Lucana Film Commission, Consigliere regionale Braia: “Dopo 26 mesi di stallo è ora di ripartire. Confermate le tante inadempienze regionali nell’audizione di Stabile”. Di seguito la nota integrale.
“C’è voluto oltre un anno per sostituire i rappresentanti in Consiglio di amministrazione di LFC e farlo tornare operativo, situazione che, di fatto, ha paralizzato la vecchia gestione Leporace e creato grandi difficoltà all’attuale del Presidente Stabile, di nomina Bardi. Infatti, il ritardo ha reso impossibile l’approvazione del bilancio e del piano delle attività 2020, facendo perdere le risorse economiche che sarebbero dovute essere destinate al settore del cinema nel 2020 e che, invece, sono tornate nelle casse regionali disimpegnate. Inoltre, dalla data di invio nel gennaio 2021, sono stati accumulati ulteriori sette mesi di ritardo per l’approvazione in Giunta del piano delle attività 2021 che speriamo sia portato in Consiglio prima della pausa estiva.”
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia (IV), presidente della seconda commissione “Programmazione e bilancio”.
“Questi i dati e le dichiarazioni impietose – prosegue Luca Braia – emerse dall’audizione del presidente Roberto Stabile in seconda commissione, voluta dal sottoscritto per dirimere questioni e comprendere nel dettaglio e in via ufficiale la situazione incresciosa in cui anche questo grande propulsore economico e culturale regionale si ritrova nella gestione centro destra.
Stabile con realismo, coraggio e trasparenza ha confermato tutte le criticità ad oggi ancora esistenti riguardo l’impossibilità di rendere operativa la Lucana Film Commission, a 8 mesi dal suo insediamento, per come dichiarate anche alla stampa nei giorni scorsi. Come già denunciato anche con una interrogazione: tutto deve essere risolto al più presto, per evitare gravi conseguenze. Non bastano solo le rassicurazioni verbali del DG Busciolano e quelle dichiarate – seppur autorevoli – nei comunicati del Presidente Bardi che però, anche ieri, ha dato buca al Presidente della LFC. La presenza in Bilancio delle risorse nel triennio 2021-2023 non è una condizione sufficiente per utilizzare le stesse, se non si approva un piano attività bloccato da 8 mesi.
Alla luce di questo, risultano essere strumentali, pericolosi, oltre che senza alcun senso dopo due anni e mezzo di Governo Bardi, gli attacchi della Consigliera Sileo e quelli del Consigliere Bellettieri alla gestione passata, ai dirigenti accusati di aver operato male e anche ai funzionari dell’Ufficio cultura regionale per aver garantito, a loro dire in maniera non rivelatasi veritiera, che nessuna risorsa economica si sarebbe persa.
Quando non si conoscono gli atti e non si comprendono i ruoli e le responsabilità, le smentite che arrivano proprio dai professionisti, tra l’altro nominati da loro stessi (per sua esplicita ammissione Stabile è stato nominato dalla Lega) che, invece di essere sostenuti nell’azione, vengono ostacolati dalla maggioranza di governo, vessati e messi sotto accusa. Eppure, provano solo a essere realisti e trasparenti nel ruolo che sono stati chiamati a svolgere e nel rispetto delle regole del buon andamento della pubblica amministrazione, senza essere conniventi con quanto denunciato da altri o rivendicato per se stessi.
Avremmo voluto discutere di come meglio articolare l’azione di attrazione delle produzioni, su come si pensa di incentivare l’industria culturale in Basilicata e, in particolare, del cinema e dell’audiovisivo, facendo crescere quella lucana. Come si intende stimolare la relazione tra la LFC e le altre agenzie di promozione turistica regionale o i Gruppi di Azione Locale, ad esempio. Invece, rincorriamo ancora una volta le emergenze e apriamo dibattiti mediatici per accendere i riflettori e provocare un minimo di reazione da parte di governo regionale bloccato dalle paure, dalle beghe politiche, dalle contrapposizioni tutte interne al centro destra, e quelle esistenti e dichiarate tra loro e i funzionari e dirigenti della Regione Basilicata.
Vorremmo poter giudicare il merito – conclude Braia – dell’avanzare e dell’esito delle politiche che la Lucana Film Commission saprà mettere in campo. A noi, ai cittadini e alle cittadine lucane interessa solo questo, dopo 27 mesi di nulla, la chiarezza e l’azione la pretendiamo.”