La presenza degli autotrasportatori lucani scesi lungo la SS 106 Jonica per protestare contro i rincari incontrollati del prezzo del gasolio, non può che riscuotere il mio sostegno personale, umano e istituzionale e di tutta la comunità Tursitana che rappresento.
La situazione che si è venuta a creare con lo spettro di un conflitto russo-ucraino sempre più probabile, non può essere derubricata a una semplice protesta ma ad un vero e proprio grido disperato di aiuto da parte di chi, sacrificando la propria vita e i propri affetti, svolge un lavoro indispensabile per la nostra economia e il nostro vivere quotidiano.
Il trasporto su gomma resta il più importante e fondamentale mezzo per recapitare a destinazione merci di prima necessità spesso soggette a deperimento. Proprio per questa attività cardine non si può assistere sempre alla ridda dei rincari ma ci vuole una politica strutturale per evitare questo circolo vizioso che condiziona tutta l’economia.
Mi auguro che dalla Regione Basilicata al governo nazionale si possa trovare non la solita pezza a colori valida per tutte le emergenze ma una soluzione seria e duratura che possa garantire la ripresa delle attività in condizioni consone al sacrificio che questi uomini e padri di famiglia svolgono quotidianamente.
La gente vuole lavorare ma bisogna metterla nelle condizioni ottimali per poterlo fare.
Fin quando i nostri rappresentanti regionali e nazionali non capiranno questo, è giusto protestare e scendere in piazza per far valere i diritti e la giustizia dei lavoratori