Pasquale Faraco, operatore balneare di Policoro, ha inviato una lettera aperta indirizzata alla giunta regionale e ai consiglieri regionali della Basilicata sulla vicenda che riguarda il ritardo ed il mancato rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Regione Basilicata, ad oltre un anno dalla legge nazionale n.145/2018 per l’estensione delle concessioni demaniali marittime al 31 Dicembre 2033, ed oltre 300 dalla Delibera regionale della Basilicata n. 145 del 25 Febbraio 2019 (pubblicata sul BUR il 1 Marzo 2019) con all’interno della delibera regionale allegato A con Direttive e Disposizioni per l’espletamento del rilascio dei titoli dell’estensione delle concessioni demaniali marittime al 31 Dicembre 2033, ad oggi l’ufficio demaniale marittimo di Matera della regione Basilicata, non procede ancora con il rilascio dell’estensione dei titoli delle concessioni demaniali marittime. In Basilicata trovate la scusante di aspettare le direttive delle linee guida della conferenza dei servizi stato regioni, mentre in molti comuni e regioni d’italia, hanno già provveduto al rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime senza aspettare queste mitiche linee guida della conferenza stato regioni, e che questa inerzia dei funzionari dell’ufficio demanio marittimo della regione Basilicata e dell’assessore al ramo, ci ha già precluso, un anno di estensione e di progettazione di investimenti, perche l’estensione e di 15 anni, e come dice la legge n.145 del 30 dicembre 2018, che l’estensione e a decorrere dal 31 dicembre 2018 (e come da delibera regionale n.145), ed tutto questo gioca solo ad avvantaggio delle regioni e comuni che hanno già provveduto al rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime, ed a danno di noi piccole medie imprese balneari della Basilicata,
Il Presidente Regionale Bardi, quando dice nella conferenza di inizio anno, che per la legge n.145/2018 dell’estensione delle concessioni demaniali marittime, che c’è una sentenza del Consiglio di Stato a sfavore. Mentre il Consiglio di Stato, alla fine in questa sentenza il giudice respinge il ricorso della società Gema e Montanino, e lascia piena validità all’estensione fino al 2033 per lo stabilimento di Santa Margherita Ligure nonostante le valutazioni negative. Si esaltano presunte sentenze contrarie (che contrarie non sono visto il rigetto del ricorso) e si ignorano sentenze a favore (Il Consiglio di Stato, cioè il nostro massimo organo giurisdizionale amministrativo, con diverse sentenze aventi identico contenuto e motivazione, ha applicato la legge che ha differito di quindici anni la scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti (art. 1 commi 682 e seguenti della legge 30 dicembre 2018 n. 145). In una serie di contenziosi identici, in cui si contestava l’avvio da parte del Comune di Anzio della procedura di pubblica evidenza su concessioni demaniali marittime, la sezione V del Consiglio di Stato, con le sentenze n. 7251, 7252, 7253, 7254, 7255, 7256, 7257 e 7258 depositate lo scorso giovedì, ha dichiarato «le improcedibilità» degli appelli promossi dal Comune in quanto «la concessione, di cui si contesta la mancata proroga, risulta in realtà prorogata dal sopravvenuto art. 1, commi 682 e seguenti, della legge n. 145 del 2018».)
Prendiamo a caso, Abruzzo, dove il demanio e comunale, su 19 comuni costieri, ben 17 comuni costieri, hanno già rilasciato l’estensione dei titoli delle concessioni demaniali marittime, quindi ben 17 amministrazioni comunali hanno deliberato e recepito la legge nazionale n.145/2018, ben 17 dirigenti del demanio marittimo e Ben 17 funzionari del demanio marittimo hanno già rilasciato l’estensione dei titoli delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033, mentre e visto che da noi il demanio marittimo e a capo della Regione Basilicata, e la regione Basilicata a recepito le legge n.145/2018 con deliberazione regionale n.155 del 25 febbraio 2019 (Pubblicata sul BUR il 1 Marzo 2019) con all’interno della delibera con allegato A dove ci sono le direttive e le disposizioni per l’espletamento delle concessioni demaniali marittime, e dove solo un funzionario del demanio marittimo e solo un dirigente del demanio marittimo, e decorsi oltre 300 giorni dalla delibera n.155, ancora non espletano per il rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime. il tutto e avvantaggio delle Regioni e dei Comuni dove hanno rilasciato l’estensione dei titoli delle concessioni demaniali marittime.
! Sono stupefatto! (basito) Che si riesce a creare un problema anche sulla più semplice cosa, dove in realtà il problema non esiste, visto che la legge n.145/2018 e in vigore, e dove, ad oggi le disposizioni di legge in oggetto non sono sottoposte al vaglio di legittimità Costituzionale o del Diritto Eurounitario, e a dove, ciò si aggiunga che non vi è stata alcuna sentenza, amministrativa, civile o penale, che abbia disapplicato la disposizione normativa in questione.
Siamo nell’epoca degli antichi romani, ahimè! Altrove la politica crea, non distrugge. Altrove la politica accoglie, non abbandona. Altrove la politica comprende, non ignora. Altrove la Politica si respira e, in posti come la Basilicata, la politica, forse!, a piccoli bocconi si mastica! E, laddove si inizia a masticare, si corre pure il rischio che il boccone vada “storto”!
Di seguito il report sull’incontro che si è svolto nella sala consiliare della Region Basilicata tra operatori balneari ed parte di assessori e consiglieri regionali di maggioranza.
Lunedì 20 gennaio 2020 si è svolto un incontro presso la sala consiliare della Regione Basilicata tra operatori balneari ed parte di assessori e consiglieri regionali di maggioranza, dove si è discusso sul mancato espletamento dell’estensione delle concessioni demaniali marittime come da legge nazionale n.145/2018 ed delibera regionale n.155 del 25 febbraio 2019, di recepimento della legge nazionale 145/2018. Dove dopo oltre 300 giorni della delibera regionale n.155 pubblicata sul BUR il 1 marzo 2019, gli assessori e i consiglieri ci dicono che la delibera regionale n.155 non va bene, per poi dire, di fare entro un mese un collegato alla legge di bilancio regionale, in cui estende le concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033 per sollevare i funzionari del demanio marittimo regionali di Matera dalle responsabilità, visto che non vogliono espletare al rilascio dei titoli delle concessioni demaniali marittime con la attuale delibera regionale n.155 del 25 febbraio 2019. Quindi presumibilmente la DGR N.155 forse verrà modificata o annullata in autotutela. Intanto a noi Operatori Balneari della Basilicata ci hanno già precluso, un anno di estensione e di progettazione di investimenti, perche l’estensione e di 15 anni, e come dice la legge n.145 del 30 dicembre 2018, che l’estensione e a decorrere dal 31 dicembre 2018 (e come da delibera regionale n.145), andando a favorire ed avvantaggiare le Regioni ed i Comuni che hanno già rilasciato l’estensione delle concessioni demaniali marittime con semplici delibere o determine che recepiscono la legge nazionale 145/2018, senza creare tanto ostruzionismo come fanno qui da noi in Basilicata, e tutto questo, dovuto per una valutazione personale dei funzionari e dirigenti dell’ufficio demaniale marittimo regionale di Matera. Sono stupefatto! (basito) Che si riesce a creare un problema anche sulla più semplice cosa, dove in realtà il problema non esiste, visto che la legge n.145/2018 L’ufficio demanio marittimo di Matera, non’è una sede giurisdizionale, aldilà del fatto che la legge, possà essere o meno in contrasto con i principi comunitari, questo lo deciderà il singolo TAR, se impugna il singolo atto di concessione. E quando dite che la delibera regionale n.155 del 25 Febbraio 2019 (decorsi oltre 300 giorni dalla pubblicazione delibera inoppugnabile), che per la sua attuazione, e al vaglio dell’ufficio giurisdizionale regionale, state commettendo un altro abuso se la annullate, oltre tutto quello citato prima, perché c’è la legge nazionale 145/2018 in vigore e valida, dove, ad oggi le disposizioni di legge in oggetto non sono sottoposte al vaglio di legittimità Costituzionale o del Diritto Eurounitario, e a dove, ciò si aggiunga che non vi è stata alcuna sentenza, amministrativa, civile o penale, che abbia disapplicato la disposizione normativa in questione e la delibera regionale. Il paradosso e che prima si rende esecutiva una delibera con la sua pubblicazione sul BUR, e poi decorsi oltre 300 giorni, si dice che per la sua attuazione e al vaglio degli uffici giurisdizionali regionali. Per poi dire che la delibera non va bene, bisogna fare un collegato alla legge di bilancio regionale in cui si estendono le concessioni demaniali marittime regionali al 31 Dicembre 2033.
Siamo nell’epoca degli antichi romani, ahimè! Altrove la politica crea, non distrugge. Altrove la politica accoglie, non abbandona. Altrove la politica comprende, non ignora. Altrove la Politica si respira e, in posti come la Basilicata, la politica, forse!, a piccoli bocconi si mastica! E, laddove si inizia a masticare, si corre pure il rischio che il boccone vada “storto”!