Il Presidente del consiglio comunale di Matera appare sempre più inadeguato a gestire il delicato ruolo affidatogli dalla maggioranza e la collezione di cariche e ruoli acquisiti nel tempo sembra non permettergli di dedicarsi nel modo più opportuno alla macchina amministrativa comunale.
Dopo ripetute richieste di correzione di alcune evidenti storture nel regolamento del Consiglio Comunale, e dopo svariati mesi di vana attesa, il MoVimento 5 Stelle di Matera torna a chiedere con forza l’avvio immediato di tali procedure di modifica.
È inconcepibile che nella Capitale della Cultura Europea vi siano assurdi limiti all’espressione democratica. I singoli gruppi consiliari, non possono infatti presentare autonomamente le proprie mozioni e proposte. Inoltre, il gettone di presenza viene riconosciuto con troppa facilità a tutti i Consiglieri presenti, indipendentemente dalla loro reale permanenza in seduta nelle commissioni.
Il Presidente Tortorelli ha dichiarato pubblicamente di voler modificare il regolamento, ma ancora in data odierna nessun atto concreto da parte della presidenza è andato in questa direzione.
“Siamo sempre costretti a dover richiedere l’apposizione della firma da parte dei Consiglieri di maggioranza od opposizione per poter discutere in Consiglio le nostre proposte, e ciò non ci pare accettabile. Inoltre, occorre premiare l’impegno dei membri virtuosi, e biasimare comportamenti superficiali e poco seri che puntualmente ricorrono: vanno a tal fine monitorate le presenze effettive per tutta la durata delle commissioni, e far si che il gettone di presenza venga riconosciuto ai Consiglieri che partecipano per almeno il 75% della durata della seduta” – dichiara Antonio Materdomini.
Tortorelli batta un colpo se c’è, e acceleri su questi temi.
Si comprendono d’altro canto le sue difficoltà, preso com’è dagli svariati incarichi che ricopre: Presidente del Consiglio Comunale, Presidente della Camera di Commercio, Vice Presidente CONAI, Vice Presidente della fondazione “Matera-Basilicata2019”, Presidente della Confcommercio, tanto per citarne alcuni.
Di certo, la presidenza del Consiglio richiede un impegno e una dedizione diversi rispetto a quanto dimostrato ad oggi: ricordiamo che il M5S ha già denunciato al Prefetto il mancato rispetto del TUEL, il quale prevede che la risposta alle interrogazioni dei Consiglieri Comunali debba essere data entro 30 giorni dal deposito. In diverse occasioni durante le sedute del Consiglio Comunale il regolamento non è stato rispettato, e il Presidente in alcuni casi non si è dimostrato super partes, come invece la posizione ricoperta richiede.
“Per questi motivi abbiamo preparato,da qualche settimana, una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio che purtroppo non possiamo depositare, poiché non è stata ancora sottoscritta da nessun altro consigliere” dichiara Materdomini.
A quale rilievo si riduce l’esistenza di un’opposizione se per poter anche solo avviare un confronto deve passare tramite la sottoscrizione di altri gruppi, e talvolta proprio della maggioranza? Chi riuscirebbe a chiamare “democratico” un paradosso simile?
Il Presidente Tortorelli deve immediatamente porre rimedio a queste anomalie per far si che il ruolo di Consigliere non sia svilito da storture anti-democratiche; anche se questo dovesse costargli un po’ di coraggio nel mettersi in discussione dinanzi al Consiglio. D’altronde, perché temere la democrazia se si è certi della giustezza del proprio operato?