Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – Gianni Leggieri, il Sindaco di Pisticci – Viviana Verri – e i portavoce comunali di Melfi e Venosa – Angela Bisogno e Arturo Raffaele Covella – hanno abbandonato i lavori della IV commissione consiliare di questa mattina in segno di protesta rispetto a quella che è diventata una vera e propria farsa. “Ci siamo trovati questa mattina a partecipare ad una riunione straordinaria della IV commissione che si è trasformata in una presa in giro per istituzioni, cittadini e associazioni” – dicono i rappresentanti del Movimento.
Stravolti completamente i lavori della commissione con una mossa a sorpresa che ha lasciato attoniti molti tra i presenti che hanno deciso di alzarsi e di abbandonare i lavori della commissione.
Una mancanza di rispetto inaudita verso chi pensava di poter interagire questa mattina con i responsabili della sanità lucana, di poter parlare direttamente con i diretti interessati, con chi gestisce e comanda realmente le politiche sanitarie della nostra regione.
Invece i presenti si sono dovuti accontentare di avere come interlocutore il Presidente della IV commissione che nonostante le buoni intenzioni non è certo la figura in grado di assumere impegni per conto della Regione Basilicata e di farsi portavoce delle istanze dei cittadini e delle associazioni.
Ma facciamo un passo indietro.
La commissione di oggi, convocata da tempo, prevedeva una mattinata dedicata alle relazioni del Direttore Sanitario e dei dirigenti di ASP e ASM, del Direttore del 118 Basilicata, del Dirigente generale del Dipartimento politiche della Persona, nonché dirigenti del IRCCS Crob e del San Carlo, per poi lasciare spazio al dibattito anche sulla scorta delle relazioni che avrebbero dovuto fare i vari tecnici della sanità lucana.
Così non è stato perché all’ultimo momento, senza avvisare nessuno (o quasi), la Commissione ha stravolto i suoi lavori prevedendo in mattinata l’intervento dei tanti cittadini e delle tante associazioni che si erano prenotate, per spostare al pomeriggio le relazioni dei tecnici.
Un cambio di programma che odora tanto di tatticismo politico e soprattutto che denota la mancanza di rispetto della classe politica lucana nei confronti di chi è interessato a discutere seriamente dei problemi della sanità lucana e del nuovo piano di riordino ospedaliero.
Quando si affrontano tematiche come quella sanitaria ci vorrebbe maggiore serietà e attenzione, non bastano le filippiche dei politici per risolvere i problemi, la Regione va amministrata in ben altro modo, e la politica dovrebbe riacquistare un senso della responsabilità che oggi non le appartiene.
Consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Abbiamo raccolto le reazioni dei rappresentanti di CittadinanzAttiva e del Tribunale del malato sul mancato confronto con i direttori generali e dirigenti ASP e ASM in IV Commissione”.
In data odierna, 17 ottobre, era stata convocata una seduta straordinaria della IV Commissione Consiliare presieduta dal Consigliere Bradascio, rappresentante della maggioranza in Consiglio Regionale, sul riordino del Sistema Sanitario Regionale. I lavori avrebbero dovuto prevedere durante la mattinata in primis le relazioni del Direttore Sanitario e dei dirigenti di ASP e ASM, del Direttore del 118 Basilicata, del Dirigente generale del Dipartimento politiche della Persona, nonché dirigenti del IRCCS Crob e del San Carlo, per poi lasciare spazio al dibattito anche sulla scorta delle relazioni che avrebbero dovuto fare i vari tecnici della sanità lucana.
Però, il calendario dei lavori è stato all’ultimo momento stravolto richiedendo prioritariamente l’intervento dei tanti cittadini e delle tante associazioni che si erano prenotate, per spostare al pomeriggio le relazioni dei tecnici.
Questo ha scatenato le veementi reazioni di alcune associazioni presenti, cha hanno deciso di abbandonare i lavori, tra cui CittadinanzAttiva Basilicata rappresentata dal segretario Maria Antonietta Tarsia che ha dichiarato che ancora una volta questo modo di agire da parte di chi governa la Regione Basilicata conferma la scarsa considerazione che si ha dei cittadini lucani e dei loro diritti. Sarebbe stato importante – ha aggiunto la Tarsia – interloquire oltre che con gli esponenti politici presenti, anche con chi poi quotidianamente gestisce la macchina della Sanità lucana ovvero i direttori generali, in modo particolare il Direttore del 118, Colarusso, con cui finora è stato impossibile interfacciarsi.
La Tarsia ha voluto richiamare l’articolo 14 del Decreto Legislativo 502 del 1992 relativo alla Partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini che recita “Le regioni promuovono inoltre consultazioni con i cittadini e le loro organizzazioni anche sindacali ed in particolare con gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti al fine di fornire e raccogliere informazioni sull’organizzazione dei servizi. Tali soggetti dovranno comunque essere sentiti nelle fasi dell’impostazione della programmazione e verifica dei risultati conseguiti e ogniqualvolta siano in discussione provvedimenti su tali materie.” Quanto sancito da questo articolo – ha sottolineato la Tarsia- non è stato rispettato in quanto la CittadinanzAttiva non è stata consultata in fase di decisione, ma solamente oggi, quando le strategie e le impostazioni sono già state definite dall’alto.
Inoltre, ha ricordato la Tarsia che CittadinanAttiva ha avviato un patto di consultazione con l’Assessore alle Politiche Sociali, Franconi, e che ad oggi si è ottenuto solamente un confronto. Che tutto ciò è inaccettabile da parte di un assessore che dovrebbe conoscere a fondo le criticità del sistema sanitario regionale, ma che invece continua a evitare di incontrare chi rappresenta le istanze dei cittadini, pertanto la Tarsia ha ribadito la richiesta di dimissioni della Franconi.
Abbiamo raccolto anche la posizione di Incoronata Bochicchio, Coordinatrice del Tribunale del Malato del San Carlo di Potenza e del CROB di Rionero che ha affermato che l’invito a questa giornata di confronto era stato accolto con entusiasmo e con tanta voglia di partecipazione al fine di dare un contributo importante alla fase di riorganizzazione del sistema sanitario. Ma purtroppo questo cambiamento del programma non ci ha dato la possibilità di interfacciarsi con chi dovrebbe conoscere la situazione della Sanità lucana e la Pubblica Amministrazione non ha voluto tenere conto ancora una volta delle istanze dei cittadini.
Noi come M5S continuiamo a sostenere le associazioni che rappresentano e difendono quotidianamente i cittadini e i loro diritti, pertanto chiediamo insieme a loro di essere riconvocati per avere un proficuo e reale confronto.