“Notizie positive per il mondo agricolo. Il relatore della Commissione Agricoltura Taricco e il governo, nella persona del sottosegretario Centinaio, hanno espresso parere favorevole ai miei sei ordini del giorno su una serie di misure per aiutare gli agricoltori e gli imprenditori agrari. Innanzitutto, la possibilità di valutare l’abolizione delle soccide nel settore zootecnico. Si tratta di uno strumento obsoleto che tende a favorire una pericolosa concentrazione oligopolistica e a soffocare gli allevatori indipendenti. La sua abolizione, peraltro, avrebbe il risultato non secondario di riportare nelle casse dello Stato da 3 a 4 miliardi di gettito fiscale. Si potrebbe anche pensare di usare quelle risorse in più per aumentare le pensioni degli agricoltori. Sono molto soddisfatto di questa assunzione di responsabilità da Commissione e governo”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della Commissione Agricoltura del Senato, commentando il parere favorevole espresso dal relatore della Commissione Agricoltura Mino Taricco e dal Sottosegretario all’Agricoltura Marco Centinaio ai sei ordini del giorno presentati dal senatore stesso: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=18&id=1320611&part=doc_dc
“Anche su altri importanti aggiustamenti a favore del mondo agricolo è stato espresso parere positivo. Innanzitutto, l’introduzione dell’automatismo per gli agricoltori che hanno un mutuo (con patto di riservato dominio) con ISMEA per congelare per tre anni situazioni debitorie nate da calamità, senza bisogno di farne esplicita domanda. Poi, la concessione di crediti di imposta del 40% alle aziende biologiche per l’acquisto di prodotti fitosanitari. Ancora, la concessione di aiuti per la ristrutturazione finanziaria delle aziende agricole, degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori in difficoltà. Inoltre, la sospensione per le imprese agricole, degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori per almeno due anni dei debiti nei confronti dell’INPS, di ISMEA, delle Regioni e degli enti locali. Ultimo, ma non per ultimo, l’innalzamento delle pensioni per coltivatori diretti, coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali, attribuendo loro un assegno mensile pari almeno alle 780 euro mensili concesse per il reddito di cittadinanza”.