Auditi la Dirigente dell’ufficio Risorse finanziarie, i Dirigenti generali del dipartimento Presidenza e Programmazione. Il provvedimento sarà esaminato nelle altre commissioni prima di giungere in Aula per la definitiva approvazione.
E’ iniziato in prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) l’esame della manovra finanziaria 2014/2016 e dei bilanci ad essa collegata, pari a 3 miliardi e 600 milioni di euro. L’organismo, presieduto da Vito Santarsiero (Pd), ha audito Maria Grazia Delleani, dirigente dell’ufficio Risorse finanziarie e Bilancio, Vito Marsico dirigente generale del dipartimento Presidenza, ed Elio Manti, dirigente generale del dipartimento Programmazione e Finanze sui D.D.L. n 4/14: “Collegato alla legge di bilancio 2014-2016”, D.D.L. n. 5/14: “Legge di stabilità regionale 2014 – e D.D.L. n. 6/14: “Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio Pluriennale per il triennio 2014-2016”.
La Delleani, dopo aver fatto riferimento alla crisi economico-finanziaria nazionale ed internazionale che “impone a tutte le pubbliche amministrazioni una sempre più stringente azione di contenimento della spesa cosiddetta ‘non produttiva’” e ai pesanti vincoli dettati dallo Stato nei confronti delle Autonomie territoriali, si è soffermata sulle scelte prioritarie del bilancio pluriennale 2014/2016 tese alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, alla tenuta del sistema sanitario regionale, al miglioramento della qualità della vita e del welfare, allo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese e alla qualificazione dell’istruzione universitaria, della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Degna di attenzione, ha fatto notare la dirigente dell’ufficio Risorse finanziarie e Bilancio, la voce riguardante le spese di investimento 2014 (circa 28 milioni di euro).
Il dirigente generale del dipartimento Presidenza, Vito Marsico, ha illustrato le finalità degli articoli della Legge di stabilità 2014 di stretta competenza della prima Commissione e, quindi, l’articolo 9 che fissa i principi per la riduzione degli emolumenti per cariche ed incarichi in organismi regionali, prevedendo un doppio tetto di risparmio (il trattamento economico non potrà essere superiore a quello previsto per i dirigenti generali della Regione e la riduzione del 10% su compensi da corrispondere ai componenti di organi di indirizzo); l’art. 10 che determina un ulteriore passo in avanti verso l’istituzione della Stazione unica appaltante a servizio degli enti dipendenti, agenzie, società e altri organismi partecipati dalla Regione, che sarà in grado di garantire trasparenza nella spesa ed evitare infiltrazioni di organizzazione criminali; l’art. 11 che ha per oggetto gli aspetti organizzativi della Regione e, in particolare, la definizione dei dipartimenti in rapporto alle tre aree istituzionali: Presidenza Giunta, Giunta regionale e Consiglio regionale; l’art. 18 che prevede l’istituzione del Fondo di coesione territoriale teso a promuovere gestioni associate di funzioni e rafforzare i servizi resi dai Comuni; l’art. 19 che va a riordinare il sistema di governo locale con l’obiettivo di promuovere la trasformazione delle Aree Programma in Unioni di Comuni attraverso una proposta di legge da predisporre entro il 30 settembre prossimo.
Elio Manti, dirigente generale del dipartimento Programmazione e Finanze ha ricordato le principali azioni della Programmazione comunitaria 2014/2020, mettendo in risalto quelle materie in cui sarà determinante investire: l’occupazione e l’innovazione, l’agenda digitale, la produzione di energia, l’ambiente e gli attrattori turistici naturali, l’inclusione sociale e la costruzione di competenze per le pubbliche amministrazioni.
Negli interventi dei consiglieri Perrino (M5s), Romaniello (Sel), Rosa (Lb-Fdi), Mollica (Udc) e Robortella (Pd) alcune riflessioni in merito alla questione inerente la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati da parte della Regione nella gestione del debito, al riordino del sistema di governo locale e alla produzione di energia termica.
“Dall’esame dell’articolato – ha affermato il presidente della Commissione Santarsiero a margine dei lavori – emerge, in particolare, la necessità di riordino della governance del territorio. Positivo, in merito, il progetto di trasformare le Aree programma in Unioni di Comuni. Una previsione che deve vederci impegnati in maniera costruttiva al fine di avere una proposta di legge regionale entro il prossimo 30 settembre. Strategico anche l’articolo 18 che va ad istituire il Fondo di coesione territoriale, un modo per ridurre gradualmente il divario economico e sociale tra i territori e incrementare le opportunità di sviluppo per i cittadini che li abitano. In ordine ai fondi del prossimo ciclo di programmazione Ue 2014/2020, la positiva previsione di una anticipazione di risorse per 26 milioni di euro richiede, nel contempo, la rapida definizione di un Piano organico di sviluppo per evitare un uso frammentato e disomogeneo dei fondi”.
Ai lavori erano presenti, oltre al presidente Santarsiero, i consiglieri Pace (Gm), Spada, Robortella e Cifarelli (Pd), Pietrantuono (Psi), Benedetto (Cd), Galante (Ri), Bradascio (Pp), Mollica (Udc), Romaniello (Sel), Perrino (M5s), Napoli (Fi) e Rosa (Lb-Fdi).