“In ragione delle precipitazioni nevose che si sono verificate tra il 5 e il 18 gennaio 2017, dal comune di Salandra sono pervenute 97 richieste di indennizzo per i danni subiti, per un totale di 1.900.000 euro. Lascia però perplessi che, a fronte di una nevicata in realtà poco più che ordinaria, da Salandra emerga un quadro di emergenza totale, che a dire il vero non risulta ci sia mai stata in paese. L’attivazione dell’ordinanza della protezione civile, sulla carta, sembra essere un’iniziativa positiva da parte dell’amministrazione comunale ma, a ben guardare, sorgono alcuni sospetti in merito all’entità dei danni, l’ammontare degli indennizzi delle singole richieste e la diffusione di informazioni al riguardo”.
Lo dichiara il consigliere regionale e capogruppo Pd al Comune di Salandra, Giuseppe Soranno, che prosegue: “Le stranezze non terminano, però, per quanto riguarda l’ammontare dei danni, su cui ci si augura saranno condotte approfondite verifiche con il risultato che tutte le richieste siano conformi e valide. Andrebbe segnalato anche che dell’esistenza di questo bando per ristoro dei danni non tutti erano a conoscenza, complice il fatto che il sito dove sarebbe dovuto essere pubblicato pare sia in manutenzione e l’albo pretorio cartaceo è scarsamente consultato. Anzi, in base alle richieste di indennizzo pervenute parrebbe risultare che solo una ristretta minoranza di personefossero informate e, casualmente, si tratta proprio del sindaco e dei componenti della giunta, insieme ai rispettivi familiari e amici. Viene il sospetto che ci si trovi di fronte ad un’ennesima mossa di una giunta in difficoltà e alla ricerca disperata di una maggioranza inesistente”.
“La vicenda è emersa solo grazie alla pubblicazione – prosegue– di un post sui social con gli elenchi dei beneficiari da parte dell’assessore ai lavori pubblici, che con toni trionfalistici annunciava la buona notizia e dichiarando che “questa è la Salandra che vogliamo”. Alla richiesta di spiegazioni, la risposta è stata che “amministratori e loro parenti sono cittadini come tutti gli altri”, ma questa frase non allontana affatto il sospetto che ci si trovi di fronte ad un’ennesima iniziativa a scopo elettorale, realizzata anche a danno del resto della cittadinanza di Salandra, con scarse informazioni fornite ai cittadini a fronte del manifesto di chiarezza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica sbandierato dal sindaco”.
“Del resto – dice Soranno – presentare richieste di indennizzo ad abitazioni e attività commerciali per cifre superiori ai 100.000 euro può significare solo aver dovuto fronteggiare crolli di strutture e perdita pressoché totale delle merci in magazzino e degli strumenti da lavoro. Vicenda che descriverebbe uno stato di emergenza gravissimo, come può essere la situazione del Comune di Pomarico, a cui va tutta la mia solidarietà per la situazione di oggettiva difficoltà che stanno vivendo cittadini e attività produttive”.
“Sembra insomma – conclude il consigliere – che solo una parte dei cittadini di Salandra abbia subìto ingenti danni dal maltempo, tutti legati all’attuale amministrazione comunale, mentre almeno metà paese ha patito normali disagi che, però, non hanno portato a stati di criticità tali da portare a richieste spropositate di indennizzo”.
Feb 05