Come prevedevamo, non sono passati neanche 6 mesi dalle elezioni del 24 marzo, che la coalizione di centrodestra mostra tutti i suoi limiti. Era ovvio che con la mancanza di un vero programma di governo, di una strategia, di una visione, non poteva reggere e non può reggere la sola gestione del potere e la mera spartizione delle poltrone. Ed è quello a cui stiamo assistendo in queste settimane. Dall’aumento spropositato dello staff del presidente, per far posto a qualche non eletto nelle scorse elezioni, ai litigi per l’accaparramento di più o meno succulente postazioni.
Le minoranze in consiglio regionale invocano invano una discussione sul destino della Basilicata a partire dalla chimera del piano strategico, vera novità prevista dallo statuto regionale, rimasto lettera morta. E nel frattempo assistiamo a pessime cadute di stile con dichiarazioni di esponenti politici evidentemente rimasti delusi dei propri famelici bisogni di parte, che scendono sul personale mettendo in discussione le qualità politiche e morali di colui che dovrebbe essere il garante non solo di una parte politica ma di tutti, dell’intero consiglio regionale.
Di questo centrodestra non condividiamo nulla. E’ quanto di più distante possa esserci da noi, sia nel merito che nel metodo delle questioni.
Noi continueremo ad evidenziare il nulla cosmico di questa maggioranza. Confidiamo nel buon senso, sul senso delle istituzioni e sul sentimento morale, che pure riconosciamo, al Presidente Bardi, affinché termini quanto prima questa sua lunga fase di silenzi e spazzi via i beceri appetiti della sua coalizione e si possa finalmente iniziare a parlare dei problemi della Basilicata e di come risolverli.