i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gianni Perrino e Gianni Leggieri esprimono alcune valuazioni politiche rispetto ai due disegni di legge ratificati dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, ilrimo in materia di sanità e il secondo che detta disposizioni “urgenti” in materia di rifiuti. Di seguito la nota integrale.
Il Ferragosto 2015 di Marcello Pittella: tagli alla sanità ed emergenza rifiuti.
Il Consiglio Regionale, dopo le sacrosante recriminazioni avanzate dai gruppi di minoranza nei giorni scorsi, è stato chiamato a “ratificare” due importanti disegni di legge (D.d.L.) della Giunta Pittella: il primo in materia di sanità e il secondo che detta disposizioni “urgenti” in materia di rifiuti. Anche se a livello di rispetto del Regolamento del Consiglio Regionale il Presidente Lacorazza è riuscito a mettere l’usuale “pezza a colori”, a parere del M5S Basilicata è inopportuno discutere di argomenti di tale importanza e portata (sanità e rifiuti) con tale superficialità e frettolosità.
Per quanto riguarda il D.d.L sulla sanità, la filosofia è concentrata tutta nell’articolo 1: si tratta di un brutale “taglio lineare” generalizzato che non fa distinzione tra la buona e la cattiva sanita’, rischiando di penalizzare le nicchie di eccellenza. Pittella adotta una tecnica dozzinale e “quantitativa” per fare cassa sulla sanità: era invece necessario percorrere la via più virtuosa (anche se più difficile e impegnativa) quale l’esame qualitativo della spesa sanitaria lucana alla ricerca di sprechi, abusi e aree di inefficienza (oltre che causa di malasanità). Ancora una volta ci ritroviamo a fronteggiare le nefaste conseguenze delle leggi renziane, non ultima quella che porta in dote tagli di 2,35 miliardi di euro praticati dalla ministra della Sanità Prestigiacomo nel recentissimo decreto enti locali approvato l’altro ieri.
Anche rifiuti in questa seduta estiva che precede il Ferragosto 2015: si approfitta del caldo e delle vacanze per prorogare, ancora una volta, una delle emergenze più gravi e endemiche di questa nostra sventurata regione. Il D.d.L pittelliano sui rifiuti si compone di due articoli: l’articolo 2 è la dichiarazione di urgenza. L’art. 1 sostituisce integralmente l’art. 42 della legge di assestamento regionale 2014 (L.R. 26/2014). Con tale articolo, ad agosto 2014, la Giunta Regionale fissava il termine di approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti al 31 luglio 2015 (comma 5) prevedendo la possibilità da parte della Giunta di autorizzare, anche in deroga agli strumenti di pianificazione, nuovi impianti di smaltimento, di trattamento e smaltimento di rifiuti inerti, nonchè di recupero, compreso i rifiuti pericolosi. Anche questa norma, come è capitato spesso a Marcello Pittella in questo primo anno e mezzo di legislatura regionale, è rimbalzata contro il muro della Corte Costituzionale, che l’ha dichiarata illegittima: “Tale articolo, consentendo la prosecuzione del conferimento in discarica di rifiuti non trattati (…) ben oltre il termine previsto dalla legge statale (31 dicembre 2009), detta una disciplina ad hoc a distanza di quasi cinque anni dalla scadenza del termine e dopo circa undici anni dall’originaria previsione del relativo adeguamento. In tal modo, si invade la sfera di competenza statale in materia di «tutela dell’ambiente» e si riduce il livello di tutela garantito dallo Stato.Cosa fa la regione per ovviare alle prescrizioni della Corte Costituzionale? La rivoluzione pittelliana prevede nell’ordine:
– una proroga dell’emergenza (data di scadenza per l’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti) al 31/08/2016, ovvero tra oltre un anno;
– ampliamenti degli attuali impianti di trattamento-smaltimento (discariche, ecc.) anche di rifiuti pericolosi;
– che le disposizioni non si applicano agli impianti già autorizzati oppure per i quali è stata richiesta già l’AIA (si pensi ai termovalorizzatori-inceneritori in corso di autorizzazione);
– in (presunta) ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale, possibilità di conferire rifiuti nelle discariche esistenti anche ove solo “parzialmente” trattati!
Come potete vedere si prosegue imperterriti nella logica dell’emergenza “costante”: incenerimento e discariche restano centrali nella filiera pittelliana di gestione dei rifiuti in Basilicata e, per questo, vengono incentivati, “nelle more dell’approvazione del nuovo piano rifiuti”, penalizzando pesantemente i comuni virtuosi che si sono affidati ed hanno realizzato con successo la raccolta differenziata.
Ma si sa, come per il “Salva Potenza-Salva Potenti”, la Giunta Pittella corre prontamente in soccorso proprio di chi amministra la cosa pubblica peggio che non si può!
Crediamo che in una regione che conta poco più di 570 mila abitanti sia semplicemente inaccettabile e vergognoso questo perpetuarsi di emergenze anche in materia di ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. E’ più che legittimo il dubbio che la politica possa prestarsi al gioco di chi specula su una gestione dei rifiuti che in Basilicata si affida a una pianificazione vetusta e superata, indietro di almeno tre decenni? E’ altrettanto legittimo il dubbio che, accanto alla connivenza della politica, si sia semplicemente di fronte a pressapochismo e incapacità gestionale? In entrambi i casi, siamo rovinati: servirebbe, come proposto dal M5S Basilicata con due mozioni (giugno 2014, febbraio 2015, entrambe bocciate da Pittella), un nuovo Piano Regionale dei rifiuti basato sulle 5 R (riduzione, riuso, riciclo, raccolta, recupero) attuative delle numerose direttive comunitarie e del Decreto del 7/10/2013 (in G.U. n. 245 del 18.10.2013) che aveva previsto l’approvazione entro ottobre 2014 da parte delle regioni del “Programma Nazionale di prevenzione rifiuti”. Pittella ha assicurato che il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, la cui redazione è stata appaltata per 600 mila euro, sarà pronto entro la fine 2015. Il M5S Basilicata aveva fatto pressing affinchè fosse data una poderosa accellerata all’adozione del Piano Regionale dei Rifiuti: ma probabilmente Pittella e i suoi sodali erano “in ben altre faccende, affaccendati”. Chissà, magari auspicavano l’ennesima emergenza!
P.S.: Nel frattempo continua un’altra emergenza: quella di ARPAB! La maggioranza PD si scioglie al sole d’agosto e fa mancare il numero legale sull’esame e approvazione del bilancio preventivo 2014 e 2015. Con un ARPAB paralizzata e impossibilitata a svolgere i monitoraggi ambientali, chi ci guadagna? Non certo i lucani! Ormai si attendono le dimissioni di Schiassi, che giungeranno per sfinimento e disidratazione!
Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gianni Perrino e Gianni Leggieri
Cari amici di 5 stelle, con i provvedimenti che usualmente si adottano quando “gli elettori” sono in ferie o distratti da altri argomenti, è uno stile che non è cambiato, almeno a mia memoria, negli ultimi 50 anni. I provvedimenti impopolari vanno presi quando la gente non è attenta a seguire questioni che poi riservano sorprese sgradevoli. Di tutto questo è “MAESTRO” il Premier RENZI, discepolo di Berlusconi che, in modo palese, grottesco e d’imperio gestiscono la cosa pubblica. Non è un caso che anche in Basilicata verifichiamo le stesse anomalie che si verificano a livello nazionale. Una volta si dice di portare avanti il patto del “NAZARENO”, un’altra volta si dissocia dal patto del Nazareno e si costituiscono altre maggioranze, ma sempre con componenti berlusconiane. In Basilicata, Potenza, Matera succede esattamente la stessa cosa. Il provvedimento “SALVA POTENZA” è stato deciso da chi?! Perchè?! L’ARPAB è al collasso, voluto da chi?! perchè?! La sanità non sta avendo più punti di eccellenza, voluto da chi?! perche (questo è un capitolo che affronteremo specificatamente più in la)?! Queste sono scelte politiche precise volute da RENZI e BERLUSCONI. Ormai si sta privatizzando tutto, dalla scuola, all’istruzione, alla sanità per far arricchire sempre più i potenti incuranti della gente che “per caso” si trova morta su una panchina di una villetta. Quindi cari amici di 5 stelle bisogna lottare per portare il treno sulle giuste rotaie. Non è possibile che il resto della Basilicata deve accollarsi i debiti di un malgoverno di POTENZA. Noi materani siamo passati dalla “VERGOGNA D’ITALIA” a “CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA” con enormi sacrifici e senza chiedere soldi o sacrifici a Potenza. Queste mie considerazioni non sono affatto campanilistiche ma constatazione che mi fa pensare che i sacrifici dei Materani nel rioccupare un ruolo di primo piano nel Mondo, possano essere vanificati per tirare fuori dai guai Potenza. Spero di no ed auspico in una forte vigilanza del movimento 5 stelle affinchè ognuno paghi per gestioni “allegre” delle cose pubbliche amministrate e che la Magistratura faccia il proprio corso nei confronti di chi meschinamente ha tolto risorse dalle tasche dei materani con scontrini falsi, fatture false aggiungendole in maniera fraudolenta ad un lauto compenso di consigliere regionale, deputato, senatore, governatore, consulente ecc.. Non vi pare che è troppo????????????
nino silecchia