Pasquale Di Lorenzo, ex consigliere regionale materano in una nota esprime alcune riflessioni in attesa del verdetto previsto venerdì 17 ottobre alle ore 17 per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Di seguito la nota integrale.
Di Lorenzo: indietro non si torna.
Domani vinceremo e se non vinceremo avremo compreso che la strada è una sola aprirsi al nuovo senza timori forti e consapevoli delle potenzialità di una Città da cui presto emergerà una nuova e giovane classe dirigente che nascerà proprio da questa nuova linfa vitale che in questi giorni s ‘avverte , scorre impetuosa ,stimola e sollecita nuovi impegni .
Matera 17 Ottobre 2014 più che 2019 è e sarà la svolta. Obbligata. Necessaria. Una data, quella di domani che ci farà comprendere che le grandi sfide possono cogliersi ,devono cogliersi e che a prescindere dagli esiti fanno crescere. Arricchiscono. Modificano comportamenti e modi di pensare. Rinnovano non conservano. Ci danno la consapevolezza di una forza e di un ruolo che molti di noi fino a ieri non immaginavano di avere.
Matera 17 Ottobre 2014 viene vista con preoccupazione solo dalla piccola politica di chi governa e di chi pensa di governarla, da chi lega il destino della parte politica ad una mera data che invece modificherà un intero quadro politico e non solo quello. Modificherà un ruolo di una Città per sempre in meglio. Troppo spesso relegata e compressa in un modello regionale che ha solo cercato di non farla volare.
Non capivano e molti continuano a non capire che solo facendola volare, solo puntando su Matera è ed è possibile salvare una intera Regione.
Qualcuno, pochi per la verità, cominciano a comprenderne appieno la portata strategica di questa data per il destino di una Città che domani diventa il destino di un territorio e di un comunità ben al di là dei confini cittadini e provinciali. Oltre la stessa Regione.
Ci candidiamo domani non solo e soltanto a Capitale della cultura europee nel 2019 ma diventeremo di fatto un riferimento e capoluogo vero di quel che resta di una Regione che nelle stesse ore – è il paradosso della vita- è ripiegata su se stessa per trovare una soluzione ad un dissesto finanziario del capoluogo nominale ed alla propria ininfluente contrattualità sulla questione Petrolio a livello nazionale. Matera è oltre ed è la speranza e la via per tutti.
Da domani nascerà,comunque vada,un nuovo corso che verrà governato da una nuova classe dirigente autoctona –non ha bisogno di stranieri -formatasi in giornate di incontri con altre culture ed esperienze che una città d i cultura e di turismo favorisce ,contamina ed arricchisce , di sfide e di fatiche all’ombra della politica ufficiale. Sarà l ‘ora dei tanti che si sono adoperati e forgiati nell’associazionismo antico e nuovo più di coloro, come me, che si sono formati nelle sedi di partito vecchi e nuovi ; nelle iniziative culturali; nelle continua produzione di talenti ed idee nelle campo delle arti letterarie,visive, cinematografiche e dei nuovi media .Nella pancia vera e migliore di questa Matera2014. Un sfida nuova con una classe dirigente nuova, proiettata inevitabilmente oltre i confini di una città e di una piccolissima regione che acquisisce oggi consapevolezza di se ma anche dell’ inadeguatezza di quella che attualmente ancora per poco ci sarà.
Pasquale Di Lorenzo, ex consigliere regionale materano