Riportiamo una nota inviata alla nostra redazione dal Movimento 5 Stelle di Montalbano Jonico.
Il Comune regala le mattonelle di porfido alla società che per conto della Telecom ha vinto l’appalto per portare la fibra ottica a Montalbano?
Le mattonelle di porfido del centro storico sono di circa 8 cm e hanno un valore commerciale che tra prezzo della materia prima e manodopera arriva a superare le 100 euro al mq. Quelle divelte dalla pavimentazione del centro storico, dopo un’attenta selezione, sono state poste su un camioncino della società che sta lavorando sulla fibra ottica.
L’appalto in questione non è del Comune di Montalbano, proprietario delle mattonelle di porfido, ma della Regione, il cui bando specifico è stato vinto dalla Telecom Italia. Né la Regione né la Telecom né la società che lavora per conto della Telecom possono vantare alcunché sulle mattonelle divelte.
Per cui il M5S chiede all’amministrazione se il camioncino fotografato con le mattonelle di porfido accuratamente selezionate stesse facendo un favore al Comune di Montalbano, trasportando le mattonelle in un deposito municipale, o se se ne stava appropriando, dato che si può tranquillamente escludere che le stessero portando in un centro di smaltimento per inerti. Il materiale di risulta, infatti, era stato posizionato sul cassonetto di un altro camioncino.
Ricordiamo all’amministrazione, che il Comune è tenuto a valorizzare ogni suo bene, compreso i materiali riciclabili, come lo è il porfido e come lo sono anche i rifiuti solidi urbani, i cui prezzi di mercato sono riconducibili a 300 euro la tonnellata per la plastica, 460 euro per le lattine, 40 per il vetro, 90 per il cartone, 110/150 per l’organico.
Il M5S ha già chiesto una volta a questa amministrazione, senza ricevere risposta, che fine facciano i beni riciclabili dei nostri rifiuti e quanto è il guadagno del Comune in percentuale sulla totalità dei rifiuti riciclabili prodotti.
Montalbano produce circa 2.700 tonnellate di rifiuti correttamente gestiti, più circa 800 tonnellate riversate lungo le strade circostanti. Circa il 70% di questi rifiuti è riciclabile (lo dice l’Ispra, l’Istituto superiore per l’ambiente – vedasi tabella abbinata – che stabilisce che mediamente il 42,7% dei rifiuti riciclabili è organico, il 23,5% è carta/cartone, il 12,8% è vetro, il 7,4% è plastica, l’1,9% è metallo e così via): questo significa che a Montalbano si producono mediamente 1024,8 tonnellate di umido, 564 di carta/cartone, 307 di vetro, 177 di plastica, 45,6 di metallo, eccetera. Per un valore complessivo commerciale di mercato di almeno 250 mila euro.
Per cui la domanda al sindaco, Piero Marrese, ci viene spontanea: di questo valore, quanto ritorna al Comune e ai cittadini di Montalbano che pagano costi elevati di gestione dei rifiuti e di conferimento in discarica? E il resto del valore di questi rifiuti, a chi va?