Riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento 5 Stelle di Montalbano Jonico dopo l’annuncio del candidato sindaco Piero Marrese di autospendersi dal PD.
Si autosospende dal Pd, ma resta ancorato alla sua carta di identità politica e, soprattutto, agli incarichi e alle consulenze varie che in genere derivano dall’appartenenza politica. Il signor Piero Marrese, candidato sindaco del Pd, consigliere comunale di opposizione da quattro anni, sotto le elezioni municipali si autosospende dal Partito democratico per protesta tardiva, molto tardiva contro l’Imu sui terreni agricoli.
Il Movimento Cinque Stelle di Montalbano informa che si sa dalla metà del 2014 che il governo intendeva applicare l’Imu sui terreni alla fascia dei Comuni tra i 281 e i 601 metri, visto anche il «Decreto direttoriale del 29 luglio», col quale si chiedeva ai sindaci di inviare i dati necessari ad ottenere «la compensazione del minor gettito Imu». Inoltre, il decreto ministeriale del 28 novembre 2014 (http://www.finanze.it/…/Decreto_esenzione_terreni_montani_2), ha reso esecutiva la volontà di tassare i terreni agricoli ad eccezione di quelli a conduzione diretta e delle imprese agricole a titolo principale. Lo sapevano anche i commercialisti di Montalbano, tanto è che avevano già preparato calcoli e cedole per i propri clienti, in base, appunto, al primo decreto legge sull’Imu per i terreni agricoli. Quello poi sostituito dal DL del 24 gennaio del 2015 http://www.amministrazionicomunali.it/…/terreni_agricoli.php.
Solo il sindaco Devincenzis e Marrese non lo sapevano, tanto che il primo non ha fatto alcuna variazione di bilancio per portare l’Imu al 4 per mille e il secondo scopre oggi la protesta contro l’IMU?
È una vecchia tecnica dei partiti e dei sindacati italiani in questi decenni di inciucio collettivo e politico: prima fanno approvare le leggi in Parlamento, o fanno espletare la gara di appalto e, poi, a giochi fatti, iniziano a protestare, quando cancellare una legge o annullare un contratto municipale è molto più difficile. Come nel caso dell’appalto per la gestione dei rifiuti cittadini, blindato per sette anni dall’attuale sindaco, con un incremento di costi esponenziale dal 2015 al 2022, passato senza che l’opposizione facesse il dovuto “casino” pubblico prima dell’esecuzione del bando.
Ma che vuol dire che si autosospende? Che Marrese lascia il partito e gli eventuali benefici che ne deriverebbero? Non avrà più Chiurazzi, Antezza e Bubbico come referenti politici, i quali adesso si dissoceranno da lui invitando a non votarlo?
Siamo di fronte a un qualunquismo di basso livello: ci dispiace che si offenda in tal modo la gente, agricoltori compresi, ai quali gli si fa credere che basti dichiarare un’autosospensione per dichiararsi contrari a una tassa ingiusta messa dal proprio partito.
Invece di autosospendersi, provi un po’ Marrese a spiegare agli agricoltori e agli elettori di Montalbano dove avrebbe trovato lui – visto che si ritiene già il nuovo sindaco – i circa centomila euro che mancano per abbassare l’aliquota dal 7,60 per mille al 4 per mille. Cosa che dimezzerebbe il dovuto di tutti gli agricoltori montalbanesi. O spieghi ai montalbanesi quali sono i limiti del bilancio del Comune che hanno vietato al sindaco Devincenzis, da novembre ad oggi, di fare una variazione di bilancio e di applicare l’aliquota minima del 4 per mille.
Altrimenti che c’è stato a fare 4 anni all’opposizione?
Movimento Cinque Stelle Montalbano Jonico