Il presidente della Provincia Marrese, insieme ai sindaci dei comuni del territorio, chiedono di inserire l’Imu agricola 2014 e 2015 nella “rottamazione ter” del Decreto Crescita.
Un’audizione urgente alla commissione Bilancio di Camera e Senato e un emendamento al decreto crescita per ciò che riguarda l’applicazione dell’Imu agricola. È quanto viene chiesto dal sindaco di Montalbano Jonico e presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, che, unitamente al consigliere comunale ed ex sindaco di Montalbano Enzo Devincenzis e al vicesindaco e assessore comunale al bilancio Giuseppe Di Sanzo, hanno scritto ai presidenti Borghi e Pesco, informando sulla questione anche i deputati e i senatori lucani, tra i quali alcuni dell’attuale maggioranza di Governo, come il senatore Pasquale Pepe e l’onorevole Gianluca Rospi.
La proposta prevede la richiesta di “estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali” definendo la possibile esclusione delle sanzioni nel caso di mancato pagamento dell’Imu stessa. Inoltre nello stesso provvedimento viene definito il numero delle rate, la relativa scadenza comunque non oltre il 30 settembre 2021 e le modalità di avvalersi della definizione agevolata oltre che i termini per la presentazione della domanda agevolata e quelli dell’istanza in cui si indica il numero di rate.
“In un momento di difficoltà per il comparto agricolo e per le aziende del nostro territorio, il pagamento dell’Imu agricola rappresenta un ulteriore colpo per tutti gli agricoltori dei Comuni d’Italia coinvolti, tra i quali quelli di Montalbano, anche se in riferimento agli anni di imposta 2014 e 2015. Una situazione che va ad aggravare lo stato di salute di molte delle nostre aziende agricole – ha spiegato il sindaco Marrese, che ha attivato anche l’Anci sul tema -. Pertanto si chiede la cancellazione dell’Imu agricola, o quantomeno l’esclusione delle sanzioni o costi aggiuntivi legati al mancato pagamento dovuto al contenzioso definito solo pochi mesi fa. Siamo vicini al mondo agricolo e sensibili alle esigenze degli agricoltori del nostro territorio, e pertanto chiediamo un intervento urgente a livello legislativo per risolvere una problematica che rischia di portare al collasso gli operatori del settore, ma più in generale le nostre comunità. Tutte le forze politiche dinanzi a questa richiesta non possono che essere unite, così come abbiamo dimostrato nel comune di Montalbano”.
All’interno della lettera che è stata inviata ai presidenti delle commissioni Bilancio di Camera e Senato viene spiegato che la questione accomuna di fatto Montalbano ad un’altra serie di realtà e di Comuni italiani, oltre a riguardare problematiche che sono vicine alle necessità e agli interessi dei tanti imprenditori agricoli coinvolti.
Sulla proposta presentata, venerdì prossimo, nel palazzo della Provincia a Matera, si terrà un incontro tra i sindaci e i consiglieri dei comuni interessati, che vorranno sostenere e condividere la richiesta attraverso la stesura di un documento unitario, in quanto i comuni risultano parte lesa da questa vicenda dell’Imu agricola, al pari degli agricoltori: oggi, infatti, gli enti non vogliono incassare interessi e sanzioni del 30%, ma perché ciò accada occorre una modifica della norma, seppure solo per questo singolo tributo.
IMU agricola 2014 e 2015 nella “rottamazione ter” del Decreto Crescita, intervento assessore comunale di Ferrandina, Angelo Zizzamia
Il comune di Ferrandina sarà al fianco del Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, e i comuni del territorio interessati nella richiesta di inserire l’Imu agricola 2014 e 2015 nella “rottamazione ter” del Decreto Crescita. Lo rende noto l’ assessore all’ agricoltura del Comune di Ferrandina Angelo Zizzamia. E’ stata in tal senso già chiesta una audizione urgente alla commissione Bilancio di Camera e Senato e un emendamento al decreto crescita per ciò che riguarda l’applicazione dell’Imu agricola. La proposta prevede la richiesta di estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali definendo la possibile esclusione delle sanzioni nel caso di mancato pagamento dell’Imu stessa. In questo momento di grande difficoltà per il comparto agricolo – continua Zizzamia-, il pagamento di questa imposta che tassa i terreni agricoli nei comuni come quello di Ferrandina rappresenta un ulteriore colpo per tutti gli agricoltori coinvolti nella questione del pagamento dell’IMU, anche se in riferimento agli anni di imposta 2014 e 2015. Con questa iniziativa si chiede la cancellazione dell’Imu agricola, o quantomeno l’esclusione delle sanzioni o costi aggiuntivi legati al mancato pagamento dovuto al contenzioso definito solo da pochi mesi. Sulla proposta presentata, venerdì prossimo, nel palazzo della Provincia a Matera, si terrà un incontro tra i comuni interessati, per sostenere e condividere la richiesta attraverso la stesura di un documento unitario, che miri alla modifica della norma per eliminare interessi e sanzioni.