Il presidente del Consiglio comunale, Franco Gioia, ha da difendersi da una grave accusa mossagli dalla Procura di Matera. Se fosse stato nel Movimento 5 Stelle, non si sarebbe potuto candidare e avrebbe fatto l’attivista fino alla sentenza del processo affinché, in maniera politicamente e socialmente corretta, potesse anche difendersi in trasparenza totale dall’accusa. In tal modo, avrebbe anche tolto il rischio alla comunità di avere un consigliere condannato mentre esercita una carica pubblica e, soprattutto, avrebbe eliminato il sospetto che possa utilizzare il suo incarico per avvantaggiarsi.
Nella lista civica che riporta al Pd, invece, non solo lo hanno candidato, ma lo hanno nominato anche presidente del Consiglio comunale. Carica che il Pd, con lo stesso Gioia, con l’attuale sindaco Piero Marrese e con l’attuale vicesindaco, Giuseppe Di Sanzo, cinque anni fa, dai banchi dell’allora opposizione, hanno fortemente contestato all’ex sindaco Enzo Devincenzis, ritenendola un’istituzione non utile alle dinamiche del paese, oltre che non prevista dalla normativa italiana per i comuni sotto i 15 mila abitanti. Oggi a ruoli invertiti, anziché annullare una figura consiliare inutile, lo utilizzano per i loro equilibri interni e la danno a un amministratore che addirittura ha, col Comune in cui è stato eletto, un contenzioso “per aver realizzato opere in difformità al permesso di costruzione e in difetto del nulla osta prescritto ai fini paesaggistici”. Alla faccia della coerenza, ci verrebbe da dire!
Non solo, ma nella loro prima seduta di giunta, hanno anche avuto fretta, con tutti i problemi che ha la Città di Montalbano, di revocare la costituzione di parte civile del Comune a tutela dei danni che l’eventuale condanna di Gioia porterebbe alla comunità, visto che la stessa Procura della Repubblica ha individuato il Comune come “persona offesa”.
È vero che non sussiste un obbligo giuridico di costituzione di parte civile, ma è anche vero che sussiste un obbligo etico/morale, in casi del genere, a costituirsi parte civile. In primis, appunto, per chiedere il risarcimento dei danni subiti, in secundis, per rendere più incisiva l’azione stessa della Procura e infine perché è politicamente grave il sospetto che in qualche maniera si cerchi di tutelare un compagno politico nell’assurda posizione di essere amministratore di un ente al quale potrebbe recare, in caso di condanna, un possibile danno.
Il Movimento 5 Stelle di Montalbano chiede, per questo, che il Comune persegua nella richiesta di Costituzione di parte civile, non essendo priva di conflitto di interesse la loro decisione di revoca, che Gioia lasci la carica di presidente del Consiglio e che questa carica venga azzerata dalla Giunta Marrese, rispettando la normativa che consente al sindaco, nei comuni sotto i 15 mila abitanti, di svolgere il ruolo ora di Gioia durante le sedute consiliari.
Nella stessa prima seduta del nuovo esecutivo, si è anche proceduto alla revoca dell’incarico a un avvocato di Matera che (per coincidenza?) difendeva il Comune in un contenzioso economico (una richiesta di un pagamento dovuto dal 1993 che, con annessi interessi, si aggirerebbe intorno alle 200 mila euro), con un tecnico montalbanese, intimo amico del sindaco Marrese, oltre che uno degli sponsor politici della sua lista e suo tecnico di fiducia in alcune pratiche di ristrutturazioni di un’abitazione nel centro storico del paese.
La motivazione della revoca – una rotazione degli incarichi – può per il M5S anche essere corretta, ma anche qui, tutta questa fretta, il primo giorno di giunta, di sistemare pratiche legali che interessano direttamente o indirettamente gli stessi amministratori è, se non sospetta, certamente molto scorretta politicamente.
Il Movimento 5 Stelle chiede che Marrese dia trasparenza al suo atto e ridia l’incarico del procedimento, che lo riguarda personalmente per i rapporti di amicizia e di lavoro, al precedente studio legale e inizi la rotazione dei tecnici dai nuovi incarichi che, ne siamo certi, assegnerà a bizzeffe nel suo quinquennato.
Movimento 5 Stelle Montalbano Jonico