Diciamo no al disegno di legge Calderoli, che si scrive ‘autonomia differenziata’, ma si legge ‘scissione dell’Italia’”: è stato questo uno degli slogan che ha accompagnato la mobilitazione di piazza organizzata, stamani a Potenza, nei pressi del palazzo della Regione Basilicata, dal “Coordinamento contro l’autonomia differenziata”.
Il movimento, che ha raccolto oltre sessanta tra forze politiche, associative e civiche, ha evidenziato come siano “messi a rischio i principi di eguaglianza, solidarietà e unità alla base del Paese, che inevitabilmente renderebbe ancora più grandi le disparità che già dividono il sud Italia dal nord, mettendo a rischio il sistema scuola, la sanità, il trasporto pubblico, minando i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione”
Per tale ragione è stata anche organizzata una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata, promossa dal “Coordinamento per la democrazia costituzionale”.
Il coordinamento, che ha motivato la protesta anche per “evitare la secessione die ricchi”, ha espresso “sconcerto per la posizione a favore del disegno di autonomia differenziata, espressa dal presidente della Regione, Vito Bardi, e da tutto il centrodestra lucano”.
Ferrone (Consigliere Provinciale Potenza, Articolo Uno-PD): oggi la prima risposta del popolo lucano al disegno di Autonomia Differenziata
E’ stata la prima risposta partecipata del popolo lucano contro il disegno del Governo che attraverso la cosiddetta Autonomia Differenziata vuol dividere il Paese e penalizzare il Mezzogiorno. Così Carmine Ferrone, consigliere della Provincia di Potenza (Art. 1 – Pd) che ha partecipato alla manifestazione di oggi davanti la sede della Regione. Al Governatore e alla Giunta Regionale che hanno sostenuto il disegno di legge Calderoli – aggiunge – è arrivato forte e chiaro il messaggio politico e civico di chi si oppone e lo farà con tutti gli strumenti democratici a disposizione. La presenza di numerosi sindaci ed amministratori locali ha rafforzato la protesta in quanto saranno colpiti soprattutto i piccoli Comuni e con essi le piccole comunità che non avranno gli stessi diritti e servizi di Comuni e comunità di regioni del Nord. La prosecuzione della raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata, promossa dal “Coordinamento per la democrazia costituzionale” – dice ancora Ferrone – è la testimonianza dell’isolamento in cui si sono ricacciati Governo e Giunta Regionale. Il 25 aprile con i valori della Resistenza e dell’antifascismo rinnoveremo i valori dell’Unità del Paese.