I consiglieri comunali dei gruppi Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Orgoglio Lucano e Potenza civica in una nota denunciano la scelta della maggioranza di “non convocare il Consiglio comunale di Potenza per il 30 agosto, scaricando la responsabilità sugli uffici, accusati di non aver approntato il Documento Unico di Programmazione (DUP)”. Di seguito la nota integrale.
È con profondo rammarico che dobbiamo segnalare, ancora una volta, il tradimento degli accordi presi in occasione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari da parte della maggioranza. Nonostante fosse stato stabilito di convocare il Consiglio Comunale per il 30 agosto, la maggioranza ha deciso di non procedere, scaricando la responsabilità sugli uffici, accusati di non aver approntato il Documento Unico di Programmazione (DUP).
Vogliamo sottolineare che gli uffici comunali, ogniqualvolta hanno ricevuto un mandato chiaro e un obiettivo strategico da raggiungere, hanno sempre dimostrato impegno e competenza, raramente mancando di rispettare le scadenze. È quindi evidente che la mancata convocazione del Consiglio Comunale per il 30 agosto non può essere attribuita a una presunta inadempienza degli uffici, bensì a una scelta politica della maggioranza, volta a eludere le proprie responsabilità.
È importante ricordare che il Consiglio Comunale del 30 agosto non aveva come unico punto all’ordine del giorno il DUP. Erano previste anche altre questioni cruciali, tra cui il perfezionamento dell’Ufficio di Presidenza e la tanto attesa presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare durante il mandato. Il rinvio di tali discussioni rappresenta un ulteriore segno di disprezzo nei confronti del ruolo e delle prerogative del Consiglio, che il Presidente sembra accettare senza opporre alcuna resistenza, probabilmente a causa della scarsa rappresentanza delle sue forze in Consiglio.
Non possiamo non prendere atto del fatto che il cosiddetto “Patto del Rosselino” si sia rivelato un errore politico di proporzioni rilevanti, culminato in una situazione in cui i due candidati sindaci alternativi del centro-sinistra sono stati “cucinati” politicamente, con gravi conseguenze già visibili.
L’amministrazione, anziché produrre atti concreti, sembra più interessata a mettere il cappello su iniziative altrui, facendole passare come proprie e propagandandole come grandi iniziative di rilancio del centro storico. Questo atteggiamento rappresenta una pericolosa distorsione del concetto di “rendere straordinario l’ordinario”, che invece dovrebbe guidare ogni amministrazione nell’attuazione delle proprie politiche.
Infine, siamo costretti a non convocare la Commissione Bilancio, poiché attualmente non vi sono atti da esaminare. Convocare la commissione in queste condizioni rappresenterebbe un inutile spreco di risorse, soprattutto in un momento in cui l’ente ha già sostenuto spese considerevoli e discutibili, come il compenso eccessivo assegnato a un Capo di Gabinetto, pagato più di un dirigente di Stato.
Rimaniamo vigili e pronti a difendere le prerogative del Consiglio Comunale, auspicando che in futuro prevalga il rispetto per le istituzioni e per i cittadini che queste rappresentano.