Al lavoro per l’Adduce-bis. Per smentire chi sostiene che il PD è diviso a tal punto che nemmeno il Presidente delal Regione Marcello Pittella avrebbe gradito la ricandidatura del candidato sindaco Adduce alle prossime elezioni comunali del 31 maggio il direttivo cittadino del Partito Democratico ha convocato nel pomeriggio una conferenza stampa nella sede del comitato elettorale di via Dante con l’obiettivo di illustrare le linee programmatiche sulle quali sviluppare il programma di governo dei prossimi cinque anni. E in questa occasione al tavolo si sono ritrovati il sindaco in carica, il capogruppo del PD e consigliere regionale Roberto Cifarelli, il consigliere regionale Achille Spada e sopratutto il Governatore lucano Marcello Pittella, accompagnato in questa circostanza anche dall’assessore regionale alla Sanità Flavia Franconi. La sala era ovviamente gremita da ex assessori e consiglieri in carica in quota PD, compreso quelli della corrente Antezza. E in proposito Pittella ha sgomberato il campo da equivoci: “Non è vero che Luca Braia ritornerà nella mia giunta per favorire la riconferma del sindaco Adduce a Matera. Luca Braia mi ha sostenuto alle primarie e merita un posto in giunta per le sue capacità. Lo avrebbe meritato anche prima ma poi per quello che è successo (l’inchiesta di Rimborsopoli – ndr) abbiamo puntato sulla giunta tecnica”.
L’incontro a Matera è l’occasione per affrontare anche un tema di stretta attualità a seguito del naufragio che ha provocato la morte di oltre 900 migranti. Solo qualche giorno fa Pittella aveva dichiarato la volontà di raddoppiare il numero degli immigrati da ospitare sul territorio lucano ed oggi dichiara: “Quando ho fatto questa dichiarazione su facebook si è scatenato un putiferio, dopo l’ennesima tragedia, sono tutti a piangere per quello che è successo. Vorrei ribadire in proposito che la Basilicata deve diventare una regione inclusiva e capofila rispetto al tema dell’integrazione dell’intero Mezzogiorno”.
Una puntualizzazione arriva anche sul debito del capolupogo di regione che ammonta a 42 milioni di euro. “Secondo la legge Potenza dovrebbe assicurare la copertura del debito in due tranche, la prima scade a fine luglio. Si continua a chiedere un intervento finanziario della Regione ma ad oggi non disponiamo di questa somma e quindi di conseguenza non possiamo aiutare il Comune di Potenza”.
Poi si torna al tema che sta particolarmente a cuore ai militanti del PD, la riconferma di Adduce ed è proprio il primo cittadino a chiarire perchè il PD ha puntato su di lui: “Mi ricandido perchè non ho ancora finito il mio lavoro”, ha ribadito Adduce. Concetto già espresso in occasione dell’incontro promosso domenica mattina al teatro Comunale in compagnia di Marianella Sclavi, esperta di etnografia urbana al Politecnico e Agnese Bertello, per illustrare i risultati di alcuni incontri promossi nella scorsa settimana per coinvolgere i cittadini nella stesura del programma relativo alla prossima consigliatura.
Adduce ha ricordato che il programma dovrà svilupparsi su quattro direttrici: viabilità, ospitalità e accoglienza, riqualificazione dei quartieri popolari e riorganizzazione del sistema turistico che vuol dire un biglietto unico per visitare tutto il patrimonio culturale cittadino e non solo.
Poi Adduce spende qualche parola per i suoi avversari: “Su Matera si scaricano tensioni che non hanno nula a che fare con il cambio di sede del mercato, con la viabilità, con Matera 2019. La verità è che la città è troppo importante e il risultato che abbiamo raggiunto fa venire voglia a tante persone di mettere le mani in pasta. Bene, innanzitutto voglio dire che in questa campagna elettorale dobbiamo allentare le tensioni e continuare a lavorare per curare gli interessi della città. Poi consentitemi di ricordare che la vittoria di Matera 2019 è il frutto di una forza e di una consapevolezza, fattori decisivi per il grande risultato raggiunto. Di una cosa sono certo: noi vinciamo al primo turno ma voglio tranquillizare i nostri avversari perchè faremo mettere le mani in pasta anche a loro. Non ci chiuderemo al sesto piano, non avremo un fortino da difendere ma apriremo le porte a tutti per proseguire il cammino insieme verso il 2019”.
Michele Capolupo
Pietro Sanchirico, dirigente Centro Democratico: “Ma la Franconi non sarebbe un assessore tecnico?”
La presenza dell’assessore alla Sanità Flavia Franconi ieri a Matera nella sede del comitato elettorale di Salvatore Adduce alla manifestazione a sostegno della nuova candidatura di Adduce non può passare inosservata.
Che ci faceva un assessore tecnico-esterno ad una manifestazione di partito o meglio di una parte del Pd? E’ un interrogativo che richiede una risposta oltre che dall’interessata, perché precisi la sua posizione, anche dal Presidente Pittella che all’atto della nomina ha parlato di “personalità eccellente” fuori dagli schemi di partito.
A questo punto “cade la maschera” alla Giunta tecnica e l’assessore Franconi si rivela per politica a tutti gli effetti ed espressione di una “quota Pd”.
Pittella, che sta lavorando ad una nuova Giunta, non ha più alibi: la donna in giunta è del Pd. Non si confonda la “tecnica” con la politica.
La fotogallery dell’incontro con Adduce e Pittella (foto www.SassiLive.it)
saranno scesi con una sola auto da Potenza e la Franconi , dovendo aspettare, non sapeva che fare e fuori era piuttosto freddo ed allora si accomodata…………..e poi una Franconi, c’è o non c’è non ti cambia la vita..