Manifestazione “Liberi di scegliere” all’Istituto Gasparrini di Melfi, Cicala: “Ragazzi abbiate sempre sete di giustizia”. Di seguito il report integrale.
“Il tema dei minori appartenenti a famiglie mafiose non tocca una regione in particolare, ma riguarda tutta l’Italia. Offrire al minore la possibilità di scegliere il proprio futuro è un dovere delle Istituzioni che ci onoriamo di rappresentare che consentirà loro di liberarli da un brutale destino criminale, peraltro segnato già dalla nascita”. Cosi il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, e presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, Carmine Cicala, durante l’incontro “Liberi di scegliere”, organizzato dall’Istituto superiore “G. Gasparrini” di Melfi e che si inserisce nell’ambito di “Cittadinaza attiva”, il progetto curato dalla Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed eventi del Consiglio regionale.
Rivolgendosi agli studenti presenti nell’Aula magna dell’Istituto, Cicala li ha invitati a fare squadra, a mettere insieme le forze e l’entusiasmo per lavorare ed essere liberi di scegliere il proprio futuro. “Ragazzi abbiate sempre sete di giustizia. Il fenomeno della criminalità organizzata può essere vinto a partire da voi che siete la nostra eredità più importante. In questo contesto diventa fondamentale il ruolo dell’istruzione e della scuola, o si riparte dalla scuola o non si costruisce una comunità aperta al futuro. In altre parole, solo attraverso la ricerca onesta della verità, senza pregiudizi o interessi di parte, si può alimentare e stimolare nei ragazzi uno spirito critico aperto alla curiosità e alla conoscenza”.
In qualità di presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, Cicala ha ricordato le ultime leggi approvate prima in seno al Coordinamento ed alla Conferenza e, successivamente, dal Consiglio regionale di Basilicata, soffermandosi sulla legge che prevede l’istituzione di un Osservatorio regionale per legalità che – ha sottolineato – “nasce proprio dalla volontà di monitorare la presenza della criminalità organizzata in ciascun territorio regionale e così promuovere iniziative di contrasto preventivo alle illegalità”. “Purtroppo – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale – la fenomenologia criminale si caratterizza per un frequente coinvolgimento di minori in attività legate ad associazioni criminali, spesso di tipo mafioso. In particolare, determinati contesti criminali, come quello ‘ndranghetista, presentano una forte connotazione familiare, con la conseguenza che i minori, seppur non sempre direttamente coinvolti in attività delittuose, vivono in famiglie in cui la cultura di mafia è tramandata per assicurare continuità generazionale, con grave violazione dei doveri riconnessi alla responsabilità genitoriale”. In chiusura del suo intervento Cicala ha ricordato la storia di Giuseppina Pesce appartenente alla ‘ndrina dei Pesce, famiglia che si trova all’apice della mafia calabrese che gestiva diversi appalti sulla Salerno-Reggio Calabria che, a seguito di un’operazione in cui furono arrestate più di 70 persone, arrivata a processo decise di collaborare con la giustizia. Ciò che indusse Giusy Pesce a collaborare con la giustizia fu proprio la speranza di una vita migliore per i suoi figli”.
I professori Mario Bencivenga (referente dell’istituto per l’educazione civica e docente di diritto ed economia) e Antonio Campese (docente di diritto ed ecomomia, responsabile della legalità) hanno parlato dell’impegno del “Gasparrini”, forte e costante contro le mafie che passa attraverso iniziative di approfondimento e riflessione; della necessità di lavorare insieme alle istituzioni del territorio per combattere la forza delle mafie e ancora dell’importanza dell’istruzione per poter scegliere; dei percorsi che la scuola deve necessariamente mettere in atto per accompagnare i giovani in un percorso di crescita illuminato dalla legalità.
E’, poi, intervenuta la consigliera di maggioranza del Comune di Melfi, Vincenza Navazio. “E’ bello vedere l’unione di diverse voci che decidono di incontrarsi qui al ‘Gasparrini’. E’ bello vedere il protagonismo di voi giovani su un tema che deve riguardare ognuno di noi”. Nel suo intervento si è soffermata sull’opera che come Amministrazione si sta portando avanti con azioni concrete (il sostegno agli interventi socio-educativi per combattere la dispersione scolastica e fenomeni di devianza dei minori) per favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità.
Le referenti di “Libera Basilicata”, Donatina Allamprese e Marianna Tamburrino hanno parlato del loro impegno teso ad offrire appigli alle vite braccate e clandestine di tante donne che decidono di uscire dal circuito mafioso. “Per parlare di ‘Liberi di scegliere’ – hanno affermato – occorre ricordare alcuni nomi, alcuni volti, l’annientamento delle identità. Occorre testimoniare il coraggio delle donne che hanno vinto e ricordare il dolore, la paura, lo sconforto di quelle che non sono riuscite a disegnare una nuova vita. E’ un piacere essere qui tra i giovani – hanno sottolineato – e fare un percorso di consapevolezza rispetto a ciò che significa legalità, in una terra, la Basilicata, che viene definita terra felice, ma ciò che è successo a Scanzano ci sbatte in faccia una verità ben diversa. Ci auguriamo che l’Osservatorio regionale per legalità parta quanto prima. A voi ragazzi chiediamo di approfondire, di interrogarvi sempre e di non essere passivi, alzate la voce, gridate insieme a noi: Io non ho paura”.
Al termine della manifestazione il presidente Cicala ha dato in dono agli studenti una copia della pubblicazione “La Costituzione italiana e Lo Statuto della Regione Basilicata illustrati”, edita dal Consiglio regionale della Basilicata. “Un dono prezioso, il dono più prezioso che come cittadini italiani possiamo ricevere, la Costituzione Italiana. Sono certo che saprete fare tesoro di questo testo e per farlo vi invito a leggerlo con attenzione e con curiosità, perché solo la curiosità e la meraviglia portano a fare sempre nuove e belle scoperte”.
Potenza, 1 giugno 2022