Dopo aver atteso inutilmente più di un mese, il Movimento 5 Stelle di Montalbano, ripresenterà la mozione che impegna la Giunta Marrese ad aprire in Comune uno “sportello temporaneo” che accolga le istanze di tutti quei cittadini di Montalbano che abitano a Borgo Nuovo e a Montesano e che non hanno l’allacciamento alla rete fognaria pubblica. Cittadini che in tutti questi anni, hanno pagato una depurazione inesistente, in quanto manca proprio la fogna da 28 anni.
La ripresentiamo perché l’amministrazione aveva chiesto al M5S un atto istituzionale, e cioè, accantonarla o ritirarla, al fine di consentire al sindaco di aprire un tavolo tecnico con la Regione e l’Acquedotto lucano. Quest’ultimo è una SpA pubblica di proprietà della Regione stessa.
È passato più di un mese e di questo tavolo non se n’è più sentito parlare, mentre ai cittadini che, per protesta, si sono rifiutati di pagare 53 euro di depurazione, scorporando la cifra della depurazione inesistente dal consumo dell’acqua, in questi giorni stanno arrivando gli avvisi dell’Acquedotto con relativa minaccia di sospendere l’erogazione dell’acqua potabile come ritorsione, se non saldano il dovuto.
Nonostante l’ente abbia depurato un bel niente!!
Siamo al paradosso: bisogna saldare anche il dovuto di ciò che non si usufruisce come servizio e il sindaco, Piero Marrese (Pd), e il vicesindaco, Giuseppe Di Sanzo (Sel), temporeggiano, perché in sostanza, hanno difficoltà a mettersi di traverso con un ente fortemente indebitato (170 milioni di euro), di proprietà della Regione. La quale, ed è questo il vero problema, è gestita politicamente dai referenti politici dei due amministratori montalbanesi, così come, giusto per capirci, a guida dell’Al, troviamo Rosa Gentile, che è in quota Pd!
Se fossimo in un Paese normale e non in Italia, l’ente pubblico avrebbe già in automatico restituito i soldi ai cittadini, dato che si presuppone che sappia bene a chi ha fatto pagare un servizio che non poteva fornire.
Invece, siamo in Italia, motivo per cui i cittadini sono stati costretti a fare loro la domanda di rimborso e per giunta entro un termine di scadenza temporale. Superato il quale, per chi non ne ha saputo nulla, la logica imperante è stata: “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato”.
Il Movimento 5 Stelle capisce bene la difficoltà politica del sindaco e del suo vice, per via dei rapporti che hanno e del tentativo di non esporre l’Acquedotto lucano ad altri esborsi, visto il debito contratto, ma l’interesse primario che dovrebbero avere i nostri due amministratori, dovrebbe essere quello di tutelare i montalbanesi incappati in questa situazione assurda e non gli equilibri clientelari del centrosinistra.
Ed è per questo che invitiamo la maggioranza ad accogliere la mozione del M5S e aprire uno sportello temporaneo che quantifichi anche la dimensione reale della situazione. Perché, senza avere un quadro completo di quanti montalbanesi devono avere la restituzione dei propri soldi, che trattativa Marrese e Di Sanzo possono mai aprire in un tavolo tecnico con la Regione e l’Al?