Il confronto politico al Castello Tramontano tra Adduce e De Ruggieri è saltato e così gli ultimi comizi diventano decisivi per vincere quella che si preannuncia una sfida all’ultimo voto per scegliere al ballottaggio il nuovo sindaco di Matera. Si comincia alle 21 con l’ingresso sul palco di Angelo Tortorelli a sostegno del candidato sindaco De Ruggieri, che si piazza come semplice cittadino in prima fila per ascoltare l’intervento del suo nuovo alleato.
Angelo Tortorelli tira la volata per il ballottaggio chiamando in causa anche i protagonisti dello sport materano. Saverio Columella per il Matera calcio, Biagio Tralli per la kickboxing, Vito Gaudiano per la Pallavolo Matera, Gaetano Casino per l’hockey su pista. Quindi ritorna al calcio e prova a scuotere i cittadini in vista del secondo appuntamento elettorale, quello decisivo per la partita del Comune di Matera. “Domenica non si tirano i rigori anche se siamo ai supplementari. Stiamo assistendo ad una campagna elettorale dai toni accesi, anche offensivi nei confronti della dignità dell persone. Ho sentito dall’altra parte progetti deliranti ma io dico che non si può sopire la voglia di libertà di questa città e rigettiamo al mittente questa metodologia. Qualcuno ha parlato anche di “Iss, Ess e u Malament”. Io mi ero fermato a Totò, Peppino e la Malafemmina. E a proposito di comici sabato sera verrà a Matera una grande artista (la Littizzetto – ndr), guarda caso alla vigilia del voto della domenica in cui si vota. Con quali soldi viene pagata questa artista? E sopratutto perchè quest’artista, che aveva espresso da tempo il desiderio di visitare questa città, proprio sabato sera sarà qui a Matera? Sono riusciti a capovolgere questa iniziativa dedicata ai fiori strumentalizzandola in modo poco elegante. Anche noi potevamo mettere dei fiori su questo palco ma non abbiamo voluto sprecare i soldi, perchè i fiori costano. Rispondo anche a chi ha detto che abbiamo cambiato idea sull’apparentamento. E’ vero, avevamo detto di no agli apparentamenti sia io che Benedetto ma dopo il primo turno sono avvenute delle riflessioni doverose e abbiamo pensato di unirci per definire insieme una proposta progettuale per questa città. Mi hanno promesso mari e monti, io ho scelto Matera. Del resto non potevamo certamente fare un apparentamento con Adduce visto che noi siamo nati in contrapposiione con un’amministrazione comunale non adeguata. Con De Ruggieri invece abbiamo trovato tanti punti in comune e molto importante è stato il contributo di Nicola Benedetto. Mi dispiace invece per l’amico Pasquale (Stella Brienza ndr) che ha condiviso all’inizio il progetto anti-Adduce. Un sindaco che 5 anni fa ha vinto sul filo di lana ma che aveva 26 consiglieri in maggioranza. Poi si è assistito ad una compera di consensi e tutti hanno notato che si navigava a vista. Persino il dossier di Matera 2019 che doveva incontrare una larga condivisione è stato approvato con un solo voto in più. Ricordo che all’inizio nel Comitato Scientifico di Matera 2019 c’era io, Giampiero Perri, Francesco Salvatore, Franco Stella, Antonio Calbi, Alberto Versace. Nessuno di questi è stato coinvolto quando si dovevano prendere decisioni per l’attività del Comitato. Ma vi siete chiesti perchè il Pd è spaccato e Adduce non è gradito ai materani? Perchè in un sistema democratico le primarie andavano fatte. Non è possibile far digerire alla gente gli interessi di pochi attraverso scelte assolutamente anti-democratiche. Oggi siamo a meno 11% per i voti di lista e a meno 9% per i voti del sindaco. io credo che in questa città negli ultimi anni è mancata l’opposizione. Adduce sarà in grado di farla perchè al ballottaggio il voto non è più controllabile e nessun materano dovrà dare il proprio indirizzo o il numero della sezione in cui vota. Devo dire che se la coscienza comanda in questa città abbiamo già vinto. A De Ruggieri devo dire anche che se dovessimo perdere saremo costretti a fare 12 ore sui campi. A parte che io sono abituato a lavorare 15 ore se perdiamo sono pronto ad aiutare il mio amico De Ruggieri. Sul gelato confermo la battuta frutto di un grande lavoro di comunicazione da parte di Antonio Andrisani. Oggi ai gusti di De Ruggieri abbiamo aggiunto i nostri gusti: la materanità, l’orgoglio, l’appartenenza e la condivisione del metodo. Ricorderete anche che ho paragonato anche la coalizione di Adduce ad un gelato, in questo caso ad un gelato che si squaglia. Noi non ci squaglieremo perchè noi siamo la base del gelato. Poi un accostamento religioso che riguarda i nomi di battesimo dei due alleati pronti a battere Adduce. Angelo e Raffaele se si mettono insieme diventano l’Arcangelo Raffaele, considerato il Santo della guarigione. Noi ci siamo messi insieme per guarire Matera. Questa città deve cambiare perchè l’Amministrazione dovrà garantire quella trasparenza che è mancata per esempio nella gara sulla piattaforma informatica e in proposito ringrazio la Confapi per aver sollevato questa anomalia. Matera deve cambiare perchè non si può fare campagna elettorale nel reparto pediatria dell’ospedale. Lo dico a chi sta spalmando questo gratuito terrorismo. Con l’avvocato De Ruggieri porteremo il bene in Comune”.
Poi tocca al candidato sindaco Raffaello De Ruggieri, accompagnato sul palco dal “tremendo” Paoletto. Un breve sketch per strappare un sorriso al pubblico e poi De Ruggieri comincia il suo intervento: “Le truppe del centrosinistra sono in ritirata e ora avvelenano i pozzi. Io e Angelo siamo portatori di pace, non possiamo dividere, non faremo liste di prescrizione, non metteremo in piazza la ghigliottina. Dobbiamo recuperare il valore della unione sociale e della solidarietà civile, fattori che fanno crescere la comunità per affrontare con coraggio ed autorevolezza i problemi di questa città. Noi ci affidiamo alla cultura della carità cristiana, che non ammette vendetta. Loro possonon continuare a tirare freccie avvelenate, a fare killeraggio con i post sui social network. Noi siamo distanti dalla volgarità plebea di Salvatore Adduce, lui ogni volta che parla fa un autogol. Ha detto che dietro questo accordo tra me e Tortorelli c’è una spartizione politica che riguarda la Fondazione e che prevede Santochirico presidente e Tortorelli vice presidente. Ma come è possibile una cosa del genere se questa scelta va condivisa con il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, che fa parte del cda della Fondazione. Adduce oggi esprime volgarità, menzogne e veleni. Ringrazio anche Nicola Benedetto che non si è fatto convincere dalle odalische formose che sono calate da Matera e Potenza per trovare un’intesa con Adduce”.
Alle 22 tocca a Michele Emiliano, già sindaco di Bari e oggi presidente della Regione Puglia, spronare la piazza per garantire la riconferma del sindaco Salvatore Adduce. “Sono qui – ha dichiarato Emiliano ai giornalisti – innanzitutto perchè amo questa città. Devo dire che anche dalla direzione nazionale mi hanno chiesto di sostenere il candidato sindaco Adduce. Matera è una città strategica, la prova vivente che in pochi anni si può passare dalla disperazione al riscatto. Matera 2019 è il frutto di un grande risultato del PD e di Adduce ed è giusto continuare su questa strada. Proprio in vista di Matera 2019 stiamo già lavorando per il raddoppio della statale 96 che collega il capoluogo pugliese con la città di Matera e c’è un’intesa con le Fal per migliorare i collegamenti ferroviari a scartamento ridotto. Matera è una sorella per i pugliesi e adesso sono proprio i pugliesi a sollecitare collegamenti migliori per trascorrere un fine settimana in questa meravigliosa città”.
Adduce sale sul palco e racconta ad Emiliano la storia recente di una campagna elettorale dai toni piuttosto accesi, a volte anche violenti sotto il profilo della comunicazione. “Noi siamo in vantaggio e abbiamo dimostrato il nostro valore al primo turno con i voti di lista e i voti al sindaco, per i quali c’è solo un leggero calo fisiologico. Dall’altra parte ci sono dei travestiti, delle liste mascherate. Le motivazioni non le conosco. Non so se si vergognano o se si presentano così per ingannare i cittadini. Sono qui per ribadire una verità documentata sulla Fondazione Zètema, una Fondazione assegnata alla famiglia De Ruggieri nella notte del ballotaggio tra Acito e Minieri. Siamo nel 1998. Da quel momento è scritto nello statuto che il successore di De Ruggieri dovrà essere un suo parente. Se vince De Ruggieri le elezioni avremo il sindaco De Ruggieri, un parente alla Fondazione Zètema, il cognato alla Scaletta e il cugino alla Casa Ortega”. Quindi un pizzico di sarcasmo: “Della cricca del peccato originale parleremo un’altra volta”. Per quanto riguarda il presidente della Fondazione di Matera 2019 il problema si risolve in cinque minuti una volta che sono rieletto. Lo stesso deve fare De Ruggieri entro venerdì sera. Sappiamo bene che d’intesa con Tosto, il signor Precipito, hanno già stabilito quello che definisco un accordo inconfessabile: se vince De Ruggieri il presidente della Fondazione sarà Santochirico e il vice presidente Tortorelli. Io faccio una proposta e indico per la presidenza della Fondazione Matera 2019 il presidente di Federculture Ledo Prato. Vediamo cosa ne pensa De Ruggieri. Intanto domani sera (giovedì, ndr) De Ruggieri ha affidato al suo avvocato d’ufficio, Nicola Buccico, un comizio per sostenere la sua candidatura. Evidentemente Buccico non è ancora soddisfatto di quello che gli hanno combinato sei anni fa. Questa scelta conferma che anche Santochirico si trova in uno schieramento che sostiene la destra. Noi facciamo proposte per la trasparenza e dopo aver fatto sottoscrivere un patto a tutti i candidati consiglieri ho proposto di nominare anche un garante per la trasparenza amministrativa. E’ un magistrato di Senise, si chiama Silvana Arbia e ha scritto un libro in cui racconta la sua esperienza internazionale relativa alle indagini per accertare i delitti del genocidio commesso in Ruanda. Lo scorso anno è stata candidata anche per il Consiglio Regionale di Basilicata con lista Tsipras. Silvana è molto incuriosita da questa proposta e ha dichiarato la sua disponibilità ad accettare questo incarico a Matera, a titolo esclusivamente gratuito. Sono queste le proposte di qualità per una città capitale europea della cultura come Matera. Una città che secondo Vincenzo Viti è smarrita, definita stranamente triste. Ma come? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per coinvolgere i cittadini in questo percorso che ci ha permesso di diventare capitale europea della cultura c’è chi parla di una città triste. Forse le persone tristi sono loro. Non si rendono conto che la città con Matera 2019 si è messa in moto. Non lo dico io. L’Istat ha diffuso nei giorni scorsi i dati sull’occupazione ed evidenziando i numeri positivi per la Basilicata ha dichiarato che l’incremento è favorito dai nuovi posti di lavoro alla Sata di Melfi e da Matera 2019. De Ruggieri invece non ha detto una parola di quello che vogliono fare di Matera. Forse pensano di crocifiggerla e di strappare le vesti della Fondazione come fecero i centurioni con quella di Gesù. Noi abbiamo sdoganato la cultura e sopratutto siamo riusciti a sottrarla dal circolo dei galantuomini”.
Michele Capolupo
La fotogallery del comizio di De Ruggieri con Tortorelli e di Emiliano con Adduce (foto www.SassiLive.it)