Matera – 22 ottobre 2012. Alle ore 18.10, con settanta minuti di ritardo rispetto all’orario fissato, comincia l’atteso consiglio comunale sul riordino delle province. Sono presenti 37 consiglieri su 40. La seduta comincia con un discorso introduttivo del sindaco Adduce. Dopo cinque minuti il Consiglio comunale viene sospeso per discutere con i capi-gruppo dei partiti presenti la proposta unitaria da presentare alla Regione Basilicata per sostenere la scelta di Matera quale sede di capoluogo della Provincia di Lucania.
Alle ore 20,10 dopo due ore di sospensione, riprendono i lavori del Consiglio comunale di Matera sul riordino delle province con 36 Consiglieri comunali.
Il sindaco Adduce spiega che i capigruppo, assieme ad altri consiglieri comunali si sono riuniti per una valutazione approfondita della deliberazione che sarà sottoposta al Consiglio per la votazione. “Si tratta di una deliberazione di enorme importanza per il valore sociale, politico e geografico che riguarda tutta la comunità materana. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione eccezionale, anche perchè la responsabilità di questa scelta viene attribuita alle due città capoluogo, chiamate a svolgere un compito particolarmente difficile, gravoso, quello di definire tra loro una posizione unitaria in ordine alla collocazione dell’unico capoluogo dell’unica provincia lucana, se non ci sarà naturalmente un ravvedimento da parte del Governo e del Parlamento. Con la creazione di una provincia di 131 comuni sarà condizionato lo scenario nel quale nella nostra regione si svolgeranno le relazioni tra i territori, in una regione che con la presenza di due province ha dovuto fare i conti con un dualismo sfrenato, con un condizione di contrasto determinata da motivi territoriali e senza poter prevedere un equilibrio, anche a causa della disparità dei numeri degli abitanti.”
Dopo aver letto la deliberazione condivisa da tutti i capigruppo la presidente Massenzio avvia il dibattito: prendono la parola i Consiglieri comunali Angelo Tosto, Angelo Cotugno, Annunziata Antezza, Enzo Acito, Adriano Pedicini, Francesco Bianchi, Roberto Morea, Angelo Raffaele Cotugno, Nicola Trombetta, Carmine Alba, Pasquale Lionetti, Augusto Toto.
Alle ore 22,30 si passa alla votazione della deliberazione. Nominati scrutatori Alba, Paterino e Tortorelli. Si vota per alzata di mano. Con 36 voti favoreli, nessun contrario e nessun astenuto la deliberazione viene approvata all’unanimità.
Si passa quindi alla votazione dell’ordine del giorno sottoscritto da tredici consiglieri comunali il cui testo è pubblicato in questa pagina. Anche questo ordine del giorno viene approvato all’unanimità e alle 22,35 la seduta è sciolta.
Michele Capolupo
Sul riordino delle province che riguarda la Basilicata si registra una nota sottoscritta dai Consiglieri Comunali Angelo Cotugno (PD), Carmine Alba, Michele Paterino, Enzo Acito, Angelo Lapolla, Angelo
Francesco Bianchi, Doriano Manuello, Angelo Raffaele Cotugno (SEL), Giovanni Scarola, Enzo Massari e
Nico Trombetta in cui si ribadisce la necessità di assegnare a Matera la sede dell’unica provincia di Lucania che sarà istituita con la riforma imposta dal Governo Monti. Di seguito la nota integrale.
Padroni di niente servi di nessuno
Nella giornata di lunedì 22 ottobre si riuniranno i Consigli Comunali di Potenza e Matera per discutere e definire l’applicazione della norma (l. 135/2012 art.17 coma 4 bis) che tagliando le Provincie istituisce la provincia unica lucana.
Il Consiglio Regionale nella seduta del 16 ottobre 2012, riprendendo anche il dibattito che si è sviluppato nella Conferenza delle Autonomie Locali, si è assunto una responsabilità importante e saggia ed ha votato un indirizzo che ove non fosse possibile mantenere l’attuale assetto istituzionale propone la città di Matera come provincia unica di Lucania guardando ad una valorizzazione delle due città capoluogo di provincia consolidando a Potenza le articolazioni dello Stato e investendo la città di Matera del ruolo di capoluogo provinciale della provincia denominata “Provincia di Lucania”.
In questi giorni alcune posizioni emerse tra i consiglieri comunali della città di Potenza hanno però portato il livello del dibattito ad una mera guerra di campanile facendo prevalere logiche poco lungimiranti che rischiano di aumentare la distanza tra i territori che oggi si ritrovano insieme in quella che è la nostra Basilicata.
Il nostro auspicio è che in queste poche ore, prima dei Consigli Comunali, possa prevalere il buon senso e la ragion politica che dia a tutte e due le città capoluogo il giusto ruolo valorizzando le specificità e la storia di ognuna.
Se prevarrà la mera applicazione della logica dei numeri, a favore di Potenza, e continuerà la spoliazione, ormai in corso, del territorio materano, si potrebbero generare le condizioni ottimali per trasformare una anacronistica guerra di campanile in una legittima rivendicazione di conservazione delle funzioni territoriali.
Pertanto ogni soluzione diversa, quindi, dovrà vedere un coinvolgimento diretto dei cittadini della provincia di Matera attraverso una proposta referendaria per far scegliere loro il futuro che riterranno più opportuno.
E’ il futuro non potrà che essere un salto di qualità come passare dalla Fossa Bradanica alla Piattaforma Carbonatica, base dell’altopiano murgico e raccogliere le opportunità presenti e future della Area Metropolitana di Bari.
Matera 22 ottobre 2012
I Consiglieri Comunali
Angelo Cotugno (PD)
Carmine Alba
Michele Paterino
Enzo Acito
Angelo Lapolla
Angelo Tosto
Alessandro Tortorelli
Francesco Bianchi
Doriano Manuello
Angelo Raffaele Cotugno (SEL)
Giovanni Scarola
Enzo Massari
Nico Trombetta
AMEN…MANCA LA NOTA DI BRAIA…
iniziamo a velocizzare il referendum per la puglia.. i potentini sono ottusi montanari, non lo capiranno mai.. e la loro proposta sarà scontata..
Gli impotentini vorranno mantenere tutto per loro…e allora: CON BARI,CAZZAROLA!!!
Se dobbiamo andare in Puglia, non andiamo con il cappello in mano. Il nostro territorio va valorizzato con collegamenti seri, ferroviari e autostradali. Inoltre c’è il polo della Cultura per rilanciare i Sassi che attraverso centri di specializzazione e ricerca possono darci una mano, collegati naturalmente con l’Università di Bari.
POTENZA NON SI TOCCA!!!! PS. Andate pure a bari chi se ne strafrega, con Bari i vostri galletti del PD che ora comandano l’intera Basilicata, saranno dei signori nessuno. Bubbico, Antezza ed il genero Braia andranno a zappare
a bello ma che cosa dici. forse non a caso è arrivato questo momento. noi abbiamo i ns. pd, ma dei vs. Dio ce ne scampi e liberi.
Io propongo MATERA capoluogo della basilicata a partire da subbbbbbito!!!! con statuto speciale indipendente, oppure collocare una provincia unica a metà strada tra matera e potenza (zona neutrale) così non si offende nessuno, e delegare tutti i poteri ad essa, abolendo così la regione che non serve a nulla!!!!! forse le cose migliorerebbero per tutti!!!!! bisogna fare un esperimento su questa strada, e vediamo cosa succede!
Con il petrolio della provincia di potenza continuate ad appianre i vostri debiti pubblici, senza le nostre risorse economiche i tanti parassiti raccomandati sarebbero falliti, le vostre asl sarebbero da terzo mondo, in poche parole sareste dei morti di fame, quindi vi dico ANDATE A BARI CHI SE NE STRAFREGA!!!!!!!!!!!!!
una citta di confine a capo di una regione….risultato morte della regione…cn cultura non lucana ma pugliese..votate per il referendum raccogliete piu firme possibili…è l unico modo x salvarvi e andarvene…e sta volta x sempre…una citta senza una stazione..senza una super strada..gia siamo ridicoli come regione e daiiiii
uè capoluogo di regione e perchè la tua “bella” città in quanto ad infrastrutture cosa ha di invidiabile?
aereoporto… evabbè
raccordo…. un domani
stazione fs con solo lo scalo treni risalenti all’epoca delle casette
ma p piasceeeeeeeeeeer
Io propongo Matera come città indipendente con regime anarchico e apolitico. Ci governiamo da soli, che è meglio…
Potenza ancora una volta l’avrà vinta. I nostri politici sono molto deboli, ed alcuni di questi dipendono totalmente dalla classe dirigente potentina. Uno su tutti è l’incocludente presidente di Agrobios, nonchè sindaco di Matera voluto e candidato appunto dalla rete potentina !
Signori, materani e potentini, la questione sta tutta nelle decisioni venute dall’alto. Il governo dei tecnici ha deciso da tempo: taglio delle province secondo una logica ragioneristica. Il risultato: scanniamoci pure tra noi. Campanilismo, vecchie ruggini vengono a galla, alla fine paghiamo tutti.
Ad ogni modo credo che alla fine, nonostante tutto, le cose rimarranno cosi’ come sono, perchè quello che accade qui da noi sta avvenendo anche nelle altre regioni soprattutto quelle con due sole province per cui quasi sicuramente sarà presa una decisione in deroga. Il risultato sarà la figuraccia che politicamente i due comuni capoluogo stanno facendo, per cui questa sera sta andando in scena il peggio che poteva accadere. Il sindaco di Potenza che si trincera dietro la norma che gli assegnerebbe la provincia non rinunciando ai “palazzi” istituzionali, quello di Matera si arranca, consapevole del poco peso politico rispetto al collega potentino, quanto meno per una questione di numeri. Da parte nostra cittadini, ci siamo scornati anche attraverso questi commenti, visto che qualche potentino si è intrufolato.
Non ci resta che attendere la fine di questa telenovela, anche se credo, alla fine resteranno le due province,sperando anche nelle pressioni delle altre regioni, il popolo purtroppo in questa situazione è stato emarginato, reso impotente, per cui al di là delle polemiche, poco o nulla ha potuto fare.
Se invece le cose non dovessero andare cosi’, restando solo la provincia di Potenza, togliendoci anche la prefettura e gli altri uffici territoriali, le conseguenze paradossalmente potrebbero essere tipo boomerang per Potenza.
Il resto della regione compreso il Melfese, il lagonegrese, potrebbero allearsi con noi, per combattere lo strapotere potentino che inevitabilmente si verificherebbe. Allora un referendum, coinvolgendo anche questi territori, possibile in ogni momento, potrebbe farci riequilibare i poteri regionali.
Insomma concludo: aspettiamo, vediamo cosa succede,poi organizziamoci se sarà il caso, ma sempre per restare nel nostro territorio, che è e sarà sempre nostro, con le nostre bellezze, le nostre risorse, la nostra cultura, le nsotre tradizioni.
Ma mi spiegate cosa centra Potenza con la soppressione della provincia di matera? io sono bernalda ma davvero non vi sopporto., fatemi capire loro che devono fare? regalarvi un loro diritto essendo anche gia capuluogo di regione solo perchè voi minacciate con il referendum? anche noi di bernalda per tradizioni ci sentiamo vicini a taranto ma cosa centra? avete torto marcio e per questo in provincia di matera siete mal visti da tutti…ridimensiontaevi !!!!
Caro Paesano devi sapere che la Basilicata esiste ancora soltanto perchè ci sono Potenza e Matera al suo interno. E Matera, avendo solo pochissime migliaia di abitanti in meno e sopratutto essendo da un punto di vista internazionale una delle città più importanti d’Italia e del Sud turisticamente, richiede di essere valorizzata e non sta più al gioco dell’altra.
Di solito in ogni regione il capoluogo di regione viene dato alla città più importante, non si capisce ancora perchè la BASILICATA SIA L’ECCEZIONE IN TUTTO QUESTO.
Caro bernaldese, allora dicci tu cosa dovremmo fare per esserti più simpatici? Cosa dovrebbe fare una città che perderà tutte le sue funzioni di capoluogo? Stare zitta e ferma e accettare tutto senza fiatare per esserti più simpatica? Guarda che dopo la città di Matera i primi ad essere colpiti dalla soppressione della provincia saranno proprio i suoi comuni come il tuo, ma questo penso che i tuoi concittadini (almeno quelli a cui stiamo un po’ meno antipatici) l’avranno certamente già capito da un pezzo…
che Potenza non avrebbe ceduto nulla lo si sapeva dall’inizio!! L’unica strada da percorrere era cercare di annettere paesi della provincia di Potenza in modo da raggiungere la popolazione necessaria a mantenere le due Province….ma evidentemente i nostri politici erano intenti a elargire qualche nuovo permesso a costruire ed attendevano non so quale miracolo!! Ora chiaramente diranno che è ormai troppo tardi…ma chi ha dormito???quando ancora altra gente sarà costretta ad emigrare da Matera…a chi venderete le vostre case??dimettetevi…
Ridicola anche la posizione della Regione, votare per la Provincia Lucana con sede a Matera per poi lasciare la decisione ai due Comuni, sa tanto di presa in giro, un modo per poter venire a breve a Matera a chieder voti, dicendo noi avremmo voluto…io ho votato..
Chi parla di passare in provincia di Bari…tenesse per sé i bei discorsi sulla cultura, origini e tradizioni perché evidentemente ha poco, o niente, da offrire a chi possiede l’orgoglio di sentirsi lucano!!