Riportiamo di seguito la risposta della maggioranza in Consiglio al Comune di Venosa alle accuse dei Gruppi consiliari di opposizione rispetto alla candidatura di Venosa a Capitale Italiana della Cultura 2022. Di seguito la nota integrale di M5s Venosa, la nota di Pasqualina Antenori (Venosa Progressista) e quella già pubblicata dei gruppi consiliari di opposizione.
M5s Venosa: “Mentre la Basilicata intera sostiene Venosa Capitale 2022 le opposizioni in Consiglio comunale polemizzano per un mancato posto in prima fila”.
Una Regione intera sostiene la candidatura di Venosa a Capitale italiana della Cultura 2022 e le opposizioni in Consiglio comunale non sanno fare di meglio che polemizzare sul nulla.
Apprendiamo, quasi esterrefatti, che improvvisamente per i gruppi di opposizione(vecchi e nuovi) in Consiglio Comunale, non solo il riconoscimento Capitale italiana della cultura è “una importante occasione di crescita della collettività”, ma è diventato anche un riconoscimento prestigioso.
Oggi una Conferenza stampa, che evidentemente in quanto tale è rivolta agli addetti ai lavori, viene usata come trampolino di lancio per avanzare non si sa bene quali pretese!
Stupisce anche come i due componenti del nuovoGruppo Movimento 24 Agosto Equità Territoriale,che fino a non più di un mese fa facevano parte della maggioranza, sembrano aver rimosso un percorso condiviso con la comunità che è durato 8 mesi. Ma forse la mancanza di memoria è dovuta al fatto che la candidatura non era di loro interesse. Finché si è trattato di lavorarci, tutti impegnati in altro, quando si colgono opportunità di passerella, tutti liberi e disponibili. Per non parlare del Gruppo Venosa2024, che ha partecipato anche a un tavolo di concertazione.
Forse se le opposizioni si occupassero di più dell’attività amministrativa, magari recandosi fisicamente in Comune ogni tanto, facendo domande sulle azioni in itinere, interloquendo con la Maggioranza, si sarebbero accorte di quanto stava avvenendo. E invece no, perché evidentemente occorre l’invito solo per le occasioni pubbliche, evidentemente gli interessi sono di mera apparenza e non di sostanza.
Inoltre, nell’incontro pubblico di febbraio col Presidente Bardi e i Sindaci, sia il Presidente del Consiglio che i membri delle opposizioni, erano seduti in prima fila oppure hanno dimenticato anche questo? Qualcuno addirittura ha preso anche la parola.
Questa repentina presa di posizione, ha più il sapore di un interessamento tardivo da parte delle opposizioni che di un vero e proprio “voler costruire per la comunità”.
La comunità non solo è stata coinvolta, ma è stata protagonista di ogni passaggio e i nomi di tutte le associazioni coinvolte sono scritte nero su bianco nel Dossier di candidatura che è stato consegnato ieri.
Quando si parla di cultura non si parla di politica, tutte le associazioni hanno partecipato con entusiasmo e grande capacità, dimostrando una maturità e una creatività sorprendenti. E proprio perché il Dossier è frutto del lavoro della Comunità, queste esternazioni da parte dei gruppi di opposizione, che si considerano espressione di questa comunità, mostrano poco rispetto per tutto quanto fatto in assoluta collaborazione tra le associazioni e i liberi cittadini.
Se di responsabilità bisogna parlare, forse occorrerebbe farlo con maggiore cognizione di causa. E magari prima di parlare di presunti Forum, le opposizioni potrebbero semplicemente mettersi a fianco delle associazioni e lavorare per il futuro di Venosa. Inoltre, se davvero così interessati, avrebbero potuto partecipare come ha fatto l’intera Regione, con il supporto di tutti i 130 Comuni, delle Province, delle Università, del CNR, dell’ANCI Basilicata, dell’UNPLI Basilicata, dell’Associazione Nazionale “I Borghi più Belli d’Italia”, solo per citarne alcuni, delle 40 Associazioni venosine, regionali e internazionali che hanno lavorato in co-progettazione, della consulenza di 22 personalità del mondo accademico e della cultura, di tutti quanti hanno dato il proprio contributo a questo percorso appena iniziato.
Insomma, la partecipazione democratica c’è stata e continuerà, il problema è che i gruppi di opposizione non se ne sono accorti perché ritenevano l’iniziativa della candidatura poco rilevante, anzi per taluni era un mero capriccio. Prendiamo atto che la possibilità di avere un posto in prima fila valga più del lavoro fatto dietro le quinte da tutte le Associazioni che sono il vero cuore pulsante della nostra Comunità.
Le #ConvivenzeArmoniche di Venosa 2022 hanno già intrapreso un cammino straordinario, chi vorrà unirsi con spirito di comunità e voglia di fare sarà il benvenuto, per tutto il resto, il tempo è troppo prezioso per essere sprecato in chiacchiere.
Gruppo M5S Venosa
Di seguito la replica all’intervento del Movimento 5 Stelle Venosa di Pasqualina Antenori, Capogruppo e Consigliere del Gruppo Consiliare “Venosa Progressista” al Comune di Venosa
“La verità”.
Mio malgrado, mi vedo ancora una volta costretta a ristabilire la verità dei fatti da parte di mistificatori e negatori seriali della realtà che si trovano all’interno del Movimento 5 Stelle di Venosa facenti parte della maggioranza in Consiglio Comunale.
Bene, questo sedicente sodalizio, ha avuto l’ardire di replicare ad una nota sottoscritta congiuntamente da tutti i componenti consiliari d’opposizione del Comune di Venosa e pubblicata in data 02.08.2020 sul Quotidiano edizione Basilicata.
Una replica, quella del Movimento 5 stelle, che volutamente ha distolto l’attenzione da quello che era l’argomento oggetto della denuncia da parte dell’Opposizione che lamentava il mancato coinvolgimento ed il mancato e dovuto passaggio in Consiglio Comunale fin dal suo nascere poi concretizzatosi con l’ammissione, di un progetto che vede la Città di Venosa ammessa insieme ad altre 27 Citta d’Italia a candidarsi a Città Italiana della Cultura 2022.
Quindi, la maggioranza 5 stelle del Comune di Venosa, anziché dare spiegazioni sul perché un evento di cosi’ grande valenza ed importanza culturale per la Comunità e la Regione tutta, non lo si è ritenuto, ai fini dell’informazione e più strettamente sotto il profilo della partecipazione, farlo passare attraverso l’Organo Istituzionale preposto, che fino a prova contraria, è quello del Consiglio Comunale che avrebbe portato alla conoscenza di tutti, quanto si stava per mettere in atto ed invece, si è voluto meschinamente e diabolicamente sferrare un attacco calunnioso alle Opposizioni tutte.
I componenti dell’Opposizione, non si sono mai tirati indietro ed hanno sempre collaborato lealmente ed onestamente quando è stato chiesto loro il coinvolgimento ed il supporto verso iniziative che riguardavano il bene e l’interesse della Collettività Venosina, non disdegnando di condividere e apporre la propria firma, congiuntamente alla maggioranza, su atti che avevano valenza di pubblica utilità .
Un esempio fra tutti, la questione Ospedale di Venosa, che ha visto l’intero Consiglio Comunale all’unisono, salvo poi accorgersi, di essere stati utilizzati e strumentalizzati dalla maggioranza 5 stelle.
Naturalmente, questi metodi di educazione comportamentale, sono insiti nella natura di detta maggioranza che, da Movimento di lotta (a parole) e di governo ( le poltrone), è più incline alla visibilità e al protagonismo atte a colmare eventuali frustrazioni personali che qualcuno si porta dentro per l’impossibilità al momento, di ottenere un ruolo occupazionale all’altezza del suo alto grado d’istruzione, piuttosto che occuparsi di risolvere i problemi di questa Città.
Una Città, che a memoria d’uomo, sta attraversando e vivendo la pagina più buia e più nera della sua storia democratica e amministrativa di governo.
Non è la prima volta che ci si trova di fronte ad episodi simili e gli interventi da me tenuti in Consiglio Comunale, come quelli di tutti gli altri miei colleghi d’Opposizione, ne sono la testimonianza tangibile.
Comunque, la mia buona fede, mi porta a pensare che all’interno del Movimento 5 stelle, ci siano anche persone per bene e serie, che pur non condividendo tale comportamento, dettato da chi detiene i poteri, lo subiscono passivamente, rischiando senza accorgersene, di mettere a repentaglio la propria credibilità personale che, nell’idea del pensiero comune, potrebbe essere associata a certi personaggi di dubbia onestà e di conseguenza, considerati degni e al pari di questi.
Un vecchio proverbio così recita: “chi va con lo zoppo inizia a zoppicare” e un’altro ancora dice: “pari piglia pari”.
Ritorno alle bugie e alle menzogne del Movimento 5 stelle evidenziate e pubblicate sulla stampa locale, per provare a cercare di smontare l’intero impianto accusatorio almeno per quel che riguarda il Gruppo Consiliare d’Opposizione “VENOSA PROGRESSISTA” da me rappresentato in qualità di Capogruppo nonché di Consigliere,
per dire che:
1) la scrivente per sua natura e riservatezza ha sempre disdegnato i posti in prima fila.
Questi sono di esclusivo appannaggio della maggioranza!
E non ha mai presenziato ad eventi pubblici organizzati o promossi dall’Amministrazione Comunale di Venosa a colore 5 stelle.
Pertanto, entrando nel caso specifico riportato dalla stampa locale, la sottoscritta fa presente di non aver partecipato ad alcun incontro pubblico nel mese di febbraio scorso ove erano presenti il Presidente Bardi e i Sindaci e, meno che mai, poteva essere vista seduta in prima fila insieme al Presidente del Consiglio e agli altri membri dell’Opposizione.
Con la presente, la sottoscritta pretende dalla maggioranza tutta del Movimento 5 stelle, che si facciano i nomi ed i cognomi dei membri dell’Opposizione che stavano seduti in prima fila e che per quel che mi è stato segnalato, e che se dovesse corrispondesse a verità, doveva forse trattarsi di un solo Gruppo d’Opposizione.
Se così dovesse essere, ci troviamo di fronte a falsità di una tale gravità che potrebbero sfociare in un comportamento delinquenziale, capace di mandare in galera degli innocenti nel momento in cui spudoratamente e senza pensare alle conseguenze che potrebbero derivare da tali affermazioni e dichiarazioni mendaci nel momento in cui convintamente si esterna pubblicamente quanto si legge nella stampa: “I MEMBRI DELLE OPPOSIZIONI ERANO SEDUTI IN PRIMA FILA O HANNO DIMENTICATO ANCHE QUESTO?”
Affermazioni gravissime queste che danno per presenti tutte le rappresentanze politiche d’opposizione alla manifestazione pubblica di febbraio organizzata dall’Amministrazione Comunale di Venosa quando nella realtà dei fatti, gli stessi si trovavano da tutt’altra parte e in altri luoghi, come nel caso della scrivente, che per tutto il mese di febbraio scorso trovavasi addirittura in altra Città per ragioni che non si ritengono di menzionare.
Il Movimento 5 stelle tutto, che ha rilasciato siffatte menzognere dichiarazioni pubbliche, dovrebbe vergognarsi per l’azione commessa, mai voi, la vergogna non sapete neanche dove sta di casa.
Piuttosto impegnatevi a dimostrate di aver detto la verità facendo nomi e cognomi dei presenti, altrimenti, in questo modo si potrebbe cadere in quella che potrebbe essere considerata un’accusa infamante verso i propri colleghi anche se d’opposizione.
2) Quanto alla seconda considerazione e/o accusa da parte del Movimento 5 stelle se ne trascrive integralmente la pubblicazione: “FORSE SE LE OPPOSIZIONI SI OCCUPASSERO DI PIÙ DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA, MAGARI RECANDOSI FISICAMENTE IN COMUNE OGNI TANTO, FACENDO DOMANDE SULLE AZIONI IN ITINERE, INTERLOQUENDO CON LA MAGGIORANZA, SI SAREBBERO ACCORTE DI QUANTO STAVA AVVENENDO”.
E che dire di questo sproloquiare e parlare a vanvera da parte del Movimento 5 stelle che ha la pretesa di elargire un trattamento di riguardo e privilegio ai Membri delle Opposizioni, chiedendo loro, di recarsi di tanto in tanto in Comune per informarsi sull’attività amministrativa interloquendo con la maggioranza che ignora quelle che sono le prerogative, i diritti e le libertà consentite dalla legge ai Consiglieri di Minoranza che di fatto e nei modi, vengono limitate, ostacolate e condizionate da detta maggioranza e, tutto questo, in nome della tanto sbandierata democrazia partecipata e trasparenza di cui tanto il Movimento 5 stelle si è riempito la bocca in campagna elettorale ma che, una volta diventati forza di governo, si è trasformata in un vero e proprio regime dittatoriale e burocratico arrivando addirittura a blindare quella che dovrebbe essere la casa comune di tutti i cittadini e cioè, la Residenza Municipale, alla quale solo pochi graditi alla maggioranza hanno libero accesso.
Gli stessi Consiglieri d’opposizione, per avere un semplice atto ordinario, devono produrre richiesta per iscritto di maniera da tenere sotto controllo tutti e tutto, come pure vengono tenuti sotto controllo nelle riunioni delle Capigruppo e delle Commissioni mandando al
loro interno “gli uditori” con il compito di riferire a chi di dovere. Persino il Presidente del Consiglio viene limitato in quella che è la sua attività istituzionale impedito ed impossibilitato, a venire in possesso dei necessari documenti utili per la convocazione dei Consigli Comunali ormai ridotti solo a quelli obbligatori previsti dalla legge come le scadenze del bilancio.
Mi dico e mi chiedo ancora, ma come può avere il Movimento 5 stelle la sfacciataggine di chiedere alle Opposizioni di tanto in tanto di interloquire con gli stessi dimenticando che i Consiglieri di Opposizione vengono letteralmente cacciati e messi alla porta da Colei che rappresenta la massima Istituzione? Tanto è successo alla scrivente il 24.04.2020 che, nonostante invitata nella sua qualità di Capogruppo, ad accedere alla stanza del Sindaco, per partecipare ad una video conferenza con l’Assessore regionale alla Sanità Dott. Rocco Leone, è stata in malo modo e senza alcuna ragione seria, messa alla porta dal Sindaco pentastellato Iovanni che non ha gradito l’intervento della Capigruppo perché contenente tutta una serie di verità a Lei sgradite e scomode.
Questo è quanto accade all’interno del Comune di Venosa!
Il Movimento 5 stelle, con tutti mezzi possibili e inimmaginabili, vuole limitare la libertà di espressione di parola e di pensiero se non allineata ai diktat del regime che hanno instaurato.
Concludo dicendo al Movimento 5 stelle che se all’interno del loro corpo, hanno ancora un poco di pudore, si dovrebbero DIMETTERE immediatamente prendendo esempio da coloro che sono stati e possono essere ritenuti ancora oggi grandi Sindaci di questa Città e che, appena si sono ritrovati con una maggioranza non più perfetta nei numeri anche solo per le dimissioni di un solo Consigliere, hanno avuto l’onestà morale ed intellettuale di rassegnare volontariamente le dimissioni dalla carica di Sindaco cosa che non fa questa maggioranza, che in poco tempo, si è ritrovata a perdere due componenti con importanti cariche istituzionali, come quella del Presidente del Consiglio e di un Presidente di Commissione passati ora ad incrementare il numero delle file dell’Opposizione.
Questo è quanto era doveroso puntualizzare per amore della verità.
Venosa, 10 agosto 2020
Venosa candidata capitale italiana della cultura 2022, gruppi consiliari contestano gestione verticistica e lanciano proposta istituzione di un Forum. Di seguito la nota integrale sottoscritta da Gruppo Movimento 24 Agosto Equità Territoriale, Gruppo Venosa 2024, Gruppo Venosa Cambia, Gruppo Venosa Progressista e consigliere Antonella Fatone. Di seguito la nota integrale.
Le modalità di gestione della candidatura del Comune di Venosa al prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022 è stata duramente contestata da gran parte dei gruppi politici presenti nel Consiglio Comunale che, nel corso di un incontro in cui si è discusso delle procedure da rispettare, hanno stabilito di avviare una iniziativa comune per ricondurre nel solco della correttezza e della partecipazione diffusa, l’azione del Comune, finora attestata quasi esclusivamente alla Sindaca e alla Giunta comunale.
La presa di posizione de gruppi politici presenti all’incontro è legata ad una questione di responsabilità verso l’intera comunità locale.
Come insegna Matera, le possibilità di successo di queste iniziative sono direttamente collegate al livello di coinvolgimento e protagonismo di tutte le componenti politiche, sociali ed economiche.
Il riconoscimento Capitale italiana della cultura, per noi non è una semplice icona da aggiungere alla carta intestata del Comune, ma una importante occasione di crescita della collettività, pertanto, dovrebbe necessariamente coinvolgere gli organi di rappresentanza politica espressione di tutta la cittadinanza, a partire dal Consiglio Comunale. A tal fine, si propone la costituzione di un Forum Istituzionalizzato permanente di confronto e proposte “verso Venosa capitale italiana della cultura”. Tale Forum, nel caso di non disponibilità da parte della Giunta, sarà costituito da tutti coloro che ritengono un importante valore, la partecipazione democratica e attiva come strumento di progresso sociale della comunità venosina.
Sembra strano – sostengono gli esponenti dei gruppi consiliari – che questa amministrazione nel suo programma scriva “la nostra idea di amministrazione si basa sulla partecipazione attiva e condivisa: i cittadini devono essere posti al centro della comunità e per la comunità” mentre, nei fatti, agisce esattamente al contrario, escludendo e non condividendo alcuna azione intrapresa e sviluppata in assoluta solitudine.