“Il retroscena conferma quanto da tempo andiamo dicendo: all’interno della maggioranza vi è stata ed è tuttora in corso una vera e propria guerra per la spartizione dei vertici degli enti regionali. La mancata nomina dell’Amministratore dell’ALSIA è solo l’ennesima dimostrazione di un braccio di ferro, in questo caso tutto interno alle correnti di Fratelli d’Italia, che paralizza l’azione amministrativa e rallenta decisioni fondamentali per il futuro della Basilicata.
Non ci meraviglia la ricerca di equilibri tra forze politiche; ciò che dovrebbe preoccupare, invece, è che questa guerra tra partiti e correnti, che come abbiamo potuto vedere determina significativi ritardi nelle scelte, viene combattuta in spregio ai destini dei singoli enti, delle loro politiche e, di conseguenza, dei cittadini della Basilicata. Arlab è rimasta commissariata per lunghi mesi, ed Alsia sta prendendo la stessa piega. Tutto questo mette in evidenza quanto segnaliamo da tempo: il Presidente Bardi è il generale che antepone equilibri politici e giochi di potere all’interesse della collettività.
Tra qualche mese, quando dentro Fratelli d’Italia si saranno messi d’accordo, Bardi nominerà il nuovo Amministratore dell’Alsia. Un ente gestito negli ultimi cinque anni in un perenne conflitto tra governance e dipendenti, tenuto in una colpevole precarietà anche sotto l’aspetto legislativo. Abbiamo condiviso recentemente in Consiglio regionale l’idea che Alsia avrebbe bisogno di una profonda rivisitazione per rispondere adeguatamente alle moderne esigenze delle imprese agricole ed in funzione di una diversa visione dello sviluppo agricolo. Anziché far trascorrere il tempo per capire quale corrente prevarrà nelle lotte interne a Fratelli d’Italia, propongo di utilizzare questa ulteriore fase di commissariamento per discutere, insieme alle parti sociali, su come riformare Alsia in virtù di una nuova visione che guardi con più attenzione ai temi dei cambiamenti climatici e dell’innovazione per mettere al passo con i tempi uno degli enti più strategici per la Basilicata. L’agricoltura ha ancora un importante peso nell’economia regionale sia in termini di Pil che di numero di lavoratori e sarebbe davvero un peccato sprecare altri cinque anni”.