liste avvenute sabato scorso, posso serenamente, anche se a malincuore affermare, che non aver fatto il congresso non solo non ha evitato in troppi casi, il tutti contro tutti nel Centro Sinistra ma, quel che più è grave, non ha evitato che tali evidenti divisioni crescessero nel Partito Democratico sino al punto che il simbolo del PD è presente in soli 7 comuni su 55 e che il PD non ha presentato neanche la propria lista come nel caso emblematico del comune di Viggiano, con l’aggravante di non avere un Partito legittimato dal popolo nella sua rappresentanza e quindi non in grado di dare né una linea politica su cui muoversi oltre ne di rappresentare un punto di riferimento con il quale dirimere le naturali controversie che in questi momenti inevitabilmente si determinano sui territori a difesa del più importante partito regionale.
Non posso certo ritenermi né soddisfatto né contento del caos determinatosi solo perché ho provato con tutte le mie forze a contrastare la strumentale posizione del rinvio del congresso, ma dilatare i tempi nel recuperare un’unità di intenti e soprattutto un governo politico del partito e della Regione è il presupposto peggiore per tentare di incrociare quella ripresa economica che in Italia comincia ad intravedersi anche grazie ad un Governo Nazionale a guida RENZI che ha ritrovato dinamismo, determinazione nell’azione politica e legislativa riforme comprese.
Ora mi auguro che la campagna elettorale appena iniziata, compresa quella delle Europee che spero confermi Gianni Pittella come nostro rappresentante regionale al Parlamento Europeo, eviti lo scontro fratricida e faccia recuperare il senso della buona politica a tutti coloro che sono scesi in campo con l’ambizione di rappresentare le proprie comunità.
Candidarsi a consigliere comunale o a Sindaco e quindi a guidare una comunità in questo periodo di grandi difficoltà, non dev’essere vissuto come una occasione per “raccogliere voti” , trovarsi un impegno in attesa di un domani migliore, recuperare un’ indennità piccola o grande che sia, o peggio ancora cogliere l’occasione per entrare nella cosi detta “stanza dei bottoni” per reiterare il pericoloso quando inaccettabile “controllo della cosa pubblica”, ma con responsabilità, entusiasmo e determinazione deve rappresentare l’opzione concessa ai cittadini di scegliere la proposta politica e la rappresentanza più adeguata in termini di esperienza, competenza con garanzia di un impegno e di una dedizione la più ampia possibile in un momento cosi delicato che per essere affrontato richiede tempo, professionalità, sensibilità, onestà umana ed intellettuale disponibili ad essere misurati costantemente nella distanza tra i risultati e le azioni promesse e quelle realizzate .
Mi auguro quindi che questa si riveli l’occasione almeno per alimentare un dibattito costruttivo e propositivo, per esempio sul futuro dei piccoli comuni, sulla necessità di spingere la loro fase aggregativa, per discutere su come garantire la loro sopravvivenza e rinnovare il rispettivo protagonismo attraverso l’erogazione di servizi minimi partendo da quelli formativi, logistici, sanitari ed assistenziali da garantire con l’aiuto delle reti dell’associazionismo organizzato che possono generare welfare produttivo e quindi nuova, sana e duratura occupazione .
Su come creare nuova occupazione puntando a rendere competitive le città, ed in particolare le aree artigianali ed industriali della nostra regione attraverso processi di sburocratizzazione da raggiungere con una poderosa azione di snellimento legislativo e l’abbattimento dei costi dell’energia con progetti che utilizzano le risorse naturali direttamente (gas) ed indirettamente attraverso un uso più adeguato ed equilibrato delle royalities .
Che sia l’occasione per ridefinire il ruolo di Potenza capoluogo e città dei servizi, che recuperi totalmente la sua efficienza e quindi la sua auto-sufficienza economica ed amministrativa, da vivere in maniera complementare all’altro capoluogo ma questa volta della Cultura e del Turismo che è la città di Matera, in una azione politica concertativa che coinvolga tutti, dalle grandi citta al più piccolo paese della nostra Regione.
I tanti giovani e le tante donne coinvolte in questa tornata elettorale si facciano vero traino creativo e culturale, siano fucina di proposte coraggiose, concrete e fattibili; non abbiate paura di proporre modalità di azioni che rompano il “sistema precostituito”, di esplicitare le vostre idee e raccontate i vostri sogni su come migliorereste la vivibilità degli spazi urbani, su come migliorereste i servizi attraverso l’uso delle nuove tecnologie o su cosa intendete fare per sostenere virtuosamente e non in maniera assistenziale le famiglie e le imprese per generare occupazione e benessere per tutti e non per voi stessi o come coinvolgere i cittadini tutti in una gestione più efficace e trasparente, solo così si rigenera la speranza di un futuro da ricostruire e la cui realizzazione non è più possibile rinviare, il rischio che si corre è quello di scomparire.