E’ la psicologa Mariangela Guerra la coordinatrice e rappresentante politica della neonata sezione di Policoro di Italia in Comune.
Ancora un balzo in avanti quindi nel processo di crescita per il partito dei Sindaci in Basilicata che affonda le radici della sua azione politica, sulla centralità delle persone.
“Valore imprescindibile per il nostro agire politico, è l’uguaglianza dei diritti a tutela di tutti i cittadini”, ha dichiarato la dottoressa Guerra, che aggiunge: “Italia in Comune è il primo partito che guarda alla dignità e all’unicità di ogni territorio. L’Italia è una e indivisibile, ma riteniamo che le peculiarità delle singole comunità siano un elemento di forza. Il Paese deve saper fare quadrato attorno ad esse, alle caratteristiche e tipicità dei luoghi, tutelando e promuovendo le eccellenze. Al tempo stesso bisogna saper fare squadra, nella consapevolezza che le differenze arricchiscono e impreziosiscono, ma l’unione delle energie e delle forze sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale del Paese. In perfetta sintonia con il principio della territorialità di Italia in Comune, crediamo che Policoro necessiti attualmente di sguardi più attenti e menti più operative.
La nostra città ha notevoli risorse: posizione geografica strategica, una delle coste più belle dello ionio, popolazione numerosa essendo il terzo comune più importante della Basilicata.
Ecco partiamo da qui, da ciò che siamo, nella speranza di essere percepiti come valore aggiunto per il nostro paese.”
Manifesta la propria soddisfazione anche il referente pro tempore regionale, Rocco Caramuscio: “Essere presenti nella città dell’area metapontina, determina un vero e proprio salto di qualità per Italia in Comune. Stiamo crescendo in Basilicata seguendo un modello di radicamento che lascia ampia discrezionalità decisionale ai territori e questo viene percepito con interesse dalle comunità. Stiamo lavorando in tanti altri paesi Lucani raccontando ai cittadini la nostra visione della politica, di una nuova società che sogniamo e che vogliamo.
Quando l’onda arida del populismo perderà la spinta, quando le comunità si accorgeranno che le risposte alle proprie istanze non si ottengono dando consenso a chi ha fatto del dividi e impera il proprio motto, noi ci saremo, saremo pronti a raccogliere il testimone.”