La garanzia dei posti di lavoro è nella programmazione. De Ruggieri: “Il buon governo si pianifica. Il tempo e la trasparenza sono i fattori strategici”.
“Un voto libero misura la qualità della democrazia di una società”. Il candidato sindaco Raffaele De Ruggieri lo ha sottolineato più volte nel corso dell’incontro con la cittadinanza avvenuto domenica nella piazza della città che ospita proprio il Palazzo del Sedile, già sede delle adunanze municipali della “università cittadina”.
“Abbiamo scelto questo luogo – ha dichiarato il candidato sindaco De Ruggieri – per l’elevato valore simbolico che il Palazzo ricopre. Perché a ispirare il nostro buon governo saranno proprio le quattro virtù cardinali, prudenza, giustizia, temperanza e fortezza, rappresentate dalle statue di terracotta presenti nelle nicchie dell’ingresso. Garanti di legalità e trasparenza, queste virtù sosteranno il nostro progetto di rinascita concreto dove non ci saranno corsie privilegiate o accordi ricattatori, ma una seria programmazione, gestione e amministrazione che consentirà alla città di liberarsi delle zavorre e salire.”
Non sono mancati i richiami duri alla cattiva politica che fa uso del potere per ottenere consensi: “l’aria inquinata da voci su pressioni che impedirebbero il libero voto ci costringono a reagire, non possiamo accettare tutto questo. Occorre ripartire da una macchina amministrativa che cammina, da un Comune che permette la conveniente proroga di contratti di particolari servizi (impianti sportivi, asili nido, parcheggi, ecc.), impedendo la sana competizione tra imprenditori, nel rispetto della qualità e dell’efficienza. Prorogare non è sinonimo di garanzia dei posti di lavoro, quelli sono tutelati dalla buona politica che lavora per moltiplicare le occasioni e trasformarle in prospettive durature e permanenti.”
“Per scardinare le logiche che ci vedono perdenti, perché figli di un Sud immobile, – ha proseguito Raffaele De Ruggieri – diventa necessario rompere con i meccanismi che ci rallentano, perché il tempo è un fattore strategico del progresso. Se i lavori per il recupero della struttura di via Bramante non sono ancora partiti è perché da cinque mesi non si riesce a nominare la Commissione di aggiudicazione dell’appalto e questo è solo l’ultimo dei tanti esempi di blocco delle opere; diventa perciò chiaro come i processi che tengono in equilibrio il potere saranno i fautori della nostra sconfitta. Se non vogliamo perdere altri fondi comunitari (come i Pisus) dobbiamo istituire un ufficio interno di progettazione per poter aggredire i nuovi finanziamenti europei.
Inoltre, nella dinamica attrattiva sviluppata da Matera 2019 favoriremo investimenti, i soli che possono produrre occupazione e innovazione, valorizzando in particolare il Centro di geodesia spaziale per realizzare il Distretto di osservazione della terra e mutuare un modello di sviluppo anche nel settore dell’innovazione tecnologica.”