Piro, Acito e Bellettieri nel rispondere a Papaleo che “ha decantato” le attività della Lfc, ribadiscono che “per realizzare gli scopi per i quali è stata costituita deve essere azzerato l’attuale management, il cui operato appare indifendibile”
“’Si, la Basilicata esiste!’ ed è stata depredata da avventurieri senza scrupoli’. Suscita sconcerto l’intervento di Rocco Papaleo, trasmesso dal Tg Regione e da Cronache Lucane Tv, durante il quale il noto e stimato attore lucano si esibisce in una difesa a favore della Lucana Film Commission, decantandone le attività miracolose: ‘…. produzioni cinematografiche, professionalità, lustro e possibilità, sviluppo dell’afflusso turistico …’. Si intende dal pathos della performance di Rocco Papaleo che egli, probabilmente, ignora che alla Lucana Film Commission, dal 2014 al 2018 sono stati erogati contributi regionali per importi superiori ai 4 milioni di euro”. Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia, Francesco Piro, Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri che aggiungono: “Sembra che Papaleo non abbia avuto modo di leggere gli organi di informazione lucani che denunciano, costantemente, l’inefficienza e la superficiale gestione delle risorse pubbliche assegnate alla LFC, che non ha prodotto alcuna ricaduta economico-sociale sul territorio”.
“Si comprende – proseguono ancora gli esponenti di Forza Italia – che egli non sia tenuto a sapere che l’attività istituzionale del Consiglio d’Amministrazione, in seguito alla scomparsa del Presidente del CdA, il dottor Luigi Di Gianni, verificatasi nel mese di maggio 2019, è impedita dalle quotidiane frizioni create dal Direttore e dai Consulenti, così come ha evidenziato anche la consigliera dottoressa Antonella Pellettieri, motivando le sue dimissioni del 7 gennaio scorso con riferimento a ‘difficoltà e incomprensioni’ emerse durante la gestione della Fondazione”.
A parere di Piro, Acito e Bellettieri “la gestione della Lucana Film Commission è caratterizzata dal totale sbandamento e distrazioni amministrative: mancata partecipazione alle riunioni del Consiglio Generale, ritardata o mancata approvazioni di bilanci, un contributo extra di 1 milione e 400.000 euro, formalmente assegnato e poi revocato da parte della Regione per “inerzia” della Film Commission. Per tacere dell’opacità delle spese effettuate con denaro pubblico per trasferte, missioni e delle cosiddette ‘piccole spese’ (fino a 10.000,00 euro) nella piena disponibilità del Direttore e del Coordinatore area relazioni”.
“Concordiamo con il pregiato noto conterraneo che la struttura della Film Commission non vada eliminata – concludono i consiglieri di Fi -, ma ribadiamo con forza che per realizzare gli scopi per i quali è stata costituita deve essere azzerato l’attuale management, il cui operato ci appare indifendibile e, comunque, non prima di aver consumato i lavori nelle commissioni consiliari competenti. Fermo restando il diritto delle istituzioni e dei cittadini lucani di ottenere chiarezza e rendicontazione, in tutte le sedi deputate, dei risultati delle attività svolte”.
Naturalmente da una struttura politica con sede in Potenza cosa si pretende di più