Marcello Pittella urologo all’Asp, Consigliere regionali Alessia Araneo e Viviana Verri (M5s): “Sovrapposizione tra politica e professione: si faccia chiarezza”. Di seguito la nota integrale.
Solleva qualche perplessità una insolita delibera domenicale da parte dell’ASP, che lo scorso due febbraio ha conferito un incarico di specialista urologo presso l’Azienda Ospedaliera della Regione Basilicata al Presidente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella.
Ci pare lecito chiederci se un già Presidente della Giunta regionale, attualmente Presidente del Consiglio regionale possa contemporaneamente assumere incarichi diretti all’interno dell’azienda sanitaria che pure fa capo alla Regione.
Al di là dei potenziali profili di incompatibilità, alla luce dell’art. 48 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, reputiamo inopportuna questa sovrapposizione, nella misura in cui è proprio la politica a orientare le scelte sulla sanità pubblica che, inevitabilmente, impattano sulla vita dell’azienda.
Riteniamo, infatti, che proprio la chiara distinzione dei ruoli sia utile a garantire l’imparzialità e la trasparenza delle scelte politiche. A questa inopportunità potrebbe aggiungersi un altro paradosso dettato da un contesto sanitario regionale che, da un lato, continua a registrare la carenza di medici e specialisti e, dall’altro, vede la proliferazione di cliniche private convenzionate. A pochi passi dall’ospedale San Carlo di Potenza, dove il servizio pubblico è sotto pressione, ad esempio, è prossima l’inaugurazione di una struttura privata, le “Cliniche della Basilicata”. Non si può fare a meno di chiedersi: come può una Regione conciliare il potenziamento del servizio sanitario pubblico, attraverso progetti ambiziosi come la trasformazione del San Carlo in policlinico universitario, con la fioritura di cliniche private a pochi passi dalle strutture pubbliche? Non è forse una contraddizione che mina gli sforzi di miglioramento della qualità del servizio sanitario pubblico?
Tra l’altro, proprio il Dott. Marcello Pittella sembrerebbe incarnare questo paradosso, dal momento che, in veste di Presidente del Consiglio, riceve un incarico dall’azienda sanitaria pubblica, mentre svolgerebbe anche l’attività di specialista urologo presso un centro diagnostico polispecialistico privato.
In questo momento delicato per la sanità lucana, chiediamo al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e al Consiglio Regionale tutto di fare chiarezza sulla delibera e di adottare politiche che non solo evitino ogni potenziale conflitto di interesse, ma che rafforzino la sanità pubblica a beneficio della collettività lucana, evitando di alimentare ulteriormente la sfiducia delle cittadine e dei cittadini nelle Istituzioni.
Urge una riflessione seria e approfondita sul funzionamento del nostro sistema sanitario, il quale, ad oggi, risulta ultimo in classifica nel confronto con tutte le regioni d’Italia.