Nicola Mastronardi, cittadino di Pisticci iscritto al PD, commenta le decisioni assunte dal Consiglio Comunale di Pisticci rispetto all’aumento della Tari deciso dal governo cittadino guidato dal Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio Comunale di Pisticci tenutosi lo scorso 21 aprile, che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2017/2019 nonchè il piano tariffario TARI, ha scatenato e, a parer mio, a ragione, forti polemiche. Quello che la cittadinanza pisticcese non riesce a digerire è soprattutto l’aumento della tassa sui rifiuti, che come ben sappiamo, è stata innalzata del 33% per le abitazioni private e ben del 40% per le attività commerciali. Qualcosa di inaccettabile per la comunità che aveva già assistito ad aumenti del tributo da parte della Giunta attuale giustificati dal fatto di dover mettere in atto un provvedimento già adottato dal sindaco precedente, e dopo che i nostri amministratori, durante la campagna elettorale e appena insediatisi, avevano promesso di istituire un’anagrafe tributaria che avrebbe avuto lo scopo di scoprire gli evasori e obbligare tutti al pagamento, secondo il semplice principio che le tasse diminuiscono se le paghiamo tutti. Anche i non addetti ai lavori sono in grado di comprendere che basta incrociare i dati per far emergere le frodi fiscali. Il 5% non basta. E invece no, siamo alle solite. Dobbiamo tenerci il regalo e credere che qualsiasi amministrazione avrebbe fatto lo stesso. Dal palco, 10 mesi fa, i 5 stelle contestavano l’amministrazione del Dott. Di Trani, imputandogli la quasi totale assenza negli uffici e come incantatori di serpenti lanciavano slogan e promesse impregnate di demagogia. Io voglio denunciare la totale incapacità dell’amministrazione attuale nell’affrontare i seri problemi del terzo comune più grande della Basilicata, rimasto indietro sotto ogni punto di vista. A mio avviso non hanno le competenze e le conoscenze tecniche per affrontare con risolutezza le questioni di un territorio che a loro dire paga le conseguenze della mala gestione delle passate amministrazioni. Anche la questione dei terreni demaniali gravati da usi civici non è stata gestita in modo corretto e politicamente onesto, ma capisco che non è questa la sede per discutere di ciò; la promessa di istituire all’interno del Comune uno sportello informativo sui bandi e progetti europei è stata vana così come le altre. Mi rendo conto di essere duro, ma lo sono anche nei confronti di un’opposizione inesistente, impegnata a fare guerre inutili e a darsi botta e risposta attraverso i social. Chiedo all’amministrazione di governare, di concerto con i colleghi dell’opposizione, con fermezza e soprattutto umiltà un territorio che ha un potenziale non sfruttato. Chiedo di pensare al nostro bene, al nostro sviluppo, che si traduce nel potenziamento dei servizi, nel miglioramento delle infrastrutture. La politica è questa, è pensare ad organizzare la vita pubblica nel miglior modo possibile, non al soddisfacimento degli interessi privati. Questo comunicato rappresenta lo sfogo di un semplice cittadino, che ascolta e coglie le rimostranze di una cittadinanza che è stanca di essere illusa e vessata.
Nicola Mastronardi