“Come ho avuto modo di dire Maratea è una città ricca di storia, cultura e natura che ha un enorme potenziale di attrattività. La sua candidatura è un’occasione importante per valorizzare questo patrimonio e per dare un impulso decisivo al turismo e allo sviluppo economico del territorio. Il Consiglio regionale sosterrà in ogni modo questa candidatura. Sostenere Maratea significa sostenere la Basilicata”.
La dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala che, questa mattina, ha ricevuto il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, accompagnato dal vicesindaco, Alessandro Collutiis, dall’assessora al Turismo, Valentina Trotta, dall’assessora allo Sport, Lucia Brando e dal consigliere comunale, Giuseppe Palermo.
Il sindaco Stoppelli ha sostenuto che “la Città di Maratea, nel dossier presentato al Ministero della Cultura per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026,ha evidenziato i suoi 35 secoli di storia certificati dal Servizio Studi Archeologia Subacquea del Ministero della Cultura. Maratea – ha sottolineato Stoppelli – ha il più grande giacimento di ancore del Mediterraneo, risalenti ai periodi greco, romano e miceneo. Maratea, altresì, è stata la porta del monachesimo di ritorno con i monaci Basiliani perseguitati in Oriente durante l’Impero di Licinio. Maratea – ha continuato il Sindaco – è la Città della statua del Cristo Redentore, la più alta d’Europa ed unica statua del Cristo in movimento, il che valorizza la cultura quale elemento dinamico che diviene attrattivo per la forte identità della Città ricca da un punto di vista paesaggistico con i suoi 32 chilometri di costa e il mare incontaminato. A questo si aggiunge l’incommensurabile patrimonio archeologico, storico e monunentale. Partendo da Maratea – ha esplicitato il sindaco Stoppelli – si svilupperà per il territorio delle aree interne un sistema di connessioni culturali che coinvolgeranno Moliterno, ma anche l’intera Basilicata. Maratea e Matera – ha concluso – costituiscono l’esempio virtuoso di valorizzazione e tutela di un prezioso bene che ha radici profonde nella storia e si arricchisce con le innumerevoli espressioni artistiche in tutti i settori che divengono parte integrante di un panorama culturale che può vantare caratteristiche uniche per la peculiarità e, nel contempo, la stretta relazione, in una ottica di globalità della bellezza che assurge a livelli davvero notevoli”.
Presentato il dossier e ricevuto l’esito positivo dalla giuria del Ministero della Cultura che fa sì che Maratea siauna delle dieci candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026, il prossimo appuntamento è per l’Audizione prevista il 5 marzo 2024, sempre presso il Ministero della Cultura.