Tra i punti all’ordine del giorno previsti nella seduta odierna del Consiglio regionale c’era anche la proposta di legge 173 per modifiche alla Legge regionale 28 giugno 1994, n.28 – Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata” presentata dal Consigliere regionale Roberto Cifarelli per garantire l’ autorizzazione della Vinca a Murgia Timone per lo spettacolo pirotecnico che conclude la Festa patronale in onore di Maria Santissima della Bruna.
Ma il Consiglio regionale non si è svolto perché è mancato il numero legale.
Alla verifica del numero legale erano presenti in aula i Consiglieri regionali Roberto Cifarelli, Luca Braia, Gianni Perrino, Gianni Leggieri, Gino Giorgetti, Carmine Cicala, Dino Bellettieri, Tommaso Coviello e Piergiorgio Quarto.
Una beffa amara per tutti i materani devoti a Maria Santissima della Bruna e per l’associazione Maria Santissima della Bruna guidata dal presidente Bruno Caiella, che avevano sperato nel “miracolo” della politica per ripristinare il rito dei fuochi d’artificio a Murgia Timone, ultimo atto del giorno più lungo e atteso dai cittadini devoti a Maria Santissima della Bruna, patrona della diocesi di Matera-Irsina. Come è noto già nella scorsa edizione lo spettacolo dei fuochi d’artificio non è stato effettuato a Murgia Timone per mancanza della Vinca e l’associazione Maria Santissima della Bruna decise di effettuare lo spettacolo nello stadio XXI Settembre-Franco Salerno, scelta risultata infelice e contestata per motivi di sicurezza da tanti cittadini residenti nelle zone limitrofe all’impianto sportivo materano. Anche per questa edizione i fuochi d’artificio potrebbero svolgersi in un altra sede a Murgia Timone.
La possibilità che i fuochi vengano effettuati a Murgia Timone è legata anche all’esito della conferenza di servizio convocata alle ore 10 di mercoledì 28 giugno nella sede della Regione Basilicata con la partecipazione della Questura, dei Vigili del fuoco, dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, un rappresente dell’Ente Parco Murgia Materana, i responsabili degli uffici della Regione Basilicata (Ufficio compatibilità ambientale e Ufficio natura), Carabinieri Forestali.
Michele Caplupo
Di seguito il comunicato diffuso dal consigliere regionale Roberto Cifarelli
Un’offesa la mancanza del numero legale del Consiglio regionale, Cifarelli PD: o i Consiglieri sono contro i ristori per gli agricoltori danneggiati dalle piogge di maggio e giugno e per gli operatori economici marateoti, e sono contro le tradizioni, oppure vi è una sottovalutazione dei problemi.
La mancanza del numero legale non ha consentito al Consiglio regionale di poter deliberare sui danni in agricoltura dovuti alle abbondanti piogge delle settimane scorse e per i danni che sta subendo il settore turistico della costa marateota, nonché la modifica della Legge 28/1994 che avrebbe potuto consentire di autorizzare in deroga i fuochi d’artificio in aree protetta e farli svolgere come storicamente in occasione della festa della Madonna delle Bruna a Matera. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Lo diciamo da tempo che il Consiglio regionale è diventato un fastidio democratico di cui il centrodestra ne farebbe volentieri a meno. I casi sono due: o i Consiglieri sono contro i ristori per gli agricoltori danneggiati dalle piogge di maggio e giugno e per gli operatori economici marateoti, e sono contro le tradizioni, oppure vi è una sottovalutazione dei problemi. In un caso e nell’altro sarebbe un comportamento gravissimo che consegna la cifra di quanto bene si vuole alla Basilicata ed ai suoi cittadini. E’ una pagliacciata, una questione politica di cui rendere conto alla comunità.
Mi auguro che gli uffici regionali possano trovare le legittime ragioni per consentire di effettuare i fuochi pirotecnici in occasione della prossima Festa della Madonna della Bruna a Matera, altrimenti i Consiglieri regionali oggi assenti dovranno farsi carico anche dell’offesa ad un’intera città. Viviamo il paradosso, infatti, di una Regione che consente (giustamente) di far sfrecciare le Frecce tricolore su un’area Rete Natura 2000 e di far fare i fuochi pirotecnici in tutte le aree protette della Basilicata tranne in quella di Matera.
Con la modifica della L.R. n.28/1994 di “Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata” proponiamo, in coerenza con la Direttiva “Habitat”, di demandare alla Giunta regionale la possibilità di concedere deroghe per iniziative di interesse pubblico, per un tempo limitato e in aree ben circoscritte e, quindi, autorizzare attività che fanno parte della storia, della cultura e della tradizione delle comunità interessate, finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del territorio lucano.
Auspico, conclude Roberto Cifarelli, che il Presidente del Consiglio, la Giunta regionale e tutto il Consiglio comprendano la gravità di quanto accaduto oggi e lavorino per risolvere la questione; diversamente non dovranno lamentarsi se riceveranno sonori fischi per la loro presenza a Matera.
Danni agricoltura, avviato dibattito in Consiglio regionale. Dopo gli interventi dei consiglieri Leggieri, Cifarelli e dell’assessore Galella, il presidente del Consiglio Cicala ha sciolto la seduta per mancanza del numero legale
Le precipitazioni dei mesi di maggio e giugno scorsi che hanno interessato la Basilicata, provocando danni alla costa metapontina e a quella marateota,all’agricoltura lucana in generale e, in maniera particolare, ai vigneti, al centro dei lavori del Consiglio regionale di oggi. L’Assemblea, su richiesta del consigliere regionale Leggieri (M5s) e sottoscritta anche dai consiglieri Cifarelli (Pd), Braia e Polese (Iv-Re), Giorgetti (Gm), Trerotola ePittella (Pl)ePerrino (M5s), si è riunita, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto regionale, in seduta straordinaria per discutere delle possibili azioni da mettere in campo così da venire incontro alle esigenze degli agricoltori.
Il consigliere Leggieri (M5s) ha motivato la scelta alla base della richiesta di un Consiglio regionale straordinario, quella di “Mettere in atto uno sforzo corale da lanciare al Governo nazionalee all’Unione Europea, affinché vengano messe in campo le risorse necessarie a ristorare gli agricoltori”. “Il Decreto Legislativo 102/2004 che disciplina l’utilizzo del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali- ha ricordato – presenta delle difficoltà di attuazione immediata, dato che, nella lettera del 4 ottobre 2004 le autorità italiane hanno precisato che i tipi di eventi che rientrano nella definizione di ‘calamità naturali o eventi eccezionali’ sono stati precisati dalla circolare n. 102.204, trasmessa dal ministero delle Politiche agricole e forestali alle Regioni, alle organizzazioni professionali e alle associazioni nazionali delle cooperative e consistono in grandinate, gelate, piogge persistenti, siccità, eccesso di neve, piogge alluvionali, venti sciroccali, terremoto, tromba d’aria, brinate, venti impetuosi e mareggiate. Sicuramente le piogge persistenti rappresentano la causa-madre dell’infezione e tuttavia non rappresentano la causa diretta del danno, essendo invece la peronospora ad aver poi compromesso i raccolti. Al di là delle soluzioni tecnicamente esperibili, tuttavia- ha evidenziato Leggieri – la questione va affrontata con un serio impegno politico”.
Dopo una comunicazione dell’assessore all’AgricolturaGalella che ha espresso la vicinanza della Regione e dell’Assessorato agli agricoltori, rendendo conto dello stato dei sopralluoghi avviati ad oggi dai tecnici della Regione, è intervenuto il consigliere Cifarelli (Pd), il quale ha rappresentato l’esigenza di pensare ad un piano B rispetto all’istanza di riconoscimento di calamità naturale nel caso in cui non venisse accolta. “Gli operatori vitivinicoli- ha sottolineato – devono fronteggiare diverse problematiche, dal calo di produzione del 50 per cento, ai ripetuti interventi per combatterela malattia fungina causata dalla peronospora, all’aumento di spesa del gasolio e della manodopera.Non possiamo lasciare nessuno indietro e, quindi, come fatto nel passato, occorre pensare ad una manovra finanziaria”.
Al tavolo della presidenza la richiesta del consigliere Braia (Iv-Re) di sospendere i lavori per consentire all’assessore Galella di partecipare ad un incontro istituzionale. Alla ripresa, su richiesta del consigliere Giorgetti (Gm) di verificare il numero legale, il presidente del Consiglio Cicala, constatatane la mancanza ha dichiarato sciolta la seduta. Erano presenti i consiglieri Bellettieri, Braia, Cicala, Cifarelli, Coviello, Giorgetti, Leggieri, Perrino e Quarto.
A parte il fatto che col caldo di questi giorni mi sembra giusto che i nostri eroici politici trovino ristoro (anticipato rispetto a tutti noi) al mare di Sharm-El-Sheikh o Dubai o località similari, perché per coerenza non correggiamo il perimetro dell’area del parco e stando quella risega e bloccando le emissioni pestilenziali che respiriamo ogni volta a causa del mascherato termovalorizzatore di Italcementi? Dalla cartografia autorizzata sembra che la nostra regione si convinta che la fauna aviaria protetta comprenda e rispetti la segnaletica dell’aria (magari con palloni aerostatici ma mai apposta) e si blocchi esattamente ai confini stabiliti dal parco, e lo stesso facciano le fetide emissioni delle torri di scarico restando nella propria aria.
Ma tanto…siamo in Lucania, succubi di chi personalmente non ricordo di aver mai votato…(e non sono l’unico!)
Com’era bella la vita e la festa una volta, quanta spensieratezza c’era in quegli anni 70 e 80, quante stupende edizioni della festa in quei meravigliosi anni dove non c’erano i mille ostacoli per ogni cosa che si doveva fare, quanto e’ difficile campare oggi con cavilli e ostacoli di ogni tipo che snaturano la festa, quei fuochi allo stadio l’anno scorso sono stati un colpo tremendo alla festa, siamo molto lontani dalle splendenti edizioni di qualche decennio fa.